Abbiamo incontrato il commissario prefettizio Michela La Iacona

Abbiamo incontrato il commissario prefettizio Michela La Iacona

Politica
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Archiviato con un  franco chiarimento un malinteso insorto circa i rapporti con la stampa per quello che si può definire un 'difetto di comunicazione', abbiamo avuto l'opportunità di incontrare il capo di gabinetto del Prefetto, la dr.ssa Michela La Iacona che oggi si è insediata nel nostro comune, nella qualità di commissario straordinario, con il compito precipuo, ma non solo quello, di traghettarci sino al voto del 25 maggio.

E' questa infatti la mission principale contenuta nel decreto del presidente della regione Crocetta, vale a dire l'adempimento di tutti gli atti necessari  al buon andamento della macchina amministrativa, e la predisposizione delle procedure che condurrano Bagheria al voto europeo ed amministrativo.

Una chiaccherata di poco meno di mezz'ora sufficiente però a confermare, in qualche modo,  la prima impressione che abbiamo avuto a 'distanza': atteggiamento di grande cordialità e umanità dietro il quale si intravede, ed emerge nella conversazione, uno spiccato rigore personale e uno smisurato attaccamento al lavoro.  

Per usare una espressione abusata 'pugno di ferro in guanto di velluto'.

La domanda più importante per noi bagheresi è quella che le facciamo quasi alla fine, che riguarda la titolarità del provvedimento del dissesto, e cioè in poche parole chi dovrà dichiarare il dissesto, se il commissario del Prefetto o i nuovo consiglio comunale, visto che ci sono due 'correnti di pensiero'  e ci risponde nell'unico modo possibile:

'Solo oggi - ci dice - ho appreso della proposta del commissario Carlo Terraciano della predisposizione degli atti formali per la dichiarazione di dissesto entro il 12 aprile, e nei prossimi giorni valuterò quello che la legge prevede in questi casi, ed  alla legge mi atterrò, così come ho sempre fatto.'

Oggi l'incontro più lungo e operativo è stato infatti quello avuto con il Collegio dei revisori, e con il loro presidente Leonardo Passarello; incontro dal quale non è trapelato molto.

Con i capisettore invece, un breve saluto formale e l'impegno a rivedersi nei prossimi giorni per una analisi più approfondita dei problemi dei vari ambiti amministrativi, e tra questi, prevalente ci sembra di capire, quelli legati alla problematica della raccolta riifuti e della sorte degli ex Temporary.

Poi ci parla della sua vita, cioè del suo lavoro.

A Bagheria non era mai stata, essendosi sviluppato il suo percorso professionale, soprattutto nella Sicilia  orientale, nelle Prefetture di Catania ed Enna in particolare: dal 17 marzo è stata nominata capo di gabinetto del prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, e solo ora comincia a prendere confidenza con l'altro emisfero siciliano.

Ha fatto parte della triade commissariale nel comune di Riesi quando n el 2006 fu sciolto per mafia, quindi responsabile di una unità di crisi che, nei momenti caldi degli sbarchi di extracomunitari, circa due anni fa ha operato nel centro di accoglienza dei rifugiati di Mineo (CT), dopo una esperienza che definisce 'straordinariamente formativa' in Abruzzo, a L'Aquila, nella fase del post terremoto e dei primi passaggi della ricostruzione.

E' soddisfatta delle sue esperienze di lavoro, che, aggiunge 'mi hanno fatto crescere, e non solo professionalmente ed hanno contribuito al raggiungimento di una maggiore maturità ed equilibrio'

Lo spirito con cui  si accinge a svolgere questo incarico? 'come sempre nella mia carriera, cercare di dare il meglio di me stessa e di fare il meglio nel rispetto della legge'

Rischi di scioglimento per Bagheria ? 'a me non risulta' ci risponde molto sinteticamente.

Durante tutta la conversazione una sola battuta, diciamo così, di 'umana debolezza', quando con un certo rimpianto e un pizzico di amarezza, fa riferimento ai sacrifici cui la sottopone il lavoro e che le sottraggono tempo per la famiglia, marito e un figlio di 19 anni: ma è solo un attimo.

Angelo  Gargano

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