Verrà avviata nelle prossime settimane la cosiddetta fase 2, quella legata alla ricerca sociale sul territorio, del progetto "Aiutaci ad aiutarti", promosso dai quindici comuni che aderiscono al consorzio Metropoli Est.
Dopo l'attivazione dell'ufficio e del numero verde (ricordiamolo 800 417300), che ha già avuto i primi riscontri, e la presentazione di uno spot che sta passando attraverso tv locali, la seconda fase è quella dell'analisi e dell'inchiesta.
Nelle prossime settimane, Pippo Cipriani e Giuseppe Laganà - coordinatori del progetto - incontreranno i sindaci o gli assessori all'annona di comuni aderenti al progetto, suddivisi in quattro ambiti territoriali.
Verrà presentato il questionario che, a cura delle amministrazioni, verrà inviato a tutti gli esercizi commerciali e alle imprese artigiane che operano nel territorio di Metropoli, e che sono migliaia.
Il questionario di 25 domande, si propone di accertare lo stato di salute delle aziende, il loro rapporto con la pubblica amministrazione, le questioni aperte sulle quali le amministrazioni possono intervenire, oltre alla percezione e alla conoscenza che il titolare dell'azienda ha su racket e usura.
Il questionario, rigorosamente anonimo, una volta compilato dovrà essere restituito al comune che lo ha inviato.
In nessun caso, si ribadisce nella lettera di accompagnamento che verrà firmata da sindaci e assessori, sarà possibile risalire dalle risposte al titolare dell'azienda che lo ha compilato.
Quello dell'anonimato, è infatti una delle condizioni chiave, per potere avere su questioni di estrema delicatezza, quali la presenza nei nostri comuni del racket e dell'usura, risposte credibili e veritiere, ed è questo uno dei punti sui quali insistono i coordinatori del progetto.
Si chiede, a chi dovrà compilare il questionario, se è mai venuto a conoscenza di fenomeni di intimidazione nei confronti di operatori economici, se esistano a suo parere nella realtà in cui si trova ad operare, fenomeni estortivi e a chi possano essere fatti risalire.
Però non solo usura ed estorsioni, ma anche domande sul rapporto con le pubbliche amministrazioni e le associazioni di categoria, priorità dei provvedimenti di cui necessitano i settori commerciale e artigianale.
I dati raccolti verranno analizzati e studiati, anche per affinare gli strumenti per prevenire e combattere i fenomeni criminali che impediscono alle aziende di svilupparsi e di crescere.
I risultati verranno poi presentati in una conferenza e sottoposti all'attenzione e al dibattito delle forze sociali e politiche.