I sindaci del Patto di Ventimiglia: ATO rifiuti e ATO idrico le vere emergenze

I sindaci del Patto di Ventimiglia: ATO rifiuti e ATO idrico le vere emergenze

Politica
Typography

Nasce come una comune dichiarazione di intenti, qualche settimana fa, il Patto di Ventimiglia, oltre 50 sindaci della provincia di Palermo che ieri si rivedono per trovare una strategia comune  per affrontare unitariamente nei confronti dell'interlocutore Regione le problematiche del territorio, mettendo al primo posto quelle legate agli Ato rifiuti e all'Ato idrico, vere spine nel fianco degli amministratori locali.

E martedì pomeriggio nell'aula consiliare del comune di Bagheria, ci sono almeno una trentina tra sindaci e loro delegati, e tra questi spicca la presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando al tavolo della presidenza assieme ai sindaci di Bagheria, Ventimiglia e Villabate.; c'è  l'on La Rocca del MoV 5 stelle, il presidente del consiglio Claudia Clemente, assessori e consiglieri di vari schieramenti, e l'ing. Francesco Greco, responsabile regionale del sistema dighe e commissario dell'Ato idrico che dovrà curare il passaggio di risorse idriche, reti e personale dalla fallita APS al nuovo soggetto gestore ( un nuovo consorzio o l'Amap?), oltre che consulente del sindaco di Bagheria per le problematiche connesse al suo ruolo.

Ad introurre il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque che enuclea i motivi dell'incontro e le emergenze gravi che sono due: Gestione rifiuti e Gestione acque, ma non va trascurata, come sottolinea Orlando, il tema degli edifici scolastici delle superiori già di competenza provinciale: ci sono alcune scadenze e alcuni punti fermi con i quali i sindaci nei vari interventi sono obbligati a confrontarsi e scontrarsi soprattutto, a partire dal fatto che il 30 settembre 2014 ci sarà la cessazione di ogni attività di gestione rifiuti da parte degli Ato con contestuale decadenza dei commissari liquidatori, con la prospettiva che non essendo state costituite e attivate in molte aree della Sicilia le cosiddette S.R.R. (Società per la regolamentazione raccolta rifiuti) previste dalla legga 9 del 2010, il rischio sarà il caos più totale.

altEd è per questo che in un documento chiedono al presidente della Regione Rosario Crocetta di proprogare per sei mesi dei consorzi rifiuti, Coinres ompreso, anche se in questo caso il comune di Bagheria ha fatto già i primi passi, sia con la proposta di un Aro comunale che con quella più radicale di fuoriuscita dal Coinres.

Ed ancora ormai ci sono sentenze dell'Alta Corte che si è pronunciata contro la gestione delle risorse idrica in forma singola da parte dei comuni, e che a gestire il cosiddetto ciclo delle acque dovranno essere delle società d'ambito.

In poche parole, questioni quali discariche, depuratori, risorse idriche non sono problematiche gestibili da comuni singoli, anche perchè la legge prevede esplicitamente e obbligatoriamente una forma associata dei comuni per la gestione.

Ma ci sono anche i numeri di un debito con cui sindaci e consorzi dovranno confrontarsi, ed è quello di un debito pauroso accumulato dal Coinres, 90 milioni, di cui 27 pesano sulla sola Bagheria, che la perdita annuale di esercizio per 6 milioni di euro l'anno per la fallita APS, malgrado l'acqua pagata a caro costo e le reti colabrodo.

Il Patto di Ventimiglia vuole diventare in qualche modo soggetto di questi processi di cambiamento anche se da un comune all'altro le problematiche possono essere diverse, ma non solo.

altSi candidano questi comuni ad assumere i compiti e le responsabilità, ma anche evidentemente si augurano, le risorse che erano delle disciolte province, ed in questo senso la presenza del sindaco di Palermo è un elemento rassicurante, con la città che con le sue potenzialità progettuali può canalizzare risorse europee verso i territori metropolitani, e che anche per le problematiche già emergenti può rappresentare un  punto di aggregazione e di riferimento sia per quanto riguarda le gestioni idriche, il sindaco Orlando infatti ha candidato l'Amap, che con opportune modifiche statutarie potrebbe accogliere nel proprio ambito di gestione altri comuni che ne facessero richiesta, sia con il megadepuratore di Acqua dei Corsari che può servire anche territori e comuni vicini alla città.

Insomma tanta carne al fuoco, ma i tempi stringono e dalle formulazioni di intenti occorre passare al momento delle decisioni.

 

Angelo Gargano

 

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.