Una lettera di Emanuele Tornatore a Lorenzo, figlio di Angelo Gargano

Una lettera di Emanuele Tornatore a Lorenzo, figlio di Angelo Gargano

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Caro Lorenzo,
ieri è stato il giorno in cui la verità della morte in tutta la sua crudezza si è rivelata, nessuna parola, nessun abbraccio può alleviare la tua sofferenza, il vostro dolore.

Angelino, tuo padre, appartiene a voi, a te e Carmelo, suoi figli, ad Aurora, ai suoi fratelli e alle sue sorelle, ai parenti, agli amici, ma Angelino appartiene anche alla comunità, alla comunità politica per il suo ruolo di dirigente del PCI e di consigliere comunale nella nostra città,Angelino appartiene a Bagheria dove ha vissuto da "partigiano", schierandosi sempre, non è stato indifferente, non è stato solo un attento osservatore, un intellettuale disilluso che guarda da lontano, giudicando, Angelino è stato di più, è stato protagonista della nostra storia.

Nella sua maturità si è dedicato all'analisi politica, attenta, pungente, spesso irriverente, a volte non condivisibile, ma non ha voluto essere un cronista,non raccontava fatti così per come accaduti, ma scriveva e ragionava sui fatti, mettendoci del suo, facendo le sue considerazioni che spesso risultavano essere profetiche. Angelino era così, una presenza che nn passava inosservata, con un temperamento forte, spiritoso, ironico, spesso "s'allavancava", pronto alla battuta, al sarcasmo. Poi certo celava la sua esperienza di conoscitore della politica e delle dinamiche bagheresi e del suo comprensorio. Diciamocelo, conosceva uomini e cose. Ha investito con lungimiranza su Bagherianews creando così uno spazio di dibattito, di confronto e di scontro politico e culturale, uno spazio, che seppur virtuale, animava e anima il ragionamento, la logica, la condivisione di emozioni e speranze, di rabbia e disillusione nei confronti della cosa comune.

Caro Lorenzo, tu hai un grande compito, nessuno ti chiede di essere il successore, è difficile essere successori di persone come tuo padre, ma certamente sei l'erede, l'erede di un patrimonio umano molto importante, erede di una memoria che va conservata e preservata, promossa e resa sempre viva. A te il compito di risollevare e sostenere la "grintosa" Aurora, sua sposa, eterna fidanzata. Ma tu non sei solo, sappi che può sempre contare su di me, perché mi sei amico, perché te lo meriti e perché lo devo ad Angelino, promettendoglielo qualche settimana fa, davanti "nni carminu", mi disse "Manuè mi raccomando a Lorenzo, ca è bravu e picciuottu". Io non riuscii a dir nulla, lo abbracciai. Ci sono, ricominciamo da un suo progetto che tu conosci bene, magari salendo a Monte Porcara.

Emanuele Tornatore

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