'Detours' appuntamento con l'arte e il genio: Nico Bonomolo alla Galleria Drago Artecontemporanea - di Giusi Buttitta

'Detours' appuntamento con l'arte e il genio: Nico Bonomolo alla Galleria Drago Artecontemporanea - di Giusi Buttitta

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Appuntamento imperdibile! Sabato 12 Dicembre alle ore 18:30 alla Galleria Drago Artecontemporanea si inaugura la mostra dedicata al film d'animazione DETOURS‬ di Nico Bonomolo.

E' proprio così che voglio l’attacco di questo breve pezzo sulla mostra di Nico Bonomolo, come se io fossi uno di quei vecchi strilloni che, un tempo, vendevano giornali per le strade gridando le principali notizie per attirare l'attenzione dei passanti.
Questo è il mio personale invito a tutti i lettori, il mio “Venghino, signori, venghino” che, come dice Caparezza, “che qui c'è il vino buono. le pagine del libro. e le melodie del suono”.
Se ci metto tanta enfasi nel segnalarvi questa mostra è perché so di offrirvi un’opportunità, quella di scoprire, se già non lo conosceste, il mondo di Nico Bonomolo.
Bonomolo è un’artista ormai consolidato, che ha alle spalle esperienze e traguardi significativi (Fur Hat del 2012 e Lorenzo Vacirca del 2008 vincitore del Taormina film festival per la sua categoria), e che con questo film d’animazione compie un ulteriore scatto in avanti che, mi sento di dire, ce lo consegna più maturo e lo consacra.
Detours è il prodotto di novecento fotogrammi dipinti che saranno esposti alla Galleria Drago Artecontemporanea raggruppati in 32 composizioni. Il filo conduttore è una palla da biliardo che passa attraverso storie, persone, luoghi guidata da qualcosa che sta in bilico tra casualità e destino. E come se, permettetemi l’ossimoro, la staticità si facesse azione.

Mi ero già occupata in precedenza di Bonomolo, rimanendone folgorata, avvolta e pungolata dal fascino di un’arte che è terra straniera, che ti costringe - dentro un mondo che sorvola e va muovendosi sempre più in superficie – a soffermarti, invece, sino a bloccarti, fermando il tempo. E ad esaltare il particolare, perché il mondo non è melassa senza senso, ma il mondo è senso e significato e Bonomolo, riducendolo e catturandolo nelle sue particelle più elementari, ci riporta a un percorso sul significato di ogni cosa.

In precedenza, del lavoro di Bonomolo, avevo scritto: “Di fronte a milioni di fotografie e video digitali che contengono milioni di fotogrammi destinati ad un oblio immediato il rischio concreto che si corre è quello della banalizzazione e dell’inflazione dell’immagine stessa, immagine che rischia di uscirne depotenziata. La mostra nasce, invece, come volontà di inversione di rotta e vuole enfatizzare l’immagine nella sua essenza, fotogrammi da cristallizzare e che vogliono mettere al centro un concetto fondamentale: il tempo. Si tratta di fotogrammi che vogliono riassumere la forma, la sostanza, la materia e la dignità dell’immagine” e da queste parole non mi voglio discostare.

In ogni caso, al di là del tentativo di cogliere significati, nell’essenza dell’opera l’elemento che investe lo spettatore è la poesia complessiva che avvolge questo suo lavoro; poesia che ha la forza di un linguaggio che destabilizza e che conduce il visitatore in un luogo altro.

Detours è un film appeso a parete, l’universo catturato dentro fotogrammi. Detours è l’uomo che prende coscienza dello spazio e del tempo. Detours è un percorso catartico.

Da Sabato 12 Dicembre, alla Galleria Drago Artecontemporanea. Come si dice in questi casi: non mancate.

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