Biagio Sciortino: «Sono a disposizione per la mia città»

Biagio Sciortino: «Sono a disposizione per la mia città»

Politica
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Intervista di Michele Manna a Biagio Sciortino tra i componenti dell’esecutivo di “Bagheria Popolare”, già sindaco di Bagheria dal 2006 al 2011.

Da diverso tempo si vocifera una tua discesa in campo per la poltrona di sindaco. L'adesione al progetto “Bagheria popolare” conferma queste voci?

Posso solo ringraziare chi ha messo in giro queste notizie, anche se false, perché vuol dire che la gente ancora mi pensa come persona per bene, ed il fatto che mi vogliono tirare dentro mi riempie di gioia e di orgoglio. Chi mi conosce sa che per me i rapporti umani sono fondamentali. Tornando alla sua domanda posso affermare di non aver partecipato a riunioni politiche di nessun gruppo partitico, ne incontrato politici di rilievo nazionale. In questi otto anni di assenza dal Comune di Bagheria, mi sono dedicato ad altro, a parte riprendere il mio lavoro di Vicedirettore della “Casa dei Giovani” sono anche stato nominato dai vari coordinamenti regionali delle comunità terapeutiche, Presidente dell’Intercear, Ente che, rappresenta le comunità Terapeutiche per soggetti dipendenti da sostanze d’abuso a livello nazionale, tra l’altro sono anche tornato al mio vecchio amore per la pallavolo, adesso alleno ad Altavilla Milicia l’Asd Palma Volley Team. Malgrado tutto questo tempo lontano dalla politica sono stato coinvolto più volte dicerie mi hanno indicato come candidato a Sindaco di Bagheria in diverse compagini e coalizioni. Posso qui tranquillamente dichiarare che non mi sono mai incontrato con nessuno fino a cinque mesi fa quando ho partecipato ad un incontro con un gruppo di giovani bagheresi, imprenditori, studenti, lavoratori, che mi hanno incuriosito e stimolato a tornare a parlare di idee per il bene comune, di progetti per la città e di politica come servizio alla collettività. Il gruppo in questione è quello di “Bagheria Popolare” che è un gruppo già costituito ed ha sviluppato diversi incontri su aree tematiche, per come già per altro riportato in un comunicato stampa. E' una lista civica che esiste da tempo in città, e che al suo interno annovera anche consiglieri comunali, ed è un movimento che ha un idea ben precisa sui percorsi di scelta di candidatura a Sindaco, di nomina di Assessori e creazione di liste per il Consiglio Comunale. Questa discussione con lei è la mia prima intervista dopo tantissimo tempo, e voglio approfittarne per far comprendere ai suoi lettori che “Bagheria Popolare” è una lista civica che nasce dal basso, dalla gente di Bagheria, sganciata da ogni logica di appartenenza ad apparati di partito, ciò a differenza di tante altri progetti di liste civiche di cui ho sentito in questi ultimi tempi, composte essenzialmente da persone fuoriuscite dai partiti, ma che di fatto sono emanazioni di partito, ciò per dare in apparenza il crisma di autenticità, genuinità e civismo politico a delle liste che sono come detto delle mal celate liste di partito, ciò perché sono ben consapevoli che i partiti da cui provengono hanno totalmente fallito, e non godono più di credibilità. Oggi qualcuno pensa di passare dal civismo politico solo per potersi ripresentare, sperando di aver riguadagnato una “verginità perduta”, anche se sono sicuro che il maquillage elettorale sarà smascherato dagli elettori, e che anche in base a ciò dara il proprio giudizio nell’urna.

Invece per quanto riguarda una tua candidatura a sindaco cosa possiamo confermare ai nostri lettori?

Sulla mia candidatura a Sindaco vorrei chiarire il mio pensiero, e cioè che sono a disposizione per la mia città; che è cosa ben diversa dal dire “io mi candido”. “Bagheria popolare” come già detto ha una idea sul come agire per scegliere le migliori persone che possano ricoprire con dignità, perizia ed onestà i compiti che l’elettorato deciderà di assegnare. “Bagheria Popolare” è un gruppo che vuole parlare ai suoi concittadini di temi, progetti ed idee rimanendo nella dimensione della realtà in cui ci troviamo, ad agire portando proposte fattive ed articolate, e non un libro di fantasie, rifuggendo dal concetto di politica fatta di slogan vuoti lanciati sui social, capaci di generare solo odio e rabbia.

Infatti da otto anni non mi esprimo sulla vita politica di Bagheria, e soprattutto non mi presto al giochino di cercare il mero massacro mediatico di coloro che hanno avuto dai cittadini il mandato di far funzionare il nostro Comune.

So benissimo per personale esperienza che ricoprire la carica di Sindaco, è parecchio complicato, e per ciò ho sempre cercato di avere un atteggiamento positivo verso le amministrazioni che si sono succedute, evitando come detto polemiche inutili che non portano da nessuna parte, anche perché credo fermamente che la politica si fonda sui rapporti umani, se la politica non si basa sulla comunicazione, se la politica non si fonda sul rispetto per chi la pensa in maniera diversa, allora quella è un antitesi della politica.

 Quindi ancora nulla di certo sulla tua candidatura

Oggi in “Bagheria Popolare” è assolutamente prematuro parlare di candidatura, al momento siamo un cantiere aperto di idee da sviluppare e portare avanti, in un percorso dove tutti siamo uguali ed ognuno porta il proprio contributo alla discussione in base ai propri orientamenti. Sono ritornato ad avvicinarmi a questo gruppo di “Bagheria popolare” per condividere un percorso politico di vero civismo in cui credo. Io sono uno che vive quotidianamente la strada, e non vivo aggrappato ai social network, non dispongo di profili facebook o twitter, non ho nemmeno intenzione di convincere le persone ad aderire a “Bagheria Popolare” al buio solo perché lo dice Biagio, ma vorrei solo convincerla a partecipare ed essere anche protagonista e partecipe dei processi decisionali.

