Gli studenti dell'Itet "L. Sturzo" di Bagheria protagonisti di un Erasmus in 5 paesi europei

Gli studenti dell'Itet "L. Sturzo" di Bagheria protagonisti di un Erasmus in 5 paesi europei

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Si è svolta in Belgio, dal 5 all’11 febbraio, la prima delle cinque mobilità previste dal progetto Erasmus KA219-022944_2 “La classe en action! Echange de bonnes pratiques innovantes dans l’enseignement des langues étrangères” che vede lavorare insieme scuole di cinque paesi europei : ITET Don Luigi Sturzo di Bagheria, Escola Secundária Miguel Torga di Monte Abraão (Lisbona) in Portogallo, Sint-Janscollege di Poperinge in Belgio, Kannaksen lukio di Lahti in Finlandia, Tilemannschule di Limburg in Germania.


Obiettivi prioritari del progetto sono quelli di promuovere il confronto e lo scambio di buone pratiche nell’insegnamento delle lingue straniere, un apprendimento collaborativo tra pari, l’uso di metodologie e strumenti innovativi e “motivanti” nella prassi didattica quotidiana.
Ognuno dei partner coinvolti ha il compito di approfondire una pratica innovativa e di illustrarla agli altri partner con esempi mirati durante i diversi incontri transnazionali. In Belgio sono stati approfonditi i vantaggi derivanti dall’uso della lavagna interattiva. Innumerevoli e di rilievo, inoltre, le attività previste a scuola e nel territorio durante la settimana.
La classe italienne

Le delegazioni di ogni paese, composte da due docenti e da quattro alunni, sono state meravigliosamente accolte dai partner belgi a Poperinge, nelle Fiandre, e, insieme, alunni e docenti abbiamo avuto modo di vivere un’esperienza indimenticabile.
Una settimana intensa e ricca di incontri, esperienze, scoperte, emozioni, per la cui riuscita sono risultati fondamentali i continui contatti tra tutti i partner nella fase preparatoria dell’incontro. Ogni singola attività è stata pianificata con cura e i ragazzi hanno lavorato per mesi alla realizzazione dei prodotti multimediali presentati durante la prima giornata di lavoro: un divertente sketch sugli stereotipi relativi ad ogni paese, una presentazione della regione, della città e della scuola di provenienza.
Particolarmente apprezzati i lavori della nostra delegazione formata da alunni della classe IV A turismo EsaBac: Miriana Di Fede, Irene Dilibero, Davide Leonardi e Mirea Storniolo. Con orgoglio, la sottoscritta, docente di francese e coordinatrice del progetto, e la professoressa Monica Lupo, docente di spagnolo, abbiamo visto i nostri ragazzi esprimersi in francese, lingua del progetto, presentare e promuovere le bellezze della nostra terra e comunicare senza difficoltà con chiunque e in ogni occasione.
Divertenti le cacce al tesoro per guidare gli studenti alla scoperta di Poperinge e dell’incantevole città di Bruges; coinvolgenti le visite al centro per rifugiati di Poelkapelle, dove i nostri alunni hanno giocato con i minori che vi sono ospitati e hanno cucinato per loro piatti dei loro paesi; interessante la scoperta di Ypres, oggi deliziosa cittadina, infernale teatro di battaglia in cui morirono centinaia di migliaia di giovani britannici, francesi, tedeschi e provenienti da ogni dove, durante la prima guerra mondiale. La cittadina è, infatti, meta di un turismo della memoria che non ha mai conosciuto crisi già dagli anni venti e che in questo centenario di celebrazioni ha avuto una decisa impennata. Toccanti infatti sono state le visite al museo "In Flanders Field" che con le sue installazioni multimediali consente di visualizzare momenti e aspetti della grande guerra e ad alcuni cimiteri di guerra che, con nostra grande meraviglia, si trovano perfino all’interno dei centri abitati.
Le visite al centro per rifugiati e ai luoghi della memoria della prima guerra mondiale ci hanno consentito di sviluppare un tema che è stato il filo conduttore di alcune delle nostre attività, quello della fuga dalla guerra, mettendo a confronto tragedie del passato ed eventi recenti che spingono tanta gente ad abbandonare la loro terra e ai quali assistiamo spesso con indifferenza e superficialità.
I nostri alunni

Le ultime giornate sono state dedicate soprattutto a lavori di gruppo che hanno visto ragazzi di diverse nazionalità lavorare insieme alla realizzazione di prodotti multimediali e ad attività ludiche e sportive che hanno ulteriormente rafforzato i legami che si sono, fin dall’inizio, creati tra i diversi partner.
Non poteva certo mancare una festa finale organizzata presso il liceo che ci ha ospitati, con ricca cena, presentazione di alcuni dei lavori prodotti dai diversi gruppi, musica e balli.
Tra abbracci, lacrime e commozione generale, il sabato siamo ripartiti da Poperinge alla volta di Bruxelles dove, prima di dirigerci all’aeroporto per il rientro, abbiamo avuto la possibilità di visitare alcuni dei luoghi e dei monumenti più significativi e di pranzare alla “maniera belga” con cozze e patatine.
Adesso, appena rientrati, dobbiamo metterci subito al lavoro per organizzare la seconda mobilità del progetto che si svolgerà dal 7 al 13 maggio qui da noi a Bagheria. “La diversità è una ricchezza” sarà il filo conduttore della nostra settimana, ma non sarà difficile per noi dimostrare che la varietà di culture e le influenze diverse che hanno segnato la nostra storia hanno reso unica, ineguagliabile e “ricca” la nostra terra.
Ancora una volta la scuola e la sua progettualità hanno dato ai nostri ragazzi occasioni di crescita culturale e umana, promuovendo una dimensione europea dell’insegnamento e la formazione di giovani cittadini europei in grado di inserirsi in contesti sempre più multiculturali.

Enza Giamporcaro

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