Sgominata banda di spacciatori nel "salotto" di Bagheria

Sgominata banda di spacciatori nel "salotto" di Bagheria

cronaca
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Lo intuivamo e lo sapevamo: sono tra di noi, si muovono con naturalezza, frequentano gli stessi bar dove siamo soliti prendere il caffè;

quando vedono gli "sbirri", si eclissano, fanno e parlano d’altro, si spostano, inventano tecniche sempre diverse per tessere la loro rete e tendere le loro trappole che sistematicamente vengono smantellata per riformarsi qualche tempo dopo.

Perchè la domanda tira, e sta in quella difficoltà sempre più diffusa dei nostri giovani e delle famiglie, di fare emergere i valori veri, di far capire quasi sono le cose che contano e  che sono veramente importanti.

E' il problema della società di oggi, ed è inutile fare la politica dello struzzo e far finta di non vedere.

Gli spacciatori sono convinti di esser furbi, e che la faranno franca; e per fortuna non è così. I loro clienti, tantissimi minorenni,( una quarantina di consumatori segnalati alla Prefettura), sono i nostri ragazzi, dal volto perbene e pulito, studenti e lavoratori, che considerano una trasgressione veniale o banale il “fumo” e l’erba, ma non capiscono o non vogliono capire che in agguato c’è ben altro. Ed infatti è la cocaina che comincia a circolare con grande frequenza anche tra i giovanissimi.

E tutto questo, non allo Zen o a Brancaccio, o per restare dalle nostre parti, in contrada Monaco, che siamo soliti pensare come quartiere degradato: ma nel salotto della città, nella centralissima Via Mattarella e dintorni, soprattutto il venerdì e il sabato sera quando la nostra "movida" di provincia anima pub e pizzerie.

Ci hanno pensato i carabinieri nell’operazione “Risveglio” ad assicurare alla giustizia, sei di questi personaggi, piccoli e meno piccoli spacciatori, organizzata in una “gang” con tanto di “vedette” e segnali di "fumo", per restare in tema..
I carabinieri con la loro santa pazienza si travestono, fotografano, intercettano, e poi li beccano.

Questi i nomi dei cinque residenti tra Santa Flavia e Bagheria:

Francesco Aiello 30 anni, Antonio Nefissi Mekki 26 anni, Salvatore Scianna 32 anni, Giacomo Di Salvo 22 anni, Pietro Trapani 25 anni, Vito Morana 31 anni.

Ad uno è stato comminato l'obbligo di soggiorno nel Comune di Palermo
L’indagine coordinata dal p.m. Emilio Pisante è stata condotta dai carabinieri della Stazione e della Tenenza di Bagheria.

 

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