Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da UN.I.COOP. PESCA SICILIA e A.N.A.P.I. a seguito della commissione consultiva del 9 luglio scorso.
Ci riteniamo parzialmente soddisfatti dall’esito della Commissione consultiva centrale di ieri con all’ ordine del giorno – modalità di attuazione del fermo di emergenza temporaneo per le unità da pesca di strascico e/o volante -.
Queste le dichiarazioni, subito dopo la seduta, dei presidenti nazionali Francesco Zizzo di Unicoop pesca e Ivan Corea di Anapi pesca.
Alcune delle nostre proposte non sono state accolte ed abbiamo ritenuto di astenerci dalla votazione di un decreto che non risolve, ma nella migliore delle ipotesi allevia, lo stato di crisi profonda del settore .
Come da noi prospettato, e supportato dall’intervento del Direttore regionale alla pesca Dr. Agnese – presente alla seduta-, riteniamo positivo il fatto che il fermo in Sicilia per le imbarcazioni autorizzate ai sistemi di pesca a strascico e/o volante si effettui dal 15 settembre al 14 ottobre senza distinzione nell’isola di macroaree.
Esprimiamo, invece, perplessità per la obbligatorietà del fermo e per la mancata estensione dello stesso, almeno alle imprese di pesca con sistema Palangaro e Circuizione, che assieme allo strascico, risentono in modo pesante del problema ” caro gasolio”.
A nostro avviso un fermo di emergenza, in quanto tale a causa della generale crisi doveva coinvolgere l’intera marineria italiana e non segmenti di essa.
La nostra astensione al voto è dovuta anche al fatto che, il DL 114 del 3 luglio c.a. prevedeva una maggiore elasticità del fermo che consentiva alle imprese un fermo di 30 giorni da effettuare nell’arco di 4 mesi e non un fermo vincolante di 30 gg continuativi obbligatori.
La Sicilia - a detta del l’Ing. Maurizio Agnese, Direttore Generale dell’Assessorato alla Pesca della Regione Sicilia -, interverrà con un proprio provvedimento per tutte le unità da pesca che rimarranno fuori dal provvedimento nazionale. La proposta è stata supportata dalle nostre associazioni che ha chiesto tempi rapidi di attuazione.
Collegato al fermo temporaneo è stato discusso il provvedimento di arresto definitivo (demolizione) per il quale si sta accelerando la predisposizione del bando con la presentazione di uno schema di decreto che sostanzialmente riprende quello precedente ma che dovrà essere oggetto di confronto con l’UE con possibili modifiche al piano operativo nazionale.
La Commissione consultiva centrale ha in sintesi approvato ieri il calendario delle interruzioni del fermo tecnico obbligatorio 2008 :
In Sicilia ed in Sardegna le imbarcazioni autorizzate ai sistemi di pesca a strascico e/o volante rimarranno ferme dal 15 settembre al 14 ottobre.
Per la pesca dei gamberi di profondità esercitata nello Ionio, nel Mar Ligure, nel Tirreno e nel Canale di Sicilia, le imbarcazioni potranno fermarsi in maniera cumulativa e continuativa al termine del periodo di pesca del gambero, dandone comunicazione preventiva all’Autorità marittima del luogo di iscrizione dell’unità stessa.
Durante il periodo di interruzione temporanea della pesca è fatto divieto di esercitare l'attività di pesca, nelle acque del Compartimento in cui si attua la misura, anche alle navi da pesca provenienti da altri compartimenti abilitate ai sistemi di pesca interessati.
Le unità da pesca abilitate all’esercizio con altri sistemi di pesca – oltre allo strascio e/o volante - le Polivalenti e quelle autorizzate alla Pescaturismo; possono optare, con rinuncia alle misure sociali di cui all’art. 6, per la continuazione dell’attività, nel periodo di interruzione obbligatorio, con tutti gli altri attrezzi previsti in licenza.
Agli armatori di pesca, sarà riconosciuto il 20% del mancato ricavo determinato dall’arresto di emergenza, come si potrà evincere da idonea documentazione fiscale ed agli equipaggi sarà garantito, come di consueto, il minimo monetario garantito, e la copertura dei relativi oneri assistenziali e previdenziali.
