Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della CISL - FP che è stato inviato a Sindaco, Assessore al Personale, al Direttore Generale, al Segretario Generale, al Dirigente del I Settore.
Oggetto: Recupero Somme personale part-time
Con nota dell’08/09/2008 indirizzata alle OO.SS., il Caposettore I evidenziava che il personale part-time di categoria “A” e “B”, in rapporto alle prestazioni lavorative rese ed alla retribuzione loro corrisposta dalla data di assunzione, ossia dal 1/12/2004 e sino al 31/12/2007, era in debito, rispettivamente di ore 219,27 e di ore 71,45; contemporaneamente informava che avrebbe successivamente proceduto al relativo recupero, “previa comunicazione agli interessati e con possibilità dei medesimi di optare per il rimborso delle somme percepite in eccedenza”.
Con nota dell’11/09/2008 indirizzata al Direttore Generale la scrivente O.S. faceva richiesta di concertazione sull’argomento in parola.
Con nota del 16/09/2008 il Dirigente del I Settore, invitava tutti i lavoratori part-time a comunicare la loro disponibilità al recupero mediante prestazioni aggiuntive oppure mediante trattenuta sullo stipendio, allegando apposito modulo da sottoscrivere.
Per quanto sopra riportato, prioritariamente, preme evidenziare un comportamento antisindacale per avere iniziato la procedura per il recupero di cui sopra prima ancora di riscontrare la richiesta di concertazione da parte delle OO.SS.
Inoltre, si manifesta un grande rammarico, per come, in ogni occasione, la dirigenza affronta le problematiche che investono i lavoratori.
In data 1/12/2004 l’Amministrazione Comunale ha sottoscritto i contratti di lavoro individuali con tutto il personale ex ASU specificando le reciproche prestazioni e dopo ben quattro anni ha manifestato l’intenzione di procedere al recupero sopra specificato.
Quindi deve ritenersi che all’epoca siano stati conclusi contratti contro legge: in questo caso ci si domanda chi è il responsabile di questo errore e perché gli unici a doverne subire le conseguenze debbono essere i lavoratori.
Ci si domanda, analogamente, come mai nei confronti dei dipendenti con uno stipendio misero si dia luogo immediatamente al recupero delle somme asseritamente pagate in eccedenza, mentre si omette di dar luogo al recupero, nei confronti dei dirigenti, di compensi certamente non dovuti corrisposti a questi ultimi.
In ogni caso il recupero tramite trattenuta sullo stipendio appare assolutamente illegittimo in base alle disposizioni della Regione Siciliana nella parte in cui ha previsto una retribuzione minima da garantire ossia 671,39 Euro.
Nel caso in cui si voglia imporre il recupero delle ore sopra indicate si osserva che, per il periodo interessato, detto personale non si troverebbe più ad avere svolto una prestazione lavorativa al 50% bensì ad una percentuale superiore.
In tal caso andrebbero riliquidate tutte le spettanze relative al salario accessorio già operate con detta percentuale, nonché riquantificare il numero dei giorni di ferie e permessi spettanti ai lavoratori.
Per quanto sopra, si chiede di voler revocare immediatamente gli atti posti in essere per il recupero di che trattasi e quindi convocare una riunione con tutte le OO.SS.
Bagheria 22/09/2008,
Il Segretario Aziendale: Giuseppe Pagano