Bagheria: nel solco di Borges- di Ezio Pagano

Bagheria: nel solco di Borges- di Ezio Pagano

cultura
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La Storia siamo noi! Senza volerlo siamo figli per poi essere consapevolmente genitori. Così sarà per i nostri figli, che da noi prenderanno i beni materiali ma soprattutto quelli immateriali.

Un giorno graverà su di noi il giudizio morale delle nuove generazioni e quel giorno vorrei incrociare lo sguardo di tanti personaggi di oggi, quelli che per proprio interesse hanno fatto la cosa sbagliata sapendo di fare la cosa sbagliata.

Lo dico perche a volte mi assale il rimorso per aver velato alcuni fatti, ma questa volta non intendo farlo e dirò senza tanti preamboli ogni malefatta.
Il motivo per cui funzionano male i beni pubblici comunali di Bagheria, come il museo civico, il teatro comunale, le ville barocche e quant’altro, è dovuto al fatto che la loro gestione viene affidata ad amici con l’esclusivo obbiettivo di accrescere il personale consenso, magari per uno scranno in Parlamento, che di per sé non sarebbe scandaloso se l’obiettivo venisse perseguito in modo lecito, ovvero lavorando nell’interesse della comunità. Il metodo è sempre lo stesso e si chiama partitocrazia, quanto poi a parlarne, invece, si è tutti d’accordo che certe sfide si dovrebbero vincere con la meritocrazia (modello praticato all’estero, dove sono costretti ad andare a lavorare i nostri migliori cervelli).
Riprendendo il titolo “Nel solco di Borges”, per indicare il tipo di turista da intercettare per Bagheria, do qualche indicazione su come è possibile raggiungere lo scopo, dal momento che un lettore me ne ha fatto espressa richiesta sui social.

In primis, Bagheria dovrebbe dotarsi di almeno quattro musei civici:

1 - Museo della Poesia e della Letteratura “Ignazio Buttitta”.
2 - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Renato Guttuso”.
3 - Museo della Fotografia diretto da Ferdinando Scianna.
4 - Museo del Cinema diretto da Giuseppe Tornatore.
Ovviamente sarà necessario:
1. Creare la Figura del Manager dei Beni Culturali che sovrintenda ai musei civici.
2. Mettere in rete i musei civici e privati (per invogliare almeno un pernotto del turista a Bagheria).
3. Convenzionare le Ville settecentesche, rendendole fruibili ai turisti.
Tanto basta come presentazione dell’idea, mentre, per far comprendere quanto una simile offerta culturale può incrementare l’attività ricettiva alberghiera, culinaria e ogni altro servizio di accoglienza turistica sarà necessario qualche dettaglio in più, ma per questo ci sono i tavoli permanenti di “Bagheria Cantieri”, mentre per le risorse necessarie potrà venirci in soccorso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Ovviamente bisognerà ricorrere alle migliori risorse professionali, se si vuole che la Città diventi virtuosa nei fatti e non nelle parole degli amministratori.
In attesa che questo avvenga lasciatemi canterellare questo ritornello:
“E adesso spogliati / Come sai fare tu / Ma non illuderti / Io non ci casco più / Tu mi rimpiangerai / Bella senz'anima”. (R. C.)

La foto: “Borges a Villa Palagonia” di Ferdinando Scianna

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