Un'Anticonferenza futurista - e diversamente non poteva essere dato il carattere originale e naturalmente contradditorio del genere futurista - è l'iniziativa promossa dal Lions Club Bagheria nell’ambito del centesimo anniversario della nascita del movimento futurista (1909/2009):
Storia locale documenti
La saga di Branciforti: la dinastia dei re cresciuta in Sicilia
Una dettagliata ricostruzione storica di Nino Pisciotta delle venti generazioni del casato nobiliare che oltre a fondare trenta grandi centri nell' Isola, da Leonforte a Bagheria, diedero lustro all'ordine dei Templari.
Il 30 giugno 1735 il nuovo re della Sicilia Carlo di Borbone, figlio del re Filippo V di Spagna e della sua seconda moglie Elisabetta Farnese, entrò in Palermo per essere incoronato. A recare lo stendardo con le armi del re fu il primo barone del regno, don Ercole Michele Branciforti, principe di Butera, Grande di Spagna.
Appunti per una storia di Bagheria "Accia terra promessa"- XII di G.ppe Speciale
Il feudo dell’Accia non faceva eccezione alla regola. Queste terre che in mano ai contadini avrebbero di lì a pochi anni fatto arricchire centinaia di famiglie erano utilizzate soltanto per far pascolare qualche sparuto gregge.
Il decreto salemitano di Garibaldi,
Rocca Busambra, simbolo della poesia futurista di Giardina - di Marina Galioto
Rispetto ad altri uomini che contribuirono all’affermazione del fenomeno futurista italiano e a tutti quelli che vi sono stati intruppati, la personalità di Giacomo Giardina si mostra molto meno lineare, più rotta ed incoerente, ma anche per questo più varia ed imprevedibile.
Appunti per una storia di Bagheria "Accia terra promessa" - XIII, di G.ppe Speciale
Nascono da questo profondo sommovimento economico sociale e culturale alcune delle figure che domineranno la cultura non solo siciliana ma nazionale, il giurista Francesco Scaduto che non a caso scrive Stato e Chiesa in Sicilia che rimane ancora oggi un’opera fondamentale del nuovo diritto ecclesiastico; Giuseppe Bagnera (in foto, n.d.r.) insigne matematico, e Giuseppe Cirincione, oculista di fama internazionale.
Dacia Maraini su Bagheria...
Altri dicono invece che Bagheria provenga dalla parola Bahariah che vuol dire marina.
Io preferisco pensarla come porta del vento, perché di marino ha molto poco, Bagheria, sebbene abbia il mare a un chilometro di distanza.
Appunti per una storia di Bagheria, di Giuseppe Speciale - XI Puntata
Un centro contadino quale era Bagheria alla metà del’Ottocento aveva mille motivi per partecipare in forma massiccia al movimento antiborbonico e non è un caso che uno dei focolai più attivi della insurrezione che precedette nella primavera del 1860 lo sbarco dei Mille, si sia acceso qui.