Via Sant'Angelo 30... pardon, 15

Via Sant'Angelo 30... pardon, 15

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La sede del circolo L'Incontro non era al numero 30 di via Sant'Angelo.
Su questa cosa, nel nostro libro, c'è addirittura un paragrafo dedicato.




Dal n. 30 al n. 15 di via Sant'Angelo

Pino Fricano era uno che aveva fatto parte del Collettivo Karl Marx.
Con altri, naturalmente.
Per esempio, Natale Finocchio e Agostino Puleo. Ma erano davvero in
molti a riunirsi al Collettivo.
Prima, invece, si riunivano nella sede dell'Unipol, in corso Umberto,
vicino al panellaro dei Pilastri, dove ora c'è un negozio di
abbigliamenti, Fricano pure lui si chiamava, rosso di pelle e di
capelli.
Questo proprio allo scoppiare del movimento studentesco a Bagheria
durante i primi anni del '70.
Il Collettivo Karl Marx invece ebbe sede al numero 30 di via
Sant'Angelo, parallela e sotto il corso Umberto, tesa tra la via
Goethe e la via XX settembre che attraversa per raggiungere la via Di
Pasquale.
Quando, nel '75, venne il tempo di sostituire l'impegno politico con
meno totalizzanti interessi culturali, e nacque il circolo,
la stessa gente che aveva frequentato il Collettivo, con qualche
defezione e qualche nuovo acquisto, non fece che
spostarsi nella stessa via Sant'Angelo, un pò più avanti e da un lato
all'altro, dal numero 30 al numero 15.

Biagio Napoli

I Ragazzi di Via Sant'Angelo n 30 - Parte I

 

Prima ancora che si sapesse della nuova avventura cinematografica di Peppuccio Tornatore, cioè Baaria, alcuni bagheresi che avevano condiviso con lui l’esperienza del Circolo di cultura L’incontro,attivo a Bagheria dal 1975 al 1980, cominciammo a pensare se non fosse il caso di scrivere e descrivere quei momenti della nostra vita passati in via Sant’Angelo 30.

Ci siamo chiesti se l’atmosfera civile e culturale di quasi trent’anni fa potesse interessare ancora la Bagheria di oggi e, forse sbagliando, abbiamo pensato che la storia e le storie legate alla piccola sala di Via Sant’Angelo non riguardassero solo il gruppo degli animatori del circolo o i circa cinquecento soci che lo hanno frequentato ma che potevano avere un valore anche per i baarioti che amano il cinema, ovvero per tutti coloro che possiedono un’anima di celluloide.

Accenni alla vicenda del Circolo L’incontro erano stati fatti da Tornatore, da Maurizio Padovano e Tommaso Di Salvo, inoltre i tanti ex soci del circolo hanno contribuito a creare una sorta di piccola leggenda intorno a quegli anni ricordando fatti, personaggi, situazioni… e allora abbiamo cominciato a pensare ad un libro che restituisse il colore e l’odore del circolo.

Raccontare anni e anni di impegno, di sogni e aspettative, di speranze e delusioni non è facile ma ci abbiamo provato. Sentivamo di avere quasi un obbligo nei riguardi dei tanti che, con il loro piccolo o grande contributo, hanno consentito la realizzazione di una bella esperienza umana e civile.

Ogni tanto ci capita di passare da via Sant’Angelo e il portone, sempre uguale, azzera per un attimo il tempo trascorso e una fitta di nostalgia non ce la toglie nessuno.
Speriamo di averla raccontata giusta quella storia così i baarioti che si troveranno a guardare il vecchio e stinto murales di Lillo Rizzo, in una delle strade più centrali e scognite della città, capiranno anche loro cosa è successo dietro quel portone.


Biagio Napoli Medico chirurgo.

Mimmo Aiello Professore Liceo Classico di Bagheria.