Morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo di Renato Guttuso

Morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo di Renato Guttuso

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È morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, il figlio adottivo ed erede di Renato Guttuso.

Carapezza Guttuso, malato da tempo, era nato a Palermo nel 1954 e, nonostante avesse vissuto fuorri dalla Sicilia per molti anni, era sempre rimasto legato alla sua città ed anche a Bagheria, sede del Museo Guttuso.

Nel 2021 l'allora ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, lo aveva nominato commissario straordinario del Teatro Massimo di Palermo per via della "prolungata paralisi dell’attività ordinaria dell’ente e all’impossibilità di gestire la fondazione attraverso gli organi di amministrazione preposti". Aveva preso in mano le redini del Massimo e lo aveva fatto uscire dalla crisi finanziaria.

l sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli a nome suo e di tutta la Giunta, il presidente del Consiglio comunale Michele Sciortino e tutto il consiglio comunale hanno diffuso un comunicato di cordoglio verso la famiglia Carapezza per la prematura scomparsa di Fabio Carapezza Guttuso.

Pur essendo un dirigente del ministero dell’Interno, dal 1992 era stato "collocato fuori ruolo" al ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove si occupava di sicurezza del patrimonio culturale.

Fra le altre cose era stato membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall’Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l'attentato del 27 maggio 1993.

Per molti anni era stato componente del direttivo che aveva gestito il Museo Guttuso di Bagheria a Villa Cattolica.

Fabio Carapezza Guttuso era stato anche al centro di una lunga vicenda giudiziaria per l'eredità di Renato Guttuso, che lo aveva visto contrapposto a Marta Marzotto.

Il pittore di Bagheria, morto a Roma il 18 gennaio 1987, aveva nominato suo erede Carapezza, adottato poco prima. Una storia conclusa soltanto nel 2001 quando la Corte di Cassazione diede ragione a Carapezza adottato da Guttuso, gravemente malato, nell'ottobre del 1986 e, sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo. All'epoca dell'adozione Carapezza aveva 32 anni.

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