Il lavoro, che non c’è, la formazione e la rivoluzione tecnologica- di Rosario Tomasello (Articolo Uno)

Il lavoro, che non c’è, la formazione e la rivoluzione tecnologica- di Rosario Tomasello (Articolo Uno)

Politica
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Stiamo vivendo un periodo storico straordinario, la rivoluzione tecnologica, oggi ancora agli albori, modificherà per sempre lo stile e la qualità della vita di miliardi di persone, così come avvenne per la rivoluzione industriale.

Oggi la più grande sfida che dobbiamo affrontare, e chi si occupa di farlo politicamente ha maggiori responsabilità, è quello di creare lavoro dignitoso, occupazione stabile in un mercato globalizzato e tecnologico che secondo autorevoli fonti vedrebbe aumentare la disoccupazione in Europa di venti trenta milioni di cittadini nei prossimi decenni.
In queste condizioni disarmanti la Sicilia e Bagheria in particolare detengono il triste primato di disoccupazione, è recente, infatti, la notizia che proprio il nostro comune vanta il più alto tasso di percettori del reddito di cittadinanza, erogata appunto a chi è disoccupato e con Isee familiare inferiore ai livelli di povertà riconosciuti in Europa.
In questo contesto a Bagheria succede che la AMB s.p.a, la partecipata interamente di proprietà del comune firma una convezione che permetterà di avviare 8 unità di personale per sei mesi per attività di spazzamento per 24 ore settimanali cadauno,attraverso la realizzazione di tirocini formativi extracurricolari/2018, finanziati dal FSE (fondo sociale Europeo Sicilia 2020).
In un mondo del lavoro in cui imprese e aziende artigianali, in certi settori faticano a trovare operai specializzati a Bagheria che facciamo? Formiamo “spazzini”.
E’ indubbio che presto queste 8 figure saranno richieste in tutto il mondo da est a ovest e da nord a sud, perché difficilmente si troveranno “spazzini” così altamente formati.
Al di là della facile ironia esiste una circolare dell’ispettorato del lavoro e più precisamente la n. 8/2018 che precisa e chiarisce le nuove linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento extracurriculari.
La circolare specifica nei dettagli ed elenca una serie di punti per cui possono ricorrere le ipotesi di violazione della normativa regionale e tra questi il seguente:
• tirocinio attivato in relazione ad attività lavorative per le quali non sia necessario un periodo formativo, in quanto attività del tutto elementari e ripetitive

“Appare, quindi, evidente che l’attivazione di un tirocinio per attività che non necessitano di un periodo formativo o l’assenza di uno degli elementi essenziali – quali ad esempio la convenzione di tirocinio o il Piano formativo individuale – come pure la violazione dei requisiti soggettivi previsti in capo al tirocinante, al soggetto ospitante e al promotore, si configurano come irregolarità che di per sé compromettono la natura formativa del rapporto, rendendo di fatto più agevole la ricostruzione della fattispecie in termini di rapporto di lavoro.”

Ovviamente nessuno di noi mette in dubbio la buona fede della convenzione sottoscritta, né tanto meno le procedure, ma una domanda sorge spontanea, l’attività di “spazzamento” si può configurare come elementare e ripetitiva?
Quanto e quando saranno pagati questi 8 operatori, ed in futuro potranno vantare titoli preferenziali in caso di bando pubblico per eventuale assunzione?
Non spetta a noi dare le risposte anche perché la nostra vera domanda ha carattere esclusivamente politico.
Signor sindaco, amministrare una città che detiene il primato italiano di disoccupazione e richieste di reddito di cittadinanza è sicuramente difficile e complicato, ma spetta a lei e soltanto a lei la decisione coraggiosa di cambiare rotta.
Veramente intendiamo creare sviluppo formando “spazzini”, non ritiene opportuno, e ci stranizza che non lo abbia ancora fatto, vista l’urgenza, convocare un tavolo permanente con le associazioni di categoria, le imprese e gli altri soggetti interessati per decidere come ritrovare la luce in fondo al tunnel.
Signor sindaco, Bagheria è sull’orlo del baratro, le imprese chiudono, i giovani senza prospettiva fuggono, aumentano evasione ed elusione che impediscono le necessarie migliorie dei servizi da erogare e non possiamo permetterci di voltare la faccia da una altra parte.
Noi faremo la nostra.
Rosario Tomasello - Articolouno Bagheria

 

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