Oggi è il tempo di stare assieme, è il tempo di riflettere, di progettare lo sviluppo economico, sociale e culturale della nostra terra, purtroppo da altre parti ho scorto solo personaggi in prima fila, candidature cercate di imporre, divisioni, spartizioni, lottizzazioni ed ogni quant’altro ha fatto male alla nostra città.

Dieci anni fa tu eri il sindaco di Bagheria cosa è cambiato dopo un decennio

In questi dieci anni credo che si sia perso il senso del fare politica, non ho più visto il confronto costruttivo e pacato, ho visto semplicemente l'additarsi, lo sbraitarsi contro, l’inseguire la caccia alle streghe, una politica precipitata sullo scontro personale, vicende brutte e squallide, senza lasciare spazio al confronto di idee. Credo che Bagheria ha la grande opportunità di essere un laboratorio di cambiamento, credo proprio che il giocattolo della politica si sia rotto quando venuta a mancare la partecipazione attiva della gente alla vita pubblica.

Non credo che la partecipazione sia rappresentata da quel che succede nei social, i social sono sicuramente un gran bello strumento soltanto che purtroppo viene usato in modi totalmente errati, i social parlando da pedagogista ci hanno resi soli, insicuri, invidiosi, rabbiosi, pieni d’odio; di conseguenza preferisco ancora la politica “all’antica” fatta in strada in mezzo alla gente.

Dieci anni fa, come adesso, il problema principale della città era e rimane quello della spazzatura. Oggi secondo te c'è un percorso che possa tirare fuori la città da questa maledizione

Un percorso oggi c'è, dieci anni fa no, perchè esisteva una precisa normativa emanata dalla regione a cui attenersi.

Io mi sono insediato quando il Coinres già era costituito. Ho cercato di tamponare, migliorare, lavorando sulla prospettiva del giorno dopo, senza strategie futuribili, probabilmente anche sbagliando, ma purtroppo la normativa del settore era quella ed a quella dovevo riferirmi. Ammetto di come dicevano i giuristi latini aver avuto “culpa in eligendo”, e di essermi sbagliato ad affidarmi all'allora Presidente del Consorzio e dell’allora struttura amministrativa. Fallimentare è stata la scelta di allora di affidarsi al lavoro interinale affinché il sistema migliorasse, invece si finì che il sistema non migliorò, creando al contempo lavoratori precari. Oggi, invece, la normativa è cambiata e si può far in modo di avere un eccellente servizio con costi per la collettività ridotti.Oggi occorrerebbe sicuramente attivare un percorso di formazione verso i cittadini nella corretta gestione della raccolta differenziata, perché la gente non è ancora preparata e va “accompagnata per mano”. Sono sicuro che il cittadino bagherese non sia uno sporcaccione e sono certo che non sia un cattivo cittadino, è un cittadino che oggi vive in una dimensione sociale che cambia velocemente, e che non tutti sono capaci di “tenere il passo” di conseguenza deve esserci un azione di accompagnamento da parte dell’Ammistrazione Comunale, azioni che sicuramente sono più facile ed efficaci da effettuare nei comuni più piccoli rispetto ai comuni di dimensioni più grandi. Di certo, oggi, si potrebbe fare ancora molto di più

L'idea di una “partecipata” come mai non è venuta a te?

Semplicemente perché all’epoca della mia sindacatura, la legge non lo consentiva. Ricordo per tornare alle vicende del Coinres quando l'allora Commissario ed i Prefetti ti richiamavano con il sorriso in bocca mi dicevano “Signor Sindaco guardi che lei deve prontamente pagare il servizio di raccolta rifiuti perché Bagheria è una vetrina, è la città che prima di tutte fa evidenziare le situazioni di emergenza”, quindi ti obbligavano a pagare prontamente senza poter obiettare nulla sulla qualità del servizio. Praticamente non disponevo di nessun potere contrattuale, addossando mediaticamente sul sottoscritto e tutti gli altri Sindaci del periodo le colpe di una gestione inefficiente non per nostro volere, ma per volere della Regione Sicilia. Avere un servizio di raccolta rifiuti urbani che funzionasse era il mio sogno, siamo stati anche capaci di fare un atto fortissimo sia in Giunta che in Consiglio Comunale che era seguitissimo dai cittadini, quella volta avevamo prodotto atto di “fuoriuscita simbolica” dal Coinres, al fine di cercare di porre l’attenzione sul centro focale del problema. Chiudo riaffermando che oggi si può fare molto di più di quello che fece allora e di quello che si fa oggi.

Il Pd recentemente ha affermato che l'emergenza rifiuti è stata creata ad arte per giustificare l'affidamento all'AMB.

Sono sempre del parere che i giudizi devono sempre scaturire da un attenta analisi degli atti. Se il Pd ha detto questo spero abbia esaminato attentamente la documentazione e che ha abbia i suoi buoni motivi per affermare ciò, ed in tal caso è loro dovere rivolgersi alle autorità di controllo preposte per verificare se quanto posto in essere dall’Amministrazione Comunale sia conforme alle normative. In definitiva “Bagheria Popolare” intende elaborare e realizzare un progetto che viene dalla città per la città, e coloro che saranno impegnati in prima linea non sono “i ragazzi di Biagio”, ma semplicemente dei candidati scelti dalla base che si propongono di realizzare il progetto elaborato da persone che vogliono il bene per questa città.

Michele Manna

 

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