P.Speciale replica a M. Nasca: è lui a pretendere per sè la poltrona di assessore a Casteldaccia

P.Speciale replica a M. Nasca: è lui a pretendere per sè la poltrona di assessore a Casteldaccia

Politica
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Disinformazione, confusione e tanta ipocrisia: questi i tratti salienti che caratterizzano, a mio avviso, alcuni messaggi del consigliere Maurizio Nasca che, anziché provvedere a fornire un'informativa trasparente alla cittadinanza , si lascia andare a dichiarazioni diffamanti e distorsive della realtà al solo scopo di “coprire” l'errore che, purtroppo, ha commesso nel corso dell'ultimo consiglio comunale.

Ma andiamo con ordine per chiarire alcune questioni sollevate dal collega Nasca che lui stesso, nell’articolo su Bagherianews.com, porge sia a me personalmente, nella carica di consigliere comunale, che al PD di Casteldaccia.

Il collega Nasca fa espresso riferimento ad una riunione avvenuta tra le forze dell'opposizione (tra cui il gruppo “Per Casteldaccia”) a cui lui stesso non ha presenziato contrariamente al sottoscritto, spiegando che nell’ incontro sarebbe stato deciso di far venire meno il numero legale al consiglio successivo al solo intento di dimostrare la mancanza di una maggioranza necessaria per approvare il bilancio preventivo, accusando addirittura il sottoscritto di essersi avvicinato al gruppo politico dell'ex sindaco in seguito alla negazione da parte del sindaco Fabio Spatafora di una poltrona di assessore. Alla luce di questa simpatica ricostruzione ad hoc da parte del consigliere Maurizio Nasca, occorre sottolineare e chiarire alcuni aspetti.

1) Vero è che nei mesi precedenti si sono svolte delle trattative tra il gruppo misto e la maggioranza al fine di ipotizzare ed eventualmente favorire l'entrata in maggioranza del gruppo misto stesso tramite una rappresentanza dello stesso in giunta. Tuttavia, come più volte manifestato in consiglio da me stesso con interventi e in ultimo con il precedente comunicato del vicesegretario Giuseppe Piraino, la trattativa non è arrivata a conclusione per incompatibilità sul piano politico e non di certo per una misera poltrona di assessore. Tale decisione, tra l'altro, è stata espressamente deliberata all’ unanimità da riunioni del direttivo del circolo del PD Casteldaccia.

In ogni caso, credo personalmente che sia più consono legittimare l’entrata in maggioranza di un nuovo gruppo politico con una rappresentanza nel governo del paese, anziché con un posto all’interno del nucleo di valutazione in un’ottica quasi di scambio; cosa avvenuta da parte del collega Nasca considerato che, tra i membri del nucleo di valutazione appena nominati, figura una personalità espressamente indicata dal consigliere Nasca stesso. Per cui, proprio alla luce di questo, mi sorge il dubbio se non è lui in realtà il consigliere che ha già stretto e chiuso un accordo con il Sindaco e la sua maggioranza.

Ma ciò che mi lascia più sbigottito è la memoria corta del consigliere Maurizio Nasca, visto che anche lui fa parte del gruppo misto ed anzi ne è stato fino a pochissimi giorni fa il Capogruppo. Infatti proprio Maurizio Nasca si è sempre occupato delle trattative con il gruppo consiliare del sindaco “Bene Comune”, per cui mi suona alquanto strano che adesso si ritrovi ad affermare la sua estraneità alla trattativa da lui stesso condotta nella qualità di Capogruppo.

2) Vero è che all'ultima riunione Maurizio Nasca non è stato presente , e proprio per questo motivo lui stesso si è recato il giorno successivo nel mio studio per sapere l'esito della riunione nonché l'indicazione di voto da prendere in consiglio insieme con il gruppo misto; infatti, il gruppo misto , con il suo capogruppo Maurizio Nasca, si è sempre trovato unito nella gestione della trattativa volta a considerare, ma non altro, un'eventuale entrata in maggioranza. Inoltre proprio Maurizio Nasca stesso più volte ha imposto una poltrona di assessore per lui in prima persona ai fini della realizzazione dell'accordo con la maggioranza, in coerenza con quella politica che, chi lo conosce lo sa, fa solo per i cittadini.

