Da una storia vera accaduta a Bagheria, è nato il libro 'Il fiore dei gitani'

Da una storia vera accaduta a Bagheria, è nato il libro 'Il fiore dei gitani'

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Sabato 4 ottobre 2014 ore 17:30, presso Sala Borremans di Villa Butera Branciforti a Bagheriaverrà presentato resentazione del libro “ il fiore dei gitani”di Nicolò Angileri edito da Città del Sole.

Interverranno: Patrizio CINQUE Sindaco di Bagheria, Rosanna BALISTRERI Ass. Comunale Cultura e Spettacoli, D.ssa Laura VACCARO Sost. Proc. Della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, Domenico BARONE Criminologo, Franco ARCIDIACO Editore di Città del Sole

Due giovani attrici, Silvia Palazzotto e Noemi Quattrocchi, entrambe appartenenti alla scuola di recitazione Casa Teatro di Bagheria, regaleranno agli ospiti partecipanti momenti di forti emozioni recitando alcuni passi tratti dal libro.

Sarà presente l’autore . Al termine dell’evento, rinfresco gentilmente offerto Bacio Bar di Bagheria.

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Il fiore dei gitani, è un romanzo tratto da una vicenda realmente accaduta a Bagheria qualche anno fa, in uno dei quartieri più antichi della città, Palagonia, esattamente alle spalle di Villa Palagonia, meglio nota “la Villa dei mostri”.
La triste vicenda ha inizio nel 2008, quando una ragazzina Kosovara, fu acquistata con l’inganno da una coppia ROM, per una somma di 2000 euro.

Infatti, a causa della malattia di uno dei fratelli e alle gravi difficoltà economiche, la famiglia della ragazzina, fu costretta a un gesto molto doloroso, “vendere” la bambina a un’altra famiglia e con i soldi permettere allo sfortunato ragazzino di curarsi da una grave malattia.
Purtroppo, per la giovane, quello che doveva essere un nobile gesto d’amore, si era rivelato il biglietto d’ingresso verso l’inferno, fatto di prigionia, di maltrattamenti, di violenza sessuale e induzione alla schiavitù.

Inoltre, la ragazzina fu costretta a sposarsi con uno dei figli della coppia ROM, e a subire violenze di ogni genere anche dal giovane “il marito”, per un periodo di circa due anni, fino a quando, la giovane era riuscita a fuggire e trovare aiuto presso una donna bagherese.
In seguito, sono state affidate le indagini del caso alla Sezione Minori della Squadra Mobile di Palermo, dove in seguito alle stesse, furono emesse pesantissime condanne nei confronti della coppia ROM e del loro figlio per accuse gravissime come, appunto, l’induzione alla schiavitù e violenza sessuale ai danni di minore.

Il libro è diviso in due parti, la prima di sei capitoli mentre la seconda di sette; ha avuto la prefazione del bravo scrittore e giornalista romano Vito Bruschini, ed è stato pubblicato dalla casa editrice calabrese Città del sole.

Uno dei passaggi recita: “Solo chi ha sofferto veramente riconosce il dolore della sofferenza. Rachel ha conosciuto la solitudine, l’abbandono, la violenza, l’odio, l’emarginazione, la povertà, la fame, il senso di nullità. Il più delle volte questa sofferenza era diventata il suo linguaggio, la sola espressione per comunicare con il prossimo”.

Di questa vicenda fu data una grande eco da parte di numerosi organi di informazione.
 

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