Non siamo particolarmente inclini alla retorica, né eccessivamente campanilisti. Siamo moderatamente orgogliosi come la stragrande maggioranza dei componenti di questa cittadina di essere “baarioti”, di appartenere cioè ad una comunità che tanti uomini di cultura e d’ingegno ha dato alla nazione, in cui la gran parte degli abitanti sono persone perbene, ma che ha tanti, seri e irrisolti problemi alcuni più o meno contingenti, altri cronici.
Attualità
T.Aiello e P.Puglisi: le scuole dimenticate dagli amministratori
Riceviamo e pubblichiamo
Quale futuro per la Padre P. Puglisi e la Tommaso Aiello? Ce l'eravamo chiesti in un incontro nel maggio scorso, al fine di promuovere la discussione sui problemi di un istituto comprensivo, divenuto punto di riferimento per la formazione di tanti bambini e giovani del territorio, e che per potenziare ulteriormente l'azione educativa e la promozoione sociale, richiede un tempestivo intervento del comune.
Lo avevamo detto ad alta voce al sindaco: “Servono due aule, ed in fretta, dopo il boom di iscrizioni per l’anno 2009-2010, per il plesso Puglisi, e occorre realizzare la nuova scuola Tommaso Aiello, per sviluppare le attività didattiche ed extra-curriculari che hanno riscosso riconoscimenti in tutta Italia”.
Non facciamo che la mafia comincia veramente a tremare?
Riceviamo e pubblichiamo
- In riferimento alla nota del senatore Lumia circa il provvedimento dell’attuale Governo che non riconosce il risarcimento ai Comuni che si costituiscono parte civile nei processi contro la mafia, pur essendoci enormi risorse recuperate con sequestri e confische,
- considerato che tra tali Comuni vi è anche Bagheria, Noi Cittadini
Perchè sosteniamo i lavoratori della scuola in stato di agitazione
Riceviamo e pubblichiamo.
Il collegio dei docenti del 2° Circolo didattico di Bagheria, “G. Cirincione”, interpretando il grave disagio del personale precario a fronte degli irrazionali tagli di organico che, oltre a falcidiare i posti di lavoro, mettono in ginocchio l’intera scuola pubblica, esprimono pieno sostegno e solidarietà ai colleghi, a tutti i lavoratori della scuola in stato di agitazione presso l’U.S.P. di Palermo, ormai privati del minimo indispensabile per la loro “sopravvivenza”.