3) Ricordo, inoltre, che, anche se all’ultima riunione avvenuta con il gruppo dell’ex sindaco il collega Nasca non era presente, alle riunioni precedenti avvenute sempre con il gruppo dell’ex sindaco il consigliere Nasca era invece presente; presenza molto proficua per la sua persona visto che è stata occasione per intensificare i rapporti di amicizia con l’ex sindaco manifestata con tanto di baci e abbracci, tenuto conto che nella precedente amministrazione Di Giacinto, il consigliere Nasca è stato consulente, con una retribuzione di circa 1000 euro mensili, in coerenza con la sua voglia di far risparmiare il comune solo quando ciò non sia in contrasto con le sue tasche.
Ma in ogni caso, visto che appunto il collega Nasca non ha presenziato all'ultima riunione, come mai è così convinto e ha questa piena conoscenza sui fatti realmente accaduti in quell'incontro? Facile è l'errore grossolano di dare per scontato l'esito più banale.

4) Altra questione è il grande successo che il consigliere Nasca crede di aver ottenuto con il risparmio addirittura di circa 1000 euro per non aver rimandato il consiglio. Intanto mi appare nuovo che un consiglio costi 1000 euro, visto che il reale costo ammonta a circa 350 euro, ma in ogni caso l'obiettivo degli organi istituzionali non dovrebbe mai essere quello solo di risparmiare a prescindere da tutto ciò che viene deliberato, perché i costi sono necessari per il regolare svolgimento delle funzioni istituzionali e se crediamo che la l’abolizione delle attività, e quindi della funzione politica rappresenti una grande vittoria politica a prescindere dal ruolo importantissimo del consiglio comunale ciò significa che converrebbe abolire gli organi democratici e non fare più politica.

Purtroppo fare politica e fare il bene dei cittadini è cosa molto più complessa (forse anche ignota al collega Nasca), e noi da consiglieri non possiamo permettere l'approvazione veloce e frettolosa di documenti così importanti quali il bilancio preventivo solo per risparmiare poche centinaia di euro compromettendo nel frattempo il futuro del nostro paese.
Ribadisco, inoltre, che a mio avviso il consiglio precedente è da considerarsi invalido per via della mancanza di due vigili urbani, figure richieste dal regolamento (art. 49 comma3); infatti proprio il consigliere Nasca, in coerenza con il regolamento comunale avrebbe dovuto alzarsi e non permettere deliberazioni viziate da parte della maggioranza.

5) Sottolineo, ai fini di precisare il rapporto con le altre opposizioni, che con il gruppo “Per Casteldaccia” non c'è stato nessun avvicinamento, se non semplici incontri volti a comprendere le dinamiche di voto in consiglio dei vari gruppi consiliari. L'intenzione del PD e del consigliere Pietro Speciale, infatti, non è stata quella di dimostrare al sindaco di non avere i numeri per l'approvazione del bilancio (cosa palese che non richiedeva di certo altra manifestazione), bensì quella di non permettere alla maggioranza l'approvazione di un documento fondamentale senza il coinvolgimento delle forze di opposizioni in un contesto in cui una vera maggioranza non esiste.

Concludo porgendomi delle domande sulla reale posizione del collega Nasca in consiglio, che molto spesso appare molto volatile, caratterizzata da fenomeni di vero e proprio trasformismo, visto che da consigliere eletto nel gruppo “Ritrovare Casteldaccia” e’ passato al gruppo misto facendo credere di essere concorde con i suoi orientamenti, ma poi chiudendo accordi con tutti gli altri (forse non esiste a Casteldaccia un gruppo politico con il quale il collega Nasca non abbia cercato di stringere un accordo, anche contemporaneamente e di carattere opposto), che nel mentre si tessera al PD e per chiudere in bellezza si candida per le pre-selezioni per una candidatura al parlamento europeo in quota movimento cinque stelle.

Dinanzi a questi episodi di pura schizofrenia politica, mi ritrovo molto confuso sulla vera identità politica, o forse addirittura umana, del collega Nasca, illustre personalità di alto spessore che forse ha bisogno ancora di capire cosa vuole fare da grande.

Alla luce di tutte queste “giravolte politiche “, così come precedentemente ho consigliato al collega Nasca di dimettersi da Capogruppo del gruppo misto, adesso mi ritrovo a chiedergli di dimettersi dal gruppo, visto che con tutti stringe accordi ma non con noi del suo gruppo.

Pietro Speciale, consigliere Gruppo Misto Casteldaccia
 

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