Bergoglio: La forza dell’umiltà- di Ezio Pagano

Bergoglio: La forza dell’umiltà- di Ezio Pagano

cultura
Typography

Come mi è congeniale, parto da lontano per fare una piccola riflessione su Bagheria.

C’è voluto del tempo per capire che Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires tenace e “rivoluzionario”, capace di incidere nei popoli delle favelas argentine, non poteva essere l’uomo debole nelle mani dei potenti della “Papale arcibasilica di San Pietro”. C’è voluto meno per capire che la sua umiltà non è debolezza e infine, s’è capito che Bergoglio è stato mandato per fare la “rivoluzione nelle anime”, non solo dei cristiani ma di tutti gli umani della terra, nella speranza di avere un mondo migliore.

Si potrebbe anche ricordare la funzione dell’Arte (Poesia, Letteratura, Pittura, Fotografia, Cinema, Teatro, Musica, Danza, eccetera) che contribuisce al benessere degli uomini, ma non lo faccio perché l’ho già detto tante volte e quindi mi limiterò a fare un esempio della potenza del messaggio artistico, attraverso i versi che Giovanni Meli dedicò a Villa Palagonia:

“Giovi guardau da la sua reggia immensa
la bella Villa di Palagonia.
Viju - dissi - la mia insufficienza;
mostri n'escogitai quantu putìa;
là dovi terminau la mia putenza,
ddà stissu incuminciau Palagonia.»

Oggi mi chiedo se i governanti sono ancora capaci, come don Ferdinando Francesco Gravina, principe di Palagonia, di imbarcarsi in imprese di questo genere.
Dal momento che ognuno porta nel cuore la propria città, io ho nel cuore Bagheria e con la consapevolezza di non essere originale, ma anche che repetita iuvant, ricorderò ancora una volta un’impresa che andrebbe tenuta in debita considerazione:
Primo - Dichiarare una volta per tutte, in modo inequivocabile, che l’Identità di Bagheria sulla quale s’intende programmare il futuro di Bagheria è quello culturale.
Secondo - Dire che s’intende considerare il Complesso monumentale di Villa Cattolica il fulcro per il rilancio della Città, rendendo l’attività del “Museo Guttuso” prioritaria.
Terzo - Occuparsi dell’arredo urbano, rendendo la Città più accogliente, con interventi artistici sul territorio.

Il “PNRR” potrebbe essere l’ultima occasione per rimettere in moto l’economia della Città, soprattutto attraverso l’indotto del settore dell’ospitalità (in primis ristorazione e marketing); quindi, come si dice “volere è potere”, e anche se Bagheria non è Venezia e nemmeno Taormina, se vuole ce la può fare!

La foto: Luca Maria Patella, “S.T.”, 1981, tecnica mista su tela.

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.