I consiglieri d'opposizione: "Subito un tavolo di concertazione per ripartire"

I consiglieri d'opposizione: "Subito un tavolo di concertazione per ripartire"

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Ci rendiamo fin d’ora disponibili a un tavolo di confronto e concertazione, con l'amministrazione comunale.

"Il nostro territorio, Bagheria, ha tali peculiarità e specificità che occorrerà il concorso di tutti per superare le criticità che colpiranno soprattutto le famiglie, gli artigiani e i commercianti ecc...”. Ne sono certi Nino La Corte e Francesco Gurrado di Forza Italia e Gino Di Stefano, Paolo Amoroso e Domenico Prestigiacomo della lista L'Aquilone e i consiglieri Anna Zizzo e Michele Rizzo.

"Lanciamo l'invito - dicono i 7 consiglieri - malgrado le proposte già avanzate, da Forza Italia il 26 marzo su TARI e TOSAP per le attività commerciali e artigianali e su Imposte e Demolizioni avanzate il 27 marzo dagli attuali propositori, non hanno ricevuto riscontro da parte dell'Amministrazione".
“Stiamo vivendo – dicono i consiglieri -, a causa del coronavirus, una situazione generale molto difficile, che ha cambiato le nostre abitudini quotidiane, con ripercussioni pesanti sul tessuto socio economico generale, per le doverose restrizioni sanitarie. Occorre, quindi, iniziare a pensare al dopo con equilibrio e buon senso, a quando passeremo alla fase due, è doveroso che il Consiglio Comunale si adoperi in termini di programmazione e progettualità, nell'interesse di Bagheria”.
“La situazione di Bagheria – continuano i consiglieri – vede inoltre gli artigiani, i commercianti, le aziende agricole, le attività tradizionali, ecc.... particolarmente esposte in questa fase nella quale stiamo affrontando un vero e proprio tsunami a livello economico. Occorre quindi il concorso di tutti per uscirne senza che vi siano delle ripercussioni irreversibili”.
“Auspichiamo quindi – è la sintesi dei 7 consiglieri di minoranza – che il nostro invito sia accolto dall'amministrazione comunale affinché si possa giungere a un tavolo di concertazione, con idee e progetti ai quali magari potremmo dar vita anche ora, mentre prosegue l’emergenza sanitaria, affinché si possa uscire dall’emergenza con gli strumenti adatti a ripartire al meglio“.

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