Rifiuti: Patrizio Cinque alza il tiro e si prepara allo scontro con la Regione

Rifiuti: Patrizio Cinque alza il tiro e si prepara allo scontro con la Regione

Politica
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Ormai il sindaco ha deciso: sul tema Coinres  e rifiuti indietro non si torna, ovvero per mutuare un tormentone televisivo 'rifiuto l'offerta e vado avanti'.

Rivendica la coerenza e la legittimità delle scelte fatte in questi ultimi 50 giorni che hanno segnato un cambio di passo dell'amministrazione su un tema come quello dei rifiuti urbani che stava rischiando di trascinarla al fondo.

Abbandonati i balbettii poco credibili su GE.CO. e affini, messi da parte (anche se l'ass. Atanasio pensa ad un loro limitato riuso) le pittoresche e singolari postazioni di conferimento per la differenziata, Patrizio Cinque ha deciso di afferrare il toro per le corna; e sinora gli è andata bene, anzi benissimo.

Scelte nette e chiare, anche se da un punto di vista giuridico-formale traballanti, tali però che la gente potesse capire. Basta con il Coinres, e lo ha formalizzato con una delibera di consiglio e con una successiva ordinanza sindacale, quindi affidamento diretto ad una ditta privata, con una procedura disinvolta che induce a qualche perplessità,  però immediata ed efficace. 

Il paese è tornato ad essere pulito, la gente lavora con buona lena ed efficienza, i risultati si vedono e su questo la gente giudica.

E paradossalmente anche avere rifiutato nei mesi trascorsi i consigli delle opposizioni che gli indicavano di procedere con l'ARO rifuti gli ha giovato, perchè la gente negli ultimi mesi è arrivata ad un tale punto di nausea  del Coinres, che quando ha sentito che sia pure con forzature legali il mostro Coinres era stato messo in condizioni di non nuocere. ha sposato subito e senza tentennamenti la causa del sindaco.

Non solo ma nel tripudio generale sono state travolte anche le voci più responsabili dell'opposizione che chiedevano passaggi graduali e giuridicamnte ineccepibili:

altIl canbio di passo imposto dal sindaco, il cui merito è di avere intuito da dove buttava buono il vento, sinora è stato pagante: ma ora verrà il bello o il brutto e cattivo che nella fattispecie è una donna, l'assessore all'Energia e ai rifiuti Vania Contrafatto, magistrato prestato alla politica.

In mezzo si è messa dunque la Regione che ha mandato al comune di Bagheria una nota in cui si diffida il consiglio comunale a revocare in autotutela (che vuole semplicemente dire che dall'atto possono derivare danni all'erario) la delibera di recesso unilaterale dal Coinres ed in cui rileva profili di illegittimità e forzature nell'affidamento diretto per sei mesi alla Tech servizi della raccolta e smaltimento dei rifiuti.

A questo punto il sindaco aveva due strade: cercare un terreno d'intesa con l'Assessorato regionale all'Energia oppure difendere strenuamente le proprie ragioni: Patrizio Cinque, che forse non ha mai giocato a carte in vita sua, ha scelto una terza via, quella di rilanciare lo scontro, come un consumato giocatore di poker.

E nella nota di controdeduzioni inviata alla Regione elenca puntigliosamente tutte le vicende che si sono succedute negli ultimi anni, dando anche largo spazio al leif motiv che il Coinres è stato un consorzio partorito dalla malapolitica e dalla mafia: e cita la relazione del 2010 della Commissione nazionale d'inchiesta sui rifiuti  che appunta i suoi strali proprio contro l'ATO PA 4, dove almeno una decina di dipendenti tra Bagheria, Misilmeri e Belmonte ecc..effettivamente sono risultati nelle varie inchieste inquadrati o contigui a cosa nostra.

 Patrizio Cinque  ha capito d'istinto che l'impopolarità del Coinres e della Regione siciliana avevano raggiunto livelli tali che uno scontro frontale poteva essere accettato e probabilmente anche vinto.

Afferma il sindaco che non pagherà più, volontariamente s'intende, (perchè potrebbe essere costretto a farlo in maniera forzosa), le fatture successive al 2 aprile 2015 data del recesso dal Consorzio. Si augura che la Regione receda dalla minaccia di Commissariamento, ma ci crede poco pure lui, e spera però che il commissariamento riguardi solo la delibera di recesso e non si allarghi all'intera gestione dei rifiuti, perchè, e non ha torto, sarebbe una grave iattura per i bagheresi.

Gioca con le parole rispondendo alle domande dei giornalisti: "dal 21.12.2013 il Coinres, come i dinosauri, è estinto per legge" proclama; in realtà è in liquidazione, che è cosa ben diversa.

Non pagheremo doppio, cioè Tech e Coinres, afferma in maniera perentoria, anche se si lascia uno spiraglio aperto "anche se dovessimo essere costretti a pagare qualche fattura,  stiamo realizzando risparmi importanti dell'ordine di 500.000 euro l'anno."

