Cosa aspetta Patrizio Cinque per nominare il nuovo assessore all'Urbanistica ? - di Angelo Gargano

Cosa aspetta Patrizio Cinque per nominare il nuovo assessore all'Urbanistica ? - di Angelo Gargano

Politica
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La domanda è d'obbligo considerato che l'ormai ex assessore Luca Tripoli si è dimesso il 13 febbraio nel mezzo di una bufera mediatica che coinvolse allora anche il sindaco di Bagheria per l'abitazione costruita abusivamente nel 1982 dal padre.

A quasi tre mesi di distanza non sarebbe male che un assessorato tra i più delicati e, come vedremo, difficili, abbia un suo vero e pieno titolare. Il sindaco Cinque non può continuare a detenere la delega all'urbanistica per i motivi che passiamo ad illustrare.

1) Entro il 28 giugno si definirà la tormentata vicenda legata al Piano regolatore generale; sono stati formalizzati tutti gli adempimenti ed entro il 28 di giugno la Regione o pubblicherà il decreto di approvazione o, ma sembra poco probabile, repingerà il PRG adottato dal commissario Traina.

Qualora non ci fosse un atto formale e cioè il decreto assessoriale, il Piano si intenderebbe approvato secondo la formula del silenzio-assenso.

Si aprirà una fase importante perchè avremo un piano non più mutilato o azzoppato ma uno strumento che normerà la crescita e lo sviluppo, ma non tanto e non solo urbanistico, di Bagheria.

Occorrerà pertanto un assessore a tempo pieno, oltre che abile e preparato, per riuscire a sfruttare tutte le potenzialità, lo ripetiamo ancora per i sordi, non di uno sviluppo urbanistico che di fatto non potrà esserci, ma soprattutto per la realizzazione o la riqualificazione di importanti infrastrutture di servizio ai cittadini e alle imprese.

Bagheria negli ultimi cinque anni ha avuto una stagnazione dal punto di vista della popolazione residente, non cresce più insomma, e non c'è pertanto da 'sperare' (o 'disperarsi') in un boom dell'edilizia. Il mercato è saturo e immobile, e c'è solo da puntare su una riqualificazione, in parte iniziata, dell'immenso patrimonio urbanistico del centro storico.

2) La vicenda legata alla mancata applicazione delle tre leggi sulla sanatoria edilizia tenderà ad aggrovigliarsi e ad assumere i connotati di una vera  e propria emergenza sociale ed economica che solo la Regione potrà dipanare.

Servirà un interlocutore interno (cittadini) ed esterno (Regione) serio e competente, che abbia idee chiare e non cerchi, come accaduto in passato, di inseguire una popolarità effimera e meramente clientelare lasciando poi la gente nei guai; "un paiari, futtitinni", suggerivano alcuni geni della politica di un tempo che ricoprivano ruoli importanti. Ed ora i nodi sono venuti al pettine.

Dice una balla enorme chi continua a sostenere che gli uffici di Bagheria sono oberati di pratiche di sanatoria: gli uffici di Bagheria, quelli urbanistici e per la sanatoria, sono diretti da validissimi professionisti che assieme ai loro collaboratori hanno esaminato tutte le istanze di sanatoria presentate, hanno rilasciato oltre tremila concessioni in sanatoria e che le 4.454 pratiche ferme, lo sono solo o perchè i richiedenti hanno smesso di pagare le rate del condono o perchè le pratiche mancano dei requisiti previsti dalla legge per potere ottenere la sanatoria.

3) Ed infine l'aspetto più delicato. Patrizio Cinque nel 1982, quando suo padre costrui l'immobile per cui oggi viene richiesta la sanatoria, non era nato. Ma adesso c'è ed è il sindaco di Bagheria. Secondo quanto dichiarato dallo stesso sindaco  c'è in atto una 'interlocuzione', chiamiamola così, tra gli uffici comunali dell'urbanistica con la Sovrintendenza per la verifica della validità del requisito di sanabilità dell'immobile di proprieta del padre del sindaco.

Pur trattandosi di adempimenti tecnici che non vedono il coinvolgimento di organi politici, purtuttavia a nessuno può sfuggire che un sindaco molto più che un normale cittadino, per il ruolo che ricopre ha accesso ad informazioni, notizie circa procedure amministrative che in questo caso lo riguardano personalmente. Per farla breve il sindaco si potrebbe venire a trovare nella scomoda posizione di controllore e controllato; per questo si potrebbe pensare ad una situazione se non di vero e proprio conflitto di interessi quantomeno di 'incompatibilità politica' del sindaco Patrizio Cinque con il ruolo di assessore all'Urbanistica.

Come amiamo ripetere, la moglie di Cesare non solo deve essere, ma deve anche sembrare, onesta, specialmente in un Movimento che della trasparenza ha fatto la propria bandiera.

Sembra di capire che alla nomina del nuovo assessore osta una vicenda giudiziaria nella quale è impelagato il nome che, pressocchè all'unanimità il MoVimento 5 stelle ha indicato per ricoprire la carica di assessore all'urbanistica, e che il prescelto abbia chiesto tempo per prendere una decisione.

Ricordiamoci anche però che i tempi e gli interessi della politica non sempre coincidono con i tempi e gli interessi di una comunità. Non è pertanto più rinviabile il  momento di prendere una decisione.

 

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