Sospesa alle 6.30 di stamattina la seduta del consiglio che sta discutendo il recesso dal Coinres

Sospesa alle 6.30 di stamattina la seduta del consiglio che sta discutendo il recesso dal Coinres

Politica
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Erano le 6.30 di stamane allorchè rimasti solo in 15 e con l'opposizione che si era allontanata dall'aula, i consiglieri del MoV 5 stelle sono stati giocoforza costretti  per assenza del numero legale a sospendere la seduta, che è stata rinviata di un'ora.

C'è da supporre però che ormai si andrà ad un'altra seduta per portare a termine uno degli snodi fondamentali della vita amminstrativa della nostra città: uscire cioè dal famigerato Coinres, il consorzio rifiuti costituito nel 2001.

Una seduta iniziata come al solito tra le polemiche con il sindaco che ha portato in consiglio le motivazioni, ed erano tante, che suggerivano di tagliare i ponti con un consorzio che è tra i maggiori responsabili del dissesto del comune, 27.000.000 di euro di debiti provengono dal 'mostro' come è stato da tempo definito, da uno dei più perversi e improduttivi strumenti di clientela che sia stato mai messo in campo, e di quello che si è appalesato essere una sorta di Cavallo di Troia della mafia, che, come è testimoniato dalle inchieste, nell'affare rifiuti ha fatto il bello e il cattivo tempo.

Il sindaco sta tentando, ed è disposto a tutto come si è poi visto con il dibattito andato avanti per tutta la notte, di portare avanti una strategia, che pur con il paese oggi sommerso dai rifiuti, potrebbe vederlo, tra qualche mese come il salvatore di Bagheria.

Patrizio Cinque ha avuto il coraggio, e questo deve essergli riconosciuto, di aver fatto una inversione di marcia di 180° rispetto alla proposta della società pubblica, la GE.CO. che avrebbe fatto affondare definitivamente Bagheria: ha capito verso quale baratro stava correndo e si è fermato in tempo, pur prendendosi critiche e contumelie per questo voltafaccia.

Adesso è sul punto di realizzare forse la mossa vincente uscendo dal Coinres e procedendo a tamburo battente all'affidamento diretto del servizio ad una ditta privata: questo progetto comporterà sicuramente un miglioramento nel breve-medio periodo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, e riuscire a legare questo cambio di passo alla fuoriuscita dal Coinres, sarebbe la dimostrazione palese che sono stati i ritardi su questo distacco che hanno prodotto i guasti più profondi.

Ma è una strategia che presenta dei rischi: il Coinres non è una associazione benefica, per cui, quando ti stanchi saluti tutti e te ne vai: è un Consorzio che ha natura di diritto pubblico, il recesso dal quale è problema molto complesso.

Comunque la decisione del sindaco (recesso dal Coinres e affidamento diretto subito a privato) ha rimesso la situazione in movimento e ha il pregio di offrire almeno una prospettiva rispetto alla palude in cui ci troviamo. Anche la decisione di non ricorrere più ai noli a caldo e a freddo, che rischiavano di farlo passare come un dissipatore di risorse comunali è un rischio, non sappiamo quanto calcolato, perchè se la raccolta non riparte nel giro di tre-quatto giorni al massimo saremo materialmente sommersi  dai rifiuti e in certe strade si bloccherà pure il traffico.

Il sindaco proponeva anche con un emendamento al documento principale di procedere per fasi, passando in un primo momento attraverso appunto un affidamento diretto scegliendo l'impresa privata da una white list fornita dalla Prefettura, per procedere, a bilancio pluriennale approvato, ad una gara europea per tre anni e per l'intero importo che si può presumere sarà intorno ai 20.000.000 di euro.

L'opposizione per tutto il tempo in cui è rimasta in aula ha eccepito che, pur condividendo lo spirito e la sostanza della proposta, occorreva verificare i passaggi tecnico-giuridici e amministrativi che avrebbero dovuto portare fuori Bagheria dal Consorzio, senza pregiudizio alla continuità del servizio e alla tutela dei posti di lavoro

Chiedeva l'opposizione  anche un parere del segretario e dei revisori per potere procedere nella discussione: è arrivato il parere del segretario sulla legittimità di un atto amministrativo che non taglia con un colpo secco il rapporto con il Consorzio, anche perchè non potrebbe, ma avvia un percorso la cui formalizzazione definitiva richiederà tempo.

Un atteggiamento di buon senso e di sostanziale apertura.

La discussione si è sviluppata durante la notte per arrivare in mattinata alla conclusione di cui dicevamo all'inizio dell'articolo, e cioè l'opposizione che lascia i propri banchi e i consiglieri del MoVimento, presenti in 15 dopo le defezioni di Cirano e Vella, e l'assenza giustificata di Filippo Castelli, che non avevano i numeri per procedere autonomamente.

Ci sarà quindi un secondo tempo giovedì 2 aprile alle ore 16.00

Angelo Gargano

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