Nel giorno in cui Nello Musumeci vola a Roma per incontrare il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per parlare dell'emergenza rifiuti scoppia il caos fra le province di Palermo e Trapani.
Da stamattina, infatti, una cinquantina di Comuni fra i quali Bagheria, Termini Imerese, Cefalù e Alcamo, non hanno più una discarica nella quale portare l'immondizia indifferenziata. La struttura di Oikos a Motta Sant'Anastasia, in provincia di Catania, ha infatti chiuso i cancelli ai camion provenienti da EcoAmbiente, dove i 50 Comuni del Palermitano e del Trapanese portano l'immondizia per un primo trattamento.
La raccolta, così, si blocca di fatto. A Bagheria, il sindaco Patrizio Cinque ha annunciato "l'impossibilità, a partire da oggi, di effettuare il servizio di raccolta dell'indifferenziato". La conseguenza, per il centro alle porte di Palermo, è uno stop and go: al momento i rifiuti restano sui camion, ma ovviamente una soluzione dev'essere trovata a breve scadenza. "
I 50 comuni del Palermitano lavoravano al momento in un regime provvisorio. Al momento, infatti, i rifiuti venivano portati a Bellolampo per essere trattati nell'impianto di EcoAmbiente e poi, da lì, a Motta Sant'Anastasia. Adesso, però, Oikos, che gestisce la discarica catanese, ha chiesto una garanzia bancaria o assicurativa di quasi due milioni di euro che EcoAmbiente non è in grado di dare. "Abbiamo predisposto una nota indirizzata anche a tutti gli organi competenti maggiormente esplicativa di quanto accaduto - dicono da Ecoambiente -. Siamo dispiaciuti e ci stiamo adoperando per la soluzione del problema con l'aiuto della Regione". Al dipartimento Rifiuti, così, stamattina è stato convocato un vertice per affrontare il tema: presenti il dirigente generale Salvo Cocina e i vertici di EcoAmbiente.
Intanto, a Bagheria l'amministrazione comunale ha firmato un contratto per l'uso di quattro nuove vasche per la raccolta differenziata, quattro cassoni scarrabili e un compattatore a due assi. "Aumentare la quantità di raccolta dei rifiuti differenziati - dice il primo cittadino - è l'unico modo, al momento, per superare l'emergenza della discarica di Bellolampo. La decisione del Governo regionale di ampliare la sesta
vasca è solo una soluzione tampone. Occorre far capire a tutti i siciliani che non c'è altra soluzione che puntare sulla raccolta differenziata, sugli impianti di recupero - conclude Cinque - non è solo una richiesta dell'Europa è una necessità per la nostra Isola. Garantire il riciclaggio della spazzatura e utilizzare questo ciclo può anche dare una spinta in più all'economia e costituisce un'opportunità preziosa"