Certo non erano tutti pezzi da "novanta", i nove passeggeri che lunedì 31 Marzo intorno alle 11 erano saliti su quel montacarichi al piano terra della sede Amia di Via Ugo La Malfa a Palermo e che dichiarava una portata massima di 800 Kg, anche se da soli il sindaco e Rino Lisuzzo fanno 200 Kg.
Buttiamola sul ridere, anche perchè avrebbe potuto avere ben altre conseguenze la brutta avventura corsa da Biagio Sciortino, Rino Lisuzzo e Nino Mineo l'altro ieri, allorchè avrebbero dovuto incontrare per motivi di Ufficio il presidente dell'Azienda, Enzo Galioto.
In genere quando c'è un sovraccarico l'ascensore non parte: stavolta è partito però, ma nella direzione sbagliata, verso il basso e in caduta libera.
Il tempo che gli occupanti si sono resi conto che stava accadendo qualcosa di anomalo, (avevano pigiato i pulsanti dei piani superiori e invece si sono sentiti irresistibilmete attratti verso il basso), che la cabina ha percorso i 4-5 metri che li separava dal livello -1 e si è arrestata con un rumore sordo e preoccupante.
Sconcerto e paura nelle espressioni dei presenti: per fortuna era mattino, e quelli rimasti ad attendere l'ascensore, non avendo trovato posto, si sono subito resi conto di quanto accaduto e hanno subito dato l'allarme, ed in una decina di minuti gli occupanti sono stati "liberati".
Grande sollievo al pensiero di quanto sarebbe potuto accadere se la stessa caduta fosse accaduta con la cabina al terzo o al quarto piano.
I tecnici hanno subito individuato e riparato il guasto, ma qualcuno oltre al viaggio rituale a S.Rosalia o al Santuario della Milicia, ha promesso a se stesso e ai familiari, che all'Amia verso i piani superiori salirà sempre a piedi.