Lettera dal liceo 'F. Scaduto' di Bagheria

Lettera dal liceo 'F. Scaduto' di Bagheria

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Maria Stella Gelmini è un personaggio della politica italiana, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca dell’attuale governo.
Laureata in giurisprudenza,specializzata in diritto amministrativo ha superato l’esame di stato per la professione di avvocato
presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria nel 2002 dopo aver svolto il primo anno di praticantato a Brescia e il secondo nella stessa Reggio Calabria.

Ex coordinatrice regionale di forza Italia in Lombardia, è stata eletta alla camera dei deputati per la prima volta nel 2006 e confermata nel 2008 nelle liste del Popolo delle Libertà; anno in cui viene riconfermata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione della Regione Lombardia, e nominata Ministro dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca.

Il ministro Gelmini è la reale portatrice del pensiero che anima l’attuale governo, identificato come portatore di una “modernizzazione”, che, introducendo una serie di novità(se cosi possono essere definite) mirano più a recuperare denaro o nella migliore delle ipotesi a riportare metodi del passato, che a migliorare la qualità della scuola italiana,tra le ultime della media Europea.

I pilastri su cui si fonda l’opera “modernizzatrice “della Gelmini sono il recupero di una società ordinata, il ripristino del principio di autorità, ottenuti mediante metodi, secondo cui con piccole operazioni si risolvono problemi complessi, come la reintroduzione del voto in condotta: uno dei principali punti su cui si basa il disegno della Gelmini.
Il giudizio sulla condotta è senza alcun dubbio una misura che rappresenta un passo per restituire serietà agli studi, ma è chiaro che da sola non basti per ripristinare i comportamenti civili nelle scuole, dato che violenza e bullismo non si combattono di certo con un giudizio negativo.

Altra soluzione del Ministro è il ritorno all’insegnamento del maestro unico nelle scuole elementari;al sesto posto nella classifica europea come qualità dell’insegnamento, poiché a dire di M. S. Gelmini il modulo rappresenta una grave mancanza per la psicologia dei bambini a cui verrebbe a mancare una figura di riferimento, disorientati dai tanti maestri.
Oltrettutto la reintroduzione del maestro unico porterebbe a tagli del corpo insegnante, e di conseguenza a diminuzione dei costi.

Certo tre insegnanti al posto di uno costano di più, ma non tre volte tanto. La politica realizzata da Gelmini-Tremonti mira al piu grande taglio del personale mai realizzato nella scuola italiana:circa 90 000 insegnanti e 43 000 bidelli impiegati in meno,entro il 2012. Per fare risparmiare alle scuole circa 9 miliardi di euro in tre anni. Non dimenticando che lo stesso modulo fu introdotto oltre che per riformare il sistema anche per far fronte ad un problema di occupazione, poichè dato il decremento delle nascite, migliaia di maestri avrebbero rischiato di restare senza un impiego.

Il modulo non è quindi stato adottato solamente per un interesse pedagogico ed educativo, ma anche per far fronte ad un problema finanziario.Riforma e Controriforma sono pertanto all'insegna di un'esigenza economica.
Ma una riduzione del corpo insegnante implicherebbe di conseguenza un numero di ore ridotto,quindi dalle 36,39 ore settimanali si passerebbe a 27 ore settimanali che eliminate le due ore di religione,diventerebbero 25 ore a settimana effettive .

Benchè ci siano di certo interventi di razionalizzazione possibili
non sono tali da eliminare 90 000 cattedre,in particolar modo cattedre destinate agli insegnati di sostegno.Inoltre ogni risparmio dovrebbe essere reinvestito nella scuola:cosa che mai succede. Non importa quindi quanto il metodo di insegnamento sia proficuo o meno l’importante è trasmettere l’idea di ritorno al passato considerato migliore sempre e comunque ,a discapito della cultura Italiana.

In Sicilia in particolar modo infuria la rivolta contro il taglio di mille insegnanti di sostegno ,sia da parte di genitori che non saprebbero come fare fronte alla mancanza di qualcuno che segua i loro figlio durante tutte le ore di lezione, sia da parte degli stessi docenti, privati del loro impiego.
Sicilia che insieme ad altre regioni del Mezzogiorno vengono bocciate dal Ministro. Dichiarando ella stessa che alcuni istituti del sud abbassano il livello di istruzione italiano, poiché dai test effettuati dall’Ocse Pisa (matematica,scienze ,etc) gli studenti del Sud si sarebbero collocati tra gli ultimi posti; dando cosi adito alla contraddizione sui voti della maturità nel Sud, il cui numero dei 100 e lode è sicuramente più elevato rispetto ad altre zone d’Italia.

La società meridionale presta scarsa attenzione alla sua scuola, non considerandola evidentemente abbastanza degna di nota, ma non si può certamente attaccare il corpo insegnante del meridione, con una pressione sociale decisamente più forte a cui far fronte, cosa che non accade al nord.
Il ministro inoltre ha dichiarato la volontà di voler introdurre nelle scuole l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza e alla Costituzione.
Poiché “l’antenata”di questa disciplina l’educazione civica per scelta dell’insegnante o per mancanza di tempo durante le ore scolastiche era andata in disuso.

Negli anni era inoltre andato in disuso anche l’obbligo di indossare il grembiule alle scuole elementari ,cosa su cui il ministro si è ampiamente soffermato evidenziandone più volte l’importanza 'Grembiule' inteso come un’uniforme per eliminare la differenza sociale della griffe, non come una divisa.
Senz’altro il grembiule non sana le differenze sociali tra i bambini,sotto alcuni profili può essere anche considerato un fatto estetico,ma in qualche modo educa i ragazzini a non ostentare ciò che è sotto “l’uniforme”.

La parola d’ordine del decreto legge adottato dal ministro non è di certo all’insegna dell’uguaglianza, benchè i grembiuli,i voti in condotta ne celino la vera natura.
Basta solo chiedersi come faranno migliaia di alunni portatori di handicap senza insegnati di sostegno,o ancor più semplicemente come faranno alunni senza più insegnanti, privati al sistema scolastico per far quadrare i bilanci nazionali.

Il ministro ha inoltre dichiarato ad un programma Rai che entro quattro anni il 30% degli insegnanti avrà annualmente 7000 euro in più, il restante 70% di conseguenza vedrà il suo stipendio annuo notevolmente diminuito.
Tutto questo avverrà per introdurre la meritocrazia tra gli insegnanti,anche se il Ministro ha celato quali requisiti occorrano per far parte del fortunato 30%.
Ma allora significa che gli alunni italiani,data questa infausta suddivisione, avranno almeno per il 70% degli insegnanti giudicati scadenti?



Giulia Russo
Addetto Stampa del Liceo Classico "Scaduto"
D. S. Domenico Figà