Nuova Giunta: Misoginia Istituzionale?

Nuova Giunta: Misoginia Istituzionale?

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I tempi giurassici delle mancate decisioni del sindaco Sciortino sono finiti. Bagheria ha una nuova giunta e l’incubo delle poltrone vuote ha avuto la sua conclusione. La vera grande novità? È una sola: Bagheria rinuncia di fatto alle donne in politica.

Sostanzialmente, nessun partito ha ritenuto all’altezza del ruolo di assessore una donna. E qui non si tratta della solita questione delle quote rosa o di tutelare le fasce più deboli. Il punto è un altro: la “seconda repubblica Sciortino” nasce facendo a meno del contributo di signore della politica, dalla società civile e di professioniste che certamente si sarebbero rivelate capaci di gestire i settori designati dalle contese deleghe.

Ma la considerazione dei politici bagheresi, al di la dei convenevoli di rito, nei confronti delle colleghe donne è evidentemente non contemplata ed il risultato è una stanza dei bottoni tutta al maschile. Se Bagheria fosse rinomata per la presenza di soli residenti uomini, una giunta all’insegna del pomo d’Adamo andrebbe anche bene. Ma la situazione è diversa.
Sarebbe il caso che le numerose donne impegnate nella politica e nel sociale (ma che restano sempre dietro le quinte o quasi) adesso non lasciassero correre e si opponessero a questo clima di misoginia istituzionale che rischia di diventare patologico e cronico. Non è tempo di polemiche femministe ma lo è per pretendere un’oggettiva rispondenza dell’amministrazione attuale a quella che è la realtà bagherese che, come è notorio, non è fatta di soli uomini impegnati.

Ad ogni modo, l’auspicio e l’augurio è che la nuova giunta possa operare con serenità e trasformare gli intendimenti in risultati tangibili. Anche se, in tutta franchezza, preoccupa che dalla lista dei nuovi assessori non traspaia la paventata discontinuità con un passato recente che il sindaco ha voluto azzerare. Il nuovo che avanza, giovinezza anagrafica a parte, è figlio o parente di una vecchia guardia politica che si tramanda le attività di gestione governativa locale quasi come se fosse una tradizione familiare.

Chi si fosse illuso che l’avvento di nuova giunta potesse dare manforte all’abbattimento degli steccati che irretiscono da almeno due legislature la conduzione della cosa pubblica bagherese, ora dovrà fare i conti con la triste realtà: in città gli unici abbattimenti previsti sono quelli degli alberi e delle speranze di molti giovani che qui non trovano realizzazione perché il meglio del meglio e anche le briciole sono riservate a chi si avvolge con una bandiera di partito. E il fatto che l’attuale scena politica locale sia riservata esclusivamente al cromosoma xy, fa capire che la tanto annunciata apertura e la disponibilità al dialogo con le parti sociali nella sostanza non viene messa in pratica.

Il civismo del sindaco a questo punto potrebbe essere denominato “progetto balena bianca”. Va riconosciuta la grande astuzia politica nella gestione delle trattative da parte dell’UDC che è riuscito a garantirsi un’ ottimizzazione massima dei risultati anche grazie ad una fruttuosa e impegnativa strategia di opposizione ad intermittenza ma perfettamente calibrata. Con il senno di poi, qualche malizioso amante della fantapolitica potrebbe pensare che il sindaco non sia mai realmente stato messo alle corde dai centristi cuffariani. Se così fosse si comprenderebbero dunque certi periodi di inspiegabile silenzio sull’operato di alcuni fidati collaboratori sciortiniani che, a detta di molti cittadini, starebbero gestendo la res publica in modo un po’ approssimativo.

Ma sostenere quest’idea del polpettone centrista ci costringerebbe ad abbracciare la filosofia andreottiana secondo cui a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre. Per cui è preferibile, a questo punto, rischiare d’incappare nel peccato d’ingenuità e credere che tutto ciò sia avvenuto nel mero interesse della collettività. E il PD? Avrebbe potuto fare la differenza, nonostante le ultime disfatte elettorali, ma ha democraticamente preferito fare un passo in più verso il centro, si spera per amore di Bagheria.

Ora possiamo solo augurarci che l’ancora gettata dall’Udc e il piccolo sacrificio del PD (che dite sarà ricompensato con la presidenza del consiglio ad un valente giovane esponente?) diano all’amministrazione Sciortino gli strumenti per garantire finalmente un sereno clima di operatività e positività per gli uomini e le donne bagheresi.

La foto di copertina è dell'Ufficio Stampa del Comune di Bagheria


Nella foto a fianco, Giusy La Piana.

Nella foto in alto la nuova giunta composta da: Nino Mineo, Gianluca Rizzo, Pietro Pagano, Sergio Martorana, Antonio Passarello, Maurizio Sardina, Filippo Tripoli, Gino Di Stefano.