A tutti noi è capitato, specialmente in alcuni momenti della vita, di non sentirci adeguati, come se non fossimo abbastanza preparati ad affrontare certe situazioni o alcuni particolari problemi quotidiani.
Dobbiamo davvero essere pieni d’energia per gestire le nostre attività, oggi così complesse, gli impegni, gli eventi. Carichi non solo di energia fisica ma anche e soprattutto di energia psichica.
E’ come se avessimo una sorta di serbatoio, ove vi è un carburante particolare, una specie di propulsore che dirige e da spinta al comportamento. Quanto più siamo motivati quanto più facilmente possiamo raggiungere i nostri obiettivi, in modo più o meno facile e brillante.
Questo è ciò che comunemente chiamiamo motivazione. Se vogliamo riuscire, e riuscire bene, allora dobbiamo avere una buona “spinta” che ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo.
Per raggiungere i nostri obiettivi, per esserne motivati, dobbiamo cercare di imporci. Imporci prima di tutto su noi stessi e sulle nostre paure, sulle idee irrazionali che limitano l’agire, che ci rendono insicuri e ansiosi.
Se tu hai un problema col tuo capo, chiarisci la tua posizione francamente, cerca, nel limite del possibile, di non bloccare le tue emozioni; esse devono in qualche modo fluire.
Un giorno una persona mi disse che ogni mattina si svegliava, si alzava dal letto lentamente e osservava il paesaggio attraverso le vetrate; gli si spalancava un mondo stupendo, con distese di grano e fronde di alberi ondeggianti, coi vigneti carichi, filari pieni di virgulti, e poi ancora farfalle, insetti e fiori colorati. Eppure, era sempre stato il suo mondo, lo stesso che da quarant’anni aveva osservato coi medesimi occhi e che improvvisamente gli era sembrato fantastico, così bello quanto reale perché vissuto in modo nuovo.
Allora abbiamo il diritto di essere felici. Di dire di no, di dire non so, di sbagliare. Tu hai il diritto di esistere centrato nel tuo corpo e nel tuo spazio di vita, al centro delle tue relazioni e del tuo gruppo sociale, pienamente consapevole ed efficace.
Hai il diritto di sapere che puoi sbagliare, perché non siamo macchine, perché dagli errori possiamo imparare per ripartire alla grande.
“Io accetto le mie limitazioni personali”. Questa affermazione è molto importante, provate a farvela girare nella testa, voi avete diritto di chiedere così come i vostri interlocutori hanno diritto di dire no alle vostre richieste. E’ da mettere in conto, è normale perché questa è la dialettica giusta, perché fa parte della vita.
Allora diciamo a noi stessi: “Io posso farcela” anzi diciamo “Io ce la faccio” perché io insieme agli atri ho tutto quello che mi serve per riuscire.
Dr. Francesco Greco - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Psicologo, specializzando in psicoterapia cognitivo-comportamentale
