Ripresa dei ristoranti: "Suolo pubblico gratuito per recuperare coperti"- di Arturo Chiello

Ripresa dei ristoranti: "Suolo pubblico gratuito per recuperare coperti"- di Arturo Chiello

Politica
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Il gruppo consiliare Bagheria avantitutta formato da Arturo Chiello, Sergio Cannizzaro e Maria Rosaria Ruggeri nell’espletamento delle proprie funzioni, visto il momento delicato del covid 19 chiede di applicare tale proposta: 

Tra le categorie più penalizzate dalla chiusura generalizzata del sistema produttivo legato al commercio e al turismo, senza dubbio ci sono i pubblici esercizi (bar e ristoranti) e le attività che esercitano la vendita alimentare su chiosco. Uno studio di Confesercenti nazionale stima la perdita di fatturato per bar e ristoranti del 29% sul 2019, per un valore di oltre 11 miliardi. Poiché è ormai chiaro a tutti che, almeno per qualche tempo, dovremo convivere con il Coronavirus, è importante avviare velocemente la riapertura delle attività, dotandosi di idonee misure di sicurezza. 

Bar, ristoranti e attività artigianali assimilabili alle imprese della somministrazione protraendosi per molte settimane il lockdown sono corse ai ripari, laddove possibile, attraverso le consegne a domicilio di pasti, pasticceria, pizze ecc. Purtroppo tale modalità di vendita è assai complicata da organizzare soprattutto per i ristoranti, per i quali spesso il servizio si svolge in perdita.

Proponiamo all’ amministrazione comunale di concedere gratuitamente il suolo pubblico (e aumentare quello eventualmente già occupato) per i pubblici esercizi laddove sia consentito. La logica è di recuperare i coperti che si perderanno per effetto delle presumibili distanze che si renderanno necessarie ai fini della sicurezza. Il distanziamento, si stima, comporterà almeno il dimezzamento dei posti a sedere, pertanto l'aumento delle aree esterne sarà l'unica risposta atta a mitigare l'inevitabile dimezzamento dei volumi d'affari. Ombrelloni o gazebo potrebbero permettere di ottenere buoni risultati in questo senso. Meteo permettendo, sarebbe una soluzione utile anche fino all'inizio della fase autunnale. L’operazione è semplice e immediata e deve seguire una corsia emergenziale e non ordinaria: non va “burocratizzata”, con passaggi fra più uffici e rimpalli di responsabilità.
Inoltre chiediamo la decurtazione del costo di occupazione del suolo pubblico e l’eliminazione di Tari e Imu almeno per i mesi di chiusura delle attività, proponendo alcune misure specifiche per le attività della somministrazione alimenti e bevande.
Insomma, per far reggere la rete dei pubblici esercizi, è necessaria la collaborazione di tutti. Si tratta di misure minime ed essenziali per provare a ripartire e mantenere in vita le attività”.

 

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