Consiglio comunale, il sindaco difende la scelta della gestione in house dell'acqua, minoranza attacca su affidamenti diretti

Consiglio comunale, il sindaco difende la scelta della gestione in house dell'acqua, minoranza attacca su affidamenti diretti

Politica
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Non è stato un "buco nell'acqua" il consiglio comunale di oggi, ma al contrario un momento di proficuo confronto politico.

Un consiglio straordinario voluto dalle opposizioni e convocato in seduta aperta per discutere di bollette dell'acqua e gestione del servizio idrico integrato. 

Non c'è stata la partecipazione di pubblico che forse ci si attendeva, con solamente alcune decine di persone a seguire gli estenuanti lavori d'aula protrattisi fino a tardi. 

Gli interventi dei consiglieri comunali si sono alternati con quelli di cittadini e rappresentanti di associazioni, che, con il consiglio convocato in seduta aperta, avevano la possibilità di porre domande e chiedere chiarimenti sul tema in questione all' amministrazione, che era presente con il sindaco Patrizio Cinque e l'assessore Romina Aiello

All'ordine del giorno c'era il tema delle bollette dell'acqua arrivate ai cittadini nelle scorse settimane e le criticità relative alla gestione  in "House" da parte del Comune di Bagheria del servizio idrico integrato, che da settembre 2015 non è più in capo ad AMAP.

La discussione che ne è scaturita è stata abbastanza accesa con i vari protagonisti che non hanno lesinato di lanciarsi reciproche frecciatine e qualche colorito scambio di battute.

Le opposizioni in maniera compatta, pur con angolazioni diverse, hanno puntato il dito contro la gestione interna del Comune di Bagheria dell'acqua, che a loro modo di vedere, avrebbe prodotto più danni che benefici. La minoranza, attraverso gli interventi tra gli altri dei consiglieri: Filippo Tripoli, Maurizio Lo Galbo, Emanuele Tornatore, Maddalena Vella, Biagio D'Agati, Angelo Barone, Mimmo Di Stefano; ha accusato il Sindaco di aver agito, da settembre a questa parte, con affidamenti diretti in somma  urgenza senza gara d'appalto a ditte private per importi complessivi che si aggirano sui 2 milioni di euro per  riparazioni, manutenzione e  investimenti sulla rete idrica e la gestione del depuratore, cosa che, sottolineano sempre le opposizioni, oltre ad essere un metodo poco trasparente, porterà bollette salatissime per i cittadini quando queste verranno inviate dal Comune.

Oltre a ciò, secondo le opposizioni, le criticità che affliggono la vecchia rete idrica di Bagheria non sono state affatto superate. Diverse zone del paese soffrono ancora di erogazione dell'acqua a sighiozzo, in diverse zone della città rimangono perdite o rotture alla rete fognaria che causano problemi e spreco di un bene primario come l'acqua. Al Comune i cittadini non sanno a chi rivolgersi per la fornitura dell'acqua e per istallare un regolare contatore perchè non è stato approntato un ufficio che sia preposto a ciò. Oltre alla difficoltà nella manutenzione del depuratore di Aspra, problematica che permane sul tappeto.

Il sindaco nel suo intervento ha difeso strenuamente  la scelta sua e dell'amministrazione di internalizzare la gestione del servizio idrico integrato. 

"Nel corso dell'emergenza idrica che tutti ricorderanno di settembre scorso, con interi quartieri per giorni senza acqua e innumerevoli perdite d'acqua in tutto il territorrio comunale, lo strappo con AMAP è stato inevitabile - ha detto Patrizio Cinque - per difendere gli interessi dei bagheresi che io rappresento.  In quei giorni abbiamo sollecitato più volte e in ogni modo interventi da parte di AMAP a Bagheria, ma ci hanno voltato le spalle per ragioni politiche.

" La gestione in house- ha aggiunto il sindaco - ha gìà portato dei benefici e di maggiori ne porterà nel medio lungo periodo. Intanto la gestione in house non ci sta costando di più rispetto alla gestione  ex aps amap. Abbiamo inoltre operato circa 300 diversi interventi di riparazione e manutenzione sulla rete idrica e fognaria, tamponando l'emergenza e ripristinando un minimo di normalità, e ci apprestiamo ad effettuare altri 20 interventi urgenti. Le bollette che sono arrivate ai cittadini in questi giorni provengono  dall' ATO idrico, e sono  riferite al periodo precedente alla gestione comunale partita a settembre 2015. Il Comune procederà più avanti alla lettura dei contatori e ad inviare le bollette relative al periodo della nostra gestione".

Patrizio Cinque ha respinto al mittente le accuse di mala gestione piovute dall'opposizione circa gli affidamenti diretti per i lavori. -"E' una pratica comune esternalizzare i lavori di questo genere, anche AMAP lo faceva"- spiegando con la necessità che gli interventi fossero urgenti il fatto che si sia proceduto senza gara d'appalto ma con procedura negoziata. 

Il sindaco ha però ammesso che una parte dei costi degli investimenti, non ancora quantificata, dovrà inevitabilmente essere ammortata sulle bollette e quindi sarà a carico dei cittadini. 

 

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