Dissesto a Casteldaccia: "il sindaco si assuma le proprie responsabilità" - di Maria Pia Di Salvo

Dissesto a Casteldaccia: "il sindaco si assuma le proprie responsabilità" - di Maria Pia Di Salvo

Politica
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

"Ancora una volta il sindaco Spatafora vuole celare la sua incapacità politica amministrativa addebitando ad altri le proprie responsabilità, da quando si è insediato, circa quattro anni fa, non fa altro che continuare a dare responsabilità ad altri.

Puo’ un sindaco parlare di buona amministrazione non avendo mai approvato nei termini previsti per legge i bilanci di previsione, i bilanci consuntivi, non avendo mai prodotto al consiglio comunale gli equilibri di bilancio, che pur sono atti obbligatori.
Da circa quattro anni a questa parte al Comune di Casteldaccia si spende senza avere conoscenza delle effettive entrate, cosi facendo è chiaro che il sindaco, ha portato il comune al dissesto finanziario, ci sembra ridicolo e pretestuoso voler continuare ad addossare le proprie responsabilità ad altri.
Non ha mai combattuto l’ evasione e l’ elusione fiscale, ha prodotto dalla data del suo insediamento e fino alla data del 19/03/2015, un buco finanziario complessivo di euro 3.500.000,00.
Proclama di operare con trasparenza e legalità, ma a distanza di oltre un mese dalla richiesta di atti inerenti il suddetto buco finanziario, non ha ancora fornito ai consiglieri comunali i relativi atti richiesti, impedendo loro di svolgere il ruolo di controllori dell’operato dell’amministrazione, è stato continuamente richiamato sia dalla corte dei conti che dall’ufficio ispettivo dell’assessorato regionale agli enti locali Casteldaccia affinchè rispetti le norme vigenti, comunque ad ogni buon fine riteniamo che ad oggi il buco finanziario che ha prodotto dal 2013 dovrebbe ammontare a circa 6 milioni di euro.
Ha chiuso le porte della casa comunale ai cittadini, una delegazione degli stessi per incontrarlo si è rivolta al Prefetto di Palermo, il quale gli ha imposto di riceverli.
Ha chiuso l’asilo nido comunale, continuando a sostenere, giustamente il costo e le spese del personale, togliendo un servizio alle famiglie, non introitando quanto previsto per legge per l’erogazione di tale servizio, cioè il 36 per cento del costo complessivo (il costo del personale ammonta a circa 200.000,00 euro);
Ha dato incarichi di consulenze per un importo complessivo di euro 37.500,00 circa;
Ha nominato esperti del sindaco per 1.600,00 euro al mese;
Ha lasciato gli affitti con due anni di ritardo, valore economico del ritardo 200.000,00 euro complessivi;
Ha portato la scopertura di tesoreria da 1.900.000,00 euro del 2013 ad 3.000.000,00 euro circa di oggi;
Ha inserito poste tra le uscite in bilancio per euro 500.000,00 circa senza la relativa posta in entrata.
Non è stato in grado di redarre il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di cui all'art. 243 bis del t.u.e.l. e s.m.i. approvato dal consiglio comunale in data 20 maggio 2016, il quale piano avrebbe evitato il dissesto finanziario da lui provocato.
Ha fatto decadere ricorso pendente, ricorso presentato dalla precedente amministrazione, non costituendosi in giudizio, presso il TAR Sicilia per la revoca dei finanziamenti dell’area artigianale.
Ha combattuto l’abusivismo edilizio nei confronti degli altri, omette di costituirsi in giudizio nei procedimenti che lo riguardano, si ricorda che lo stesso è stato raggiunto da un ordine di demolizione emesso dall’ ufficio tecnico del Comune di Casteldaccia e non ha ottemperato all’ingiunzione.
Riteniamo che lo stesso per le motivazioni di cui sopra sia incompatibile con la carica ricoperta in virtu’ di quanto previsto dal DLGS 267/2000.
Difficile credere a quanto afferma rispetto alla mancata conoscenza degli atti compiuti negli ultimi decenni, in quanto lo stesso è stato assessore all’urbanistica e promotore dell’attuale piano regolatore generale, capogruppo consiliare e vice presidente della commissione bilancio.
Dai verbali di commissione bilancio di cui lo stesso era vice presidente, si evince chiaramente la sua conoscenza degli atti di bilancio, che puntualmente ha difeso ed approvato, facendosi spesso promotore di proposte di aumento del carico fiscale nei confronti dei cittadini (vedi delibera consiglio comunale del 27 dicembre 2012 pubblicata nell’albo pretorio del comune di Casteldaccia)".

Maria Pia Di Salvo

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