Sono arrivate le fatture di aprile ? nell'ordine le non risposte del sindaco: "No, non è arrivato niente, o anche se dovesse arrivare qualcosa la rimanderemmo indietro"; "O forse è arrivata qualcosa ma era sbagliata e l'abbiamo rimandata indietro" quindi " non si può definire fattura una cosa che non conteneva nessuna specificazione sui carichi di lavoro, sugli orari effettuati, sulle attività  svolte, su straordinari, niente di niente".

Tenta di rimuovere  il macigno che è arrivata dal Coinres una fattura di 282.000 euro rimandata indietro in un primo momento dall'Ufficio di ragioneria perchè mancante dei parametri  per la fatturazione elettronica, obbligatori oggi per gli enti pubblici, e che dopo qualche giorno la fattura corretta è stata reinviata al comune.

Quanto costa oggi il servizio ? qualche acrobazia sulle cifre: 500.000 euro  al mese oltre i costi di conferimento a discarica, che sono 100 euro a tonnellata, (e diventeranno 150, se non si raggiunge il 10 % di differenziata, la norma è contenuta nell'ultima finanziaria della Regione n.d.r.) che moltiplicata per le 70 tonnellate di rifiuti/die che Bagheria produce fa da 7000 a 10.000 euro al giorno, e per un anno se non si raggiungerà appunto il tetto del 10% di differenziata assommerà a 3.500.000 euro. A questo occorre aggiungere l'IVA. Un costo anno medio quindi reale  dai 9.000.000 ai 10.000.000 di euro. Rimane un mistero da dove e come pagheremo visto che dalla Tari incassiamo meno di sei milioni di euro, e chiederlo in conferenza stampa, sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa.

Ma Il sindaco ha deciso, come si suol dire di buttarla in politica, ed i numeri in politica diventano sempre ballerini.

Con la differenziata, che dovrebbe già partire con la stessa Tech servizi,  risparmieremmo qualcosa, ed ancora di più con il piano ARO. La gara europea sarà indetta in tempi utile, ed ove necessario faremmo una proroga lascia intendere il sindaco, ed avrà la durata di due anni, probabilmente per la penuria di risorse.

altLa attribuzione del carico di personale  fatta dalla Regione assegna a Bagheria 81 addetti, di cui cinque amministrativi. La Tech ha sottoscritto un accordo che prevede l'impiego di tutti quelli distaccati dal Coinres, in assenza dei quali l'Azienda si regola in base alle necessità, per cui sarebbero una settantina le persone impiegate oggi sul terreno dalla Tech Servizi, ed una decina  quelli che hanno accettato il 'distacco'." Ed in presenza di un accordo tra azienda e sindacati" -  precisa il sindaco - l'ordine di servizio del distacco è vincolante; chi non lo accetta rischia il licenziamento."

Un eventuale giudizio di responsabilità ?: "non mi interessa se sarò chiamato a pagare con le mie sostanze le decisioni prese, anzi ne sarei anche orgoglioso, perchè l'ho fatto per una causa giusta e nell'interesse dei cittadini: ho liberato Bagheria dal mostro."

Ed accusa la Regione che quella diffida è "un atto politico contro la sua amministrazione", e ad un attacco politico, dice chiaramente, al di la dei tentennanti riferimenti normativi richiamati nell nota di risposta alla Regione, rispondermo con una battaglia politica che faremo anche a livello  nazionale.

In realtà, ed ecco individuato il nemico da combattere, a non volere questo cambiamento "sono uomini e partiti che con il Coinres hanno coltivato clientele ed interessi opachi, e la stessa Regione che  per oltre dieci anni ha fatto finta di non vedere venndo meno ai suoi doveri di indirizzo e vigilanza".

Sono loro a fare ostruzionismo, quelli che hanno costruito carriere polticihe sulle clientele,  a metterci i bastoni tra le ruote: cita il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giancinto, il deputato regionale di Forza Italia Figuccia, mentre il PD regionale, aggiunge, ci ha manifestato solidarietà.

Insomma Patrizio-Masaniello è tornato sulle barricate ! non fasciamoci la testa prima di rompercela, perchè potrebbe andarci anche bene se verrà un commissario a prenderci solo un pò di soldi per pagare il Coinres, perchè il gioco varrebbe la candela, ma ci andrebbe malissimo e sarebbe una tragedia dal punto di vista della gestione e della qualità del servizio, se la Regione mandasse un commissario per togliere completamente dalla mani del sindaco la materia dei rifiuti.

Perchè in quel caso, e Patrizio Cinque lo sa e lo dice, scatterebbe una sollevazione popolare " ed avrei tutti dalla mia parte": e non ha tutti i torti.

Angelo Gargano

 

 

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