P.Cinque: eviteremo in tutti i modi tagli di dipendenti comunali, ma ci saranno sacrifici durissimi

P.Cinque: eviteremo in tutti i modi tagli di dipendenti comunali, ma ci saranno sacrifici durissimi

Politica
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Quello pronunciato oggi dal sindaco Patrizio Cinque, non più in una seduta di consiglio comunale, saltata per un difetto di notifica, ma in quella che è stata rapidamente trasformata in una assemblea cittadina, è stato l'intervento più maturo, responsabile e consapevole che ci è stato consentito di ascoltare nelle sede istituzionale bagherese più alta negli ultimi tempi. 

Discorso chiaro e articolato, da tempi 'di guerra', quello del sindaco che si è presentato oggi, smessi i soliti toni vivaci e polemici, con l'autorevolezza che deve avere il capitano di una nave che rischia il naufragio e che ha contezza delle responsabilità che gli competono e  del fatto che con la sua sicurezza deve infondere fiducia ad equipaggio e passeggeri.

Grande serenità, grande coraggio, grande fiducia, pur sapendo che i giorni e i mesi che verranno saranno terribili, ma è il tono e gli accenti che ci hanno convinto: alla baldanza e la sicumera dei primi giorni da sindaco 'abbiamo una maggioranza bulgara, se falliremo saremo gli unici reponsabili', ora emerge un Patrizio Cinque che, conscio delle difficoltà che verranno, fa un appello alla responsabilità che compete ai trenta eletti in consiglio comunale.

Andiamo al merito.

La prima cosa che tranquillizza parzialmente i 32 contrattisti è che ci sarà una proroga del loro contratto al 31 dicembre. Nel frattempo si valuteranno le strade da seguire, partendo da alcuni punti fermi che il sindaco enuncia con puntualità.

Il debito che dovrà essere ripianato è di 42 - 43 milioni di euro, di cui 27 possono essere fatti risalire al Coinres (ci rivarremo sugli amministratori , avverte il sindaco) e 12 ad oneri di esproprio (per pagare i quali si potrà ricorrere ad un mutuo) per cause avviate per una questione di esproprio con dei privati decenni fa e che hanno visto soccombente il comune.

Si procederà poi con una transazione che vedrà una proposta dei commissari ai creditori di taglio dei debiti dal 40% al 60%, ed il Coinres giocherà la parte del leone; però ha precisato il sindaco abbiamo contestato al Consorzio l'entità di questo debito, anche perchè i bilanci di alcune annualità sono state già considerati falsi da un Tribunale.

E poi.

In assoluto non c'è, dice il sindaco, un sovradimensionamento del personale rispetto alla popolazione; c'è però quello che viene definito uno 'squilibrio funzionale interno' cioè un numero eccessivo di livelli A e B e pochi C e D, e questa è il primo rilievo che ci è stato mosso, perchè malgrado questo elevato numero di personale di fasce 'basse' noi abbiamo esternalizzato, pagandoli caramente, servizi che questi dipendenti avrebbero potuto e dovuto svolgere.

Per cui  ci sarà, questa volta sì , una vera rivoluzione copernicana nella gestione del personale, perchè, specifica il sindaco, non si partirà più dai dipendenti, ma dai servizi.

Rivoluzioneremo tutto, partendo dai servizi che un comune, anche se in dissesto, deve rendere ai cittadini, ed in base alla priorità dei servizi individueremo le figure che possono lavorare in questi servizi anche attraverso un processo di riqualificazione ( per es. l'assistenza personale ai disabili nelle scuole o i servizi di pulizia interna agli uffici) e se ci sarà eccedenza di personale allora questo verrà messo a disposizione e in mobilità.

Il dissesto è di tutti, ripete spesso Patrizio Cinque, e quindi anche del personale, anche se, e lo sottolinea, faremo di tutto per non mandare nessuno a casa; ma la filosofia che sta dietro la gestione del personale sarà esattamente capovolta, perchè si partirà dai servizi e dalle esigenze dei cittadini e su questi si caleranno e si dimensioneranno i dipendenti e le loro qualifiche.

Riqualificheremo, faremo corsi di formazione, se necessario, ma questa è la strada: dobbiamo, dirà in chiusura diventare oculati nella spesa, perchè i nostri passi falsi possono trasformarsi in giudizi dii responsabilità, se non faremo le cose giuste.

Per quanto riguarda i contrattisti, lunedì prossimo andremo agli Enti Locali, informa il sindaco, per capire cosa è possibile fare: noi abbiamo l'obbligo cogente di ridurre del 50% quel  66% con cui contribuiamo a pagare gli stipendi dei contrattisti  ( un terzo % lo paga la Regione): e questo è il passaggio al quale non potremo sottrarci.

Ridurremo certamente le spese, gli affitti e quelle delle utenze quotidiane; la luce, i condizionatori - dice - vanno accesi quando c'è reale necessità,  e spenti quando si lasciano gli uffici. Aumenteremo la capacità di riscossione, aggiunge poi, daremo più incisività al recupero dei residui attivi, troveremo nuove voci di entrate ( e fa l'esempio del piano pubblicitario), perchè dalla crisi possono nascere nuove opportunità.

Sarà poi l'assessore al Bilancio Laura Maggiore che puntualizzerà alcune delle cose dette dal sindaco.

Negli interventi che sono seguiti, questi accenti nuovi sono stati colti e apprezzati: lo hanno fatto Filippo Tripoli, Mimmo Di Stefano, Maurizio Lo Galbo,   che hanno condiviso larga parte dell'intervento del sindaco, apprezzandone gli elementi di apertura, mentre Gino D'Agati e Piero Aiello hanno ribadito che il dissesto si sarebbe potuto e dovuto evitare, e che il MoV 5 stelle dall'esterno spinse verso un dissesto che ora comprendiamo quanto potesse essere una vera iattura per Bagheria.

Successivamente è intervenuto Emanuele Tornatore che si è associato alla richiesta di altri di sentire sulla questione della proroga ai contrattisti il parere del dirigente finanziario, drssa Vincenza Guttuso, che però ha preferito non prendere la parola. Lo ha fatto il segretario Eugenio Alessi che alla proposta di proroga e sull'accoglienza che potrà avere tale proposta alla Regione ha premesso molti se e molti ma.

Sembrerebbe quindi che quanto detto da Patrizio Cinque sulla proroga al 31 dicembre appartenga almeno in parte ai desideri della politica.

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