Leggo l’articolo “Frammenti di Storia” di Antonio Belvedere, pubblicato dopo l’accorato appello di Tonino Greco sul Cupolone, meglio conosciuto come il Coffee House di Villa Valguarnera;
poi sento il bisogno di dare il mio piccolo contributo e ripubblico un breve articolo che ho scritto mezzo secolo fa, esattamente nel 1973:
Ben poco resta oggi dell’antico Cafè House detto il Cupolone di villa Valguarnera, a Bagheria
"Il Cupolone è un monumento del ‘700 di proprietà del principe Giuseppe Alliata di Villafranca, che racchiude in sé un fascino di altri tempi. Come tanti altri monumenti, anche il Cafè House sta per essere travolto dall’ondata di cemento che distrugge purtroppo tante opere architettoniche di inestimabile valore; e se non si ricorrerà prontamente, anche questo altro “nostro” capolavoro verrà presto distrutto.
Siamo andati a visitarlo, rimasti fermi a guardare non siamo stati capaci di commentare neppure con il solito “peccato che stia andando in rovina”. Il pittore Bartolomeo M. Rizzo lo ha fermato sulla carta, prima che se ne possa parlare per solo sentito dire. Perché non fare qualcosa ora che si è in tempo? Perché non si “trapianta” il Cupolone alla villetta comunale Garibaldi? O perché non farlo recingere in modo da incorporarlo con il vicino edificio scolastico della Scuola media “Ciro Scianna”? Ci permettiamo di proporre queste idee perché siamo sicuri della sensibilità degli organi competenti. Ed allora buon lavoro".
(Ezio Pagano) 1973
Immagine di copertina: Il Coffee House in un disegno di Lillo Rizzo