Solanto: il mare sequestrato, e le autorità stanno a guardare - di Angelo Gargano

Solanto: il mare sequestrato, e le autorità stanno a guardare - di Angelo Gargano

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Esiste dalle nostre parti  una enclave 'extraterritoriale', dove non valgono le leggi della Repubblica, gli articoli del codice civile, le norme urbanistiche dei comuni, i vincoli della Sovrintendenza, i controlli della Capitaneria, le regole del buon senso e del rispetto dei diritti degli altri. Un'area dove vecchi e nuovi 'baroni' che vantano diritti secolari, titolari di concessioni più recenti e poveri di mente e di intelletto, ricchi solo di euro, hanno deciso che la piccola spiaggetta di Solanto è cosa loro.

Il trionfo dell'arbitrio e dell'egoismo.

altHanno costruito torrioni e torrini, muraglioni, superfetazioni e recinzioni con acuminate punte di ferro 'antiscavalcamento', scale, scalette, cunicoli e camminamenti;  dove hanno lottizzato, frazionato, parcellizzato, diviso anche le singole pietre e dove considerano lottizzabile anche la battigia, ed hanno trasformato l'area della Tonnara e quella che insiste intorno al castello in una sorta di Alcatraz a difesa del loro medievale diritto 'divino' al mare, che è tutto loro per lascito degli antenati, e che non debbono assolutamente condividere con gli altri figli di Dio.

Tra essi ci sono uomini di diversa estrazione culturale e di diversa colorazione politica, dal grezzo arricchito al raffinato e colto dicitore, ci sono uomini e donne, ci sono atei e baciapile, palazzinari e villettari,  tutti uniti però dall'identico disegno: trasformare Solanto da quel piccolo angolo di paradiso che era, amato da migliaia e migliaia di persone in un club e in un giocattolo esclusivo, mettendo ovunque cartelli di divieto. 

E tutto questo senza che gli attori principali di questa rappresentazione decidano una buona volta di scendere in campo e di sbaraccare questo assurdo teatrino: ci riferiamo al comune di Santa Flavia innanzitutto, quindi alla Sovrintendenza, per finire alla Capitaneria di Porticello.

Questi Enti debbono decidersi a far sentire la propria voce in maniera forte e autorevole ed a tutelare i diritti sacrosanti della comunità. Cosa è accaduto per scrivere questa invettiva, vi starete chiedendo; è accaduto che è stato arbitrariamente e abusivamente chiuso con dei 'balatoni' l'ultimo varco che consentiva a chi ne avesse voglia di fare un bagno nella spiaggetta; già l'anno scorso erano sorti  cancelli e cancelletti per chiudere, bloccare, impedire e vietare alla gente 'normale' il godimento del mare. Però sta nascendo una reazione.

altSi sta muovendo Legambiente che sulla propria pagina facebook scrive: "E' compito di Legambiente e nello specifico di Legambiente Bagheriaedintorni, presidiare il proprio territorio e garantirne l accesso, laddove paventati interessi privati, impediscano la completa fruizione della bellezza comune; è altresi' di fondamentale importanza che gli enti preposti, che presto verranno sollecitati a ulteriori verifiche, si attivino per approfondire se i comportamenti segnalatici siano frutto di dolo o rispondano a pratiche corrette e normate, riguardanti il libero accesso al mare, che oggi pare essere impedito da strutture fisse e cartelli di divieto, tutto ciò nel completo rispetto di diritti e doveri da parte di tutti senza i quali non si possono ne si devono privatizzare il mare e i suoi accessi".

E' stato anche creato un Gruppo pubblico su Facebook che conta già oltre trecento membri e sul quale si susseguono le prese di posizione di singoli cittadini e semplici appassionati del mare e della natura.

Si parla già di una Marcia per Solanto che si svolgerebbe nei prossimi giorni, e che dovrebbe consegnare una raccolta di firme e una petizione alle autorità comunali e alla Capitaneria per concludere proprio a Solanto la manifestazione di protesta.

Insomma, c'è per fortuna una parte dell'opinione pubblica, che, di fronte alle prevaricazioni e agli abusi, riesce ancora ad indignarsi e opporsi.

Angelo  Gargano

 

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