Scontro tra ex sindaci : Nino Parisi contro Giovanni Di Giacinto

Scontro tra ex sindaci : Nino Parisi contro Giovanni Di Giacinto

Politica
Typography

Sino a due anni fa non era difficile incontrarli insieme, anche perchè primi cittadini di due comunità, Casteldaccia e Altavilla Milicia,  confinanti e presenti in organismi consortili comuni (Coinres, Metropoli est ecc.); poi le loro strade si sono nettamente divise.

Giovanni Di Giacinto salta in tempo sul carro di Rosario Crocetta e diviene nell'ottobre di due anni fa, deputato regionale e capogruppo del Megafono, mentre pochi mesi dopo Nino Parisi è costretto a lasciare il suo incarico per lo scioglimento del consiglio comunale di Altavilla Milicia.

Ma Parisi non si rassegna, e con l'animosità di chi ritiene di aver avuto fatto un torto gravissimo da parte di politici che lo avevano, a suo dire, reiteratamente invitato ad unirsi all'avventura di Crocetta, ricevendone un netto rifiuto.

Da allora sarebbero cominciati i guai per Nino Parisi, amato e stimato dai suoi concittadini, compreso uno scioglimento del consiglio che l'ex sindaco di Altavilla Milicia, continua a contestare in tutte le sedi giurisdizionali possibili; nei giorni successivi allo scioglimento furono centinaia le attestazioni di solidarietàe sostegno che ricevette dagli altavillesi, ed ancora oggi continua ad essere presente nel dibattito politico.

Ma stavolta il suo obiettivo è il capogruppo del Megafono, appunto quel Giovanni Di Giacinto, assessore un tempo della giunta Di Matteo e sindaco per le due successive tornate a Casteldaccia.

Nino Parisi, in una intervista rilasciata a Marina Pupella e pubblicata il 19 ottobre sul periodico on line che nel nome richiama lo storico quotidiano L'Ora, va giù duro contro i precedenti amministratori altavillesi che avrebbero di fatto lasciato al pentito di mafia Vincenzo Gennaro carta bianca su tutta una serie di lavori pubblici,  replicando poi alle accuse mosse dal pentito di avergli promesso incarichi in cambio di voti:

Gennaro innanzitutto non è iscritto all’Ordine dei geometri, per cui non poteva ricevere mandati. Poi, la sua forza elettorale era limitata al suo nucleo familiare. Mi chiedo invece, come mai gli investigatori non abbiano fatto luce sugli incarichi formali e informali ottenuti con la precedente amministrazione quando le commistioni con la mafia erano così evidenti e sotto gli occhi di tutti. Ma polizia e carabinieri chiusero entrambi gli occhi, forse in virtù delle parentele influenti del vice sindaco, Giuseppe Virga, quella del segretario comunale del tempo, Domenica Ficano, sorella di un agente di P.G. presso la stessa procura, e quelle dello stesso sindaco del tempo, Salvatore Scaletta discepolo dell’on. Salvo Lima prima e dell’on. Totò Cuffaro, poi”.

In un'altra occasione Parisi aveva affermato che un senatore del territorio gli avrebbe consigliato di mettersi sotto la sua ala protettrice per eviatre problemi, e poi patrte l'affondo contro Giovanni Di Giacinto.

È un’accusa pesante, perché avrebbero dovuto avercela con lei?, prosegue nella domanda successiva la giornalista, ricevendo come risposta.

"È molto singolare, ad esempio, che l’on. Giovanni Di Giacinto non venga mai menzionato nel contesto della relazione di scioglimento, seppure fosse un assiduo frequentatore del bar gestito dal figlio di Lombardo, arrestato nell’operazione “Reset”. Eppure non è un segreto per nessuno che ad Altavilla sia stato votato proprio dalle stesse persone che sono state ritenute influenti nel mio caso. E che parteciparono anche alla sua festa in piazza con tanto di catering”.

altNon tarda ad arrivare il giorno dopo, la replica dell'on. Di Giacinto riportata sullo stesso periodico on line:

"L’accostamento pretestuoso che il sig. Parisi fa tra la mia persona e le vicissitudini che hanno colpito il comune di Altavilla durante la sua sindacatura appaiono prive di ogni nesso con un chiaro intento denigratorio alla mia persona, tanto più che proprio nel comune di Altavilla, in occasione delle elezioni regionali del 2012, il sottoscritto ha ottenuto soltanto circa 100 voti a fronte di circa 5000 votanti in un paese limitrofo a quello di residenza”.

La sera delle mie elezioni a Deputato regionale non c’è stata nessuna festa di piazza dove sia stato offerto un catering da chicchessia, né a Casteldaccia ne altrove, tantomeno dai personaggi a cui il sig. Parisi fa riferimento, né ho mai frequentato bar o persone per gli scopi a cui lo stesso gratuitamente allude”.

Per concludere: " l'onorevole Di Giacinto, valutata la gravità e infondatezza di quanto dichiarato dall’ex sindaco del comune di Altavilla Milicia, ha già dato mandato ai propri legali di proporre denunzie e/o querele a tutela della propria immagine".

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.