Altavilla Milicia: D'Ugo vs Camarda

Altavilla Milicia: D'Ugo vs Camarda

Politica
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Saranno due medici a contendersi la poltrona di primo cittadino ad Altavilla Milicia dove si voterà il 15 giugno per l’elezione di sindaco e consiglio.

Si susseguono frenetici gli incontri, i contatti, gli approcci, si fa e si disfa, e nel giro di qualche ora cambiano candidature e alleanze.
Per cui a parte i nominativi dei due aspiranti a sindaco, altre previsioni sui nomi rischiano di essere scritte sulla sabbia.
Le condizioni politiche dello scontro però sono molto chiare.

Considerato che Salvatore Scaletta, anche lui medico radiologo, sindaco ininterrottamente da dieci anni non potrà più ripresentarsi, in campo con l’obiettivo di raccoglierne il testimone scenderà Antonino D’Ugo, medico presso il Distretto Sanitario di Bagheria, 54 anni, sposato, due figli, attualmente presidente del consiglio comunale, e che verrà appoggiato dalla stessa maggioranza che sostiene l’attuale sindaco.
Antonino D'Ugo è stato negli anni della sindacatura Scaletta, il presidente del consiglio comunale; non è quindi nuovo alla politica.
Altavilla Libera si chiamerà la lista civica che lo sosterrà, ed in cui il riferimento ai grandi partiti è puro accidente, per il trasversalismo che riguarderà indistintamente i due schieramenti.
Francesco Camarda, anche lui medico di medicina generale, 53 anni, sposato, due figli, sarà a capo della lista Primavera Altavillese, con candidature che anche in questo caso prescindono dagli allineamenti di partito.
Anche Francesco Camarda, sia pure di riflesso conosce il mondo della politica:il suocero di  Gaetano Imburgia, assessore sin dai tempi del sindaco Romano, è stato uno dei protagonisti di più lungo corso della vita politica del comune.

Dicevamo che è chiaro il contenuto dello scontro: da un canto una maggioranza, che per dieci anni ha tenuto le redini dell’amministrazione, potendosi quindi giovare del fatto di avere avuto propri uomini nei posti di potere e di responsabilità, e di avere costruito una rete di alleanze e di consenso, dall’altro uno schieramento che mira a rinnovare e cambiare.
Dai programmi e dalle liste che verranno fuori nei prossimi giorni si potrà capire un po’di più, anche perché Altavilla Milicia, presenta delle caratteristiche sulle quali vale la pena di riflettere: ha un territorio estremamente ampio e appetibile da un punto di vista urbanistico (è un comune che con l’ I.C.I. sulle seconde case ci fa il bilancio), ed ha, fatto curioso, un numero elevatissimo di imprese edili (oltre 70), iscritte alla Camera di Commercio.
Per avere una idea se a Bagheria ci fosse lo stesso rapporto imprese abitanti, ci dovrebbero esserci oltre 700 aziende edili.

Ed il sindaco uscente, Salvatore Scaletta?
Non intende più fare politica attiva, ma intende ritagliarsi una sorta di ruolo “super partes”: vale a dire mettere a disposizione della comunità altavillese l’esperienza maturata in questi anni, ed il patrimonio di conoscenze e di rapporti accumulato con funzionari di enti e assessorati regionali.
Insomma un po’ il padre nobile della sua cittadina.
Non è detto però che le asprezze di una campagna elettorale che nei piccoli centri è solitamente molto dura e personalizzata, non mandino a monte questo progetto.

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