I Cittadini ci scrivono:"Degrado e precarie condizioni igieniche al comune di Bagheria"

I Cittadini ci scrivono:"Degrado e precarie condizioni igieniche al comune di Bagheria"

cronaca
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Pubblichiamo integralemente la lettera pervenuta da una nostra lettrice alla nostra email info@bagherianews.com, relativa alle precarie condizioni igieniche dei locali comunali in Corso Umberto I 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Pubblichiamo integralemente la lettera pervenuta da una nostra lettrice alla nostra email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., relativa alle precarie condizioni igieniche dei locali comunali in Corso Umberto I 

Spettabile Redazione,
vi invio questa mia (corredata da foto) per segnalare, affinché ne faceste cassa di risonanza come la vostra professione impone, il degrado e le precarie condizioni igieniche degli uffici comunali di C.so Umberto I dove negli ultimi giorni sono stata “costretta” ad andare. Il termine “costretta” non lo uso in riferimento alle lungaggini burocratiche che, ahi-noi, sono un male non solo del nostro territorio ma dell’Italia intera, ma perché ho dovuto usare verso me stessa una grande forza per “obbligarmi” a recarmi in dei locali che nulla hanno da invidiare, mi piacerebbe dire ad una discarica ma basta fare una passeggiata per le le vie cittadine per poter usare un termine meno “forte”! Se c’è una cosa a cui ci hanno abituato le ultime giunte che hanno amministrato la nostra città e l’udire ripetuta per ogni argomento; “Confidiamo nella collaborazione dei cittadini”, ora se alla “collaborazione” dei cittadini potrebbe essere imputata la ricchezza delle “istallazioni della munizza” che caratterizzano Bagheria più che quel tanto sbandierato “Città delle Ville” (la cui “ricchezza” in termini di sviluppo sia economico che culturale aspetto dai tempi della mia – credetemi lontana- gioventù); in questo caso penso che noi cittadini, siamo più che innocenti e che la “collaborazione” (o non mancata tale) sia da imputare all’amministrazione comunale. Non credo proprio che i cumuli di polvere che “graziosamente” si sono trasformati in batuffoli o matasse, siano residui della varia umanità che frequenta i suddetti uffici ma della mancanza di addetti alle pulizie.

Tornerei a quel mio “varia umanità”: tra questa non bisogna dimenticare quella fascia di cittadini che sono più fragili e più a rischio (penso ad anziani e bambini, soggetti allergici o asmatici) quando vengono a contatto con ambienti le cui condizioni igieniche sono tali (mi rammarico di non aver avuto con me un mezzo tecnologico più atto del mio cellulare, perché se fossi stata in grado di riprendere la varietà di ragni – e di chissà quali insetti invisibili ad occhio nudo – credo che il filmato sarebbe stato degno di essere mostrato in una puntata di “Superquark”!). Nell’inverno del 2018, scrissi per segnalare condizioni simili, all’allora amministrazione comunale, che mi rispose che i problemi che segnalavo sarebbero stati risolti con lo spostamento degli uffici da via Pittalà (la mia lamentela, ai tempi, verteva sullo stato degli uffici dell’Anagrafe) all’edificio in C.so Umberto I, visto quanto documento, oltre agli archivi, le scrivani e gli impiegati (che annovero tra le categorie a rischio di cui sopra, con l’aggravante che in questi ambienti malsani devono trascorrerci lunghe ore), deve aver traslocato pure “la rascia”, o si tratta di “spontanea” e “naturale” migrazione?

Nel ringraziarvi per il tempo concessomi, vi invio cordiali saluti.
Tonia Crivello

rascia1

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