Nelle terre estreme tutto può accadere

Nelle terre estreme tutto può accadere

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Un uomo giovane, ricco di entusiasmo sceglie di scavare in fondo alla sua anima con un viaggio. Un viaggio che lo porta alla morte per fame e freddo, ad una fine inaspettata ma forse inconsciamente inevitabile.

Tutto questo è racchiuso nel libro di Jon Krakauer “Nelle Terre Estreme”, edito da Corbaccio.

Into The Wild (titolo originale) è la storia di Chris McCandless - alias Alexander Supertramp - , un ragazzo che dopo essersi laureato decide di affrontare il mondo seguendo un pensiero e una filosofia di vita che non è assolutamente unica, che non è assolutamente originale, ma serenamente anticonformista.
Parte e sceglie di girovagare negli Stati Uniti per qualche tempo prima di lasciarsi alla sua vera avventura in Alaska dove vive per centododici giorni.
Decide quindi di sfidare un viaggio, di percorrere la strada a piedi e di avventurarsi, un po’ nella natura e un po’ nel suo cuore.

Due viaggi paralleli che lo portano alla meta: quella della scoperta delle suoi limiti e paure, dei suoi errori e dei suoi affetti, del coraggio e dell’incoscienza della passione, della magnifica visione della natura.
Ascolta la sua anima mentre lotta per la sopravvivenza, scegliendo di lavorare al fianco di un paesaggio selvaggio che non perdona, ma di cui lui è innamorato. Perché non lo controlla, non lo punisce, lo accoglie semplicemente con ripide e faticose salite.

Quello che viene alla luce è un sorriso malinconico, una solitudine cercata ma non del tutto sino in fondo scelta. Un percorso nella speranza di un’uscita, una ricerca profonda dei limiti e del coraggio della libertà.
Sì... libertà di lottare su altre regole, su altri livelli di sfide ormai dimenticati o affrontati oggi solo in un “tempo libero”.

Conosco una morte ma riconosco una Vita. Questa è la mia considerazione. Una vera vita, breve, ma sudata e affrontata con dei valori, con degli obiettivi, nella condivisione di passione per essa e senza il timore di rifiutare la difesa di un falso equilibrio quotidiano per essere inutilmente felici.
E’ morto di fame, ma non è morto di egoismo e solitudine. E’ morto di freddo, ma non è morto di passione e creatività.
E’ vivo, perché la sua storia è ricca di natura pura.


Vivere ponderato: attenzione consapevole ai fondamenti della vita e costante attenzione all’ambiente circostante e a ciò che a esso è correlato, ad esempio un lavoro, un compito, un libro, qualsiasi cosa richieda efficace concentrazione (la circostanza non ha valore.
Ha valore come ci si relazione a una circostanza. Il significato vero risiede nella relazione personale con un fenomeno, quello che significa per te).
La grande santità del cibo, il calore vitale.
Positivismo, l’insuperabile gioia della vita estetica. Assoluta verità ed onestà. Realismo. Indipendenza. Risolutezza. Stabilità. Coerenza

(Chris McCandless)

Vai alla recensione dell'ultimo film di Sean Penn ispirato a questa storia

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