Spettacolo

 

Dopo il successo del primo appuntamento di "Non solo Hollywood", la rassegna cinematografica estiva patrocinata dall'assessorato alla Cultura del comune di Bagheria, continua sabato 25 giugno alle 22,00 a villa Cattolica di Bagheria, con la proiezione del film di Ferzan Ozpetek "Mine Vaganti", presentato da Giuseppe Di Salvo.

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Il primo appuntamento della rassegna cinematografica "Non solo Hollywood" che prenderà il via sabato 18 giugno alle 22,00 a villa Cattolica, vedrà la proiezione del film "L'imbroglio nel lenzuolo". Ecco la recensione del film scritta da Caterina Pagano, studentessa all'università di Palermo ed appassionata di cinema.

Nella Sicilia del 1905 arriva l'invenzione del cinematograph con la proiezione de "L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat" (L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat) dei fratelli Lumiere che, sebbene faccia scappare dalla sala l'impreparato pubblico di inizio secolo, non soppianta quella tradizione popolare siciliana che vive tra religione e mito.

Nel film di Alfonso Arau tratto dall'omonimo romanzo di Francesco Costa, L'Imbroglio nel lenzuolo, la maga, la Pizia è Marianna (Maria Grazia Cucinotta) una donna libera che vive nei boschi fuori città curando emorroidi e togliendo il malocchio in cambio di vettovaglie.

In contrapposizione a questo simbolo di natura selvaggia e incontaminata, nella città brulicante di nuove automobili e vaudeville, Federico (Primo Reggiani) un giovane studente di medicina si ribella alla madre (Geraldine Chaplin) e decide di seguire il suo sogno diventando direttore artistico per l'imprenditore Don Gennarino Pecoraio (Ernesto Mahieux)e realizza per lui il film "La casta Susanna",tratto dal famoso episodio biblico in cui una giovane donna viene sorpresa a fare un bagno. Scegli come protagonista Marianna che riprende di nascosto mentre si immerge in un lago. La donna si accorge troppo tardi dell'inganno ed è disonorata di fronte tutto il paese.

Il film prodotto dalla Regione Sicilia e dalla Cucinotta stessa ci presenta una storia del cinema ,dei primi spettatori e dei primi film: una dichiarazione d'amore per "la fabbrica dei sogni", soprattutto nelle scene in cui Federico dice alla madre-Geraldine Chaplin (che qui interpreta una pianista dei vaudeville proprio come lo furono i suoi nonni!) : "Ma perché non vuoi capire mamma?il cinematografo fa durare in eterno tutto quello che cattura.La morte la sconfigge,mamma!non esiste nessuna medicina che può fare tanto...!"

La settima arte e la sua dicotomia tra realtà e finzione,diventano un dramma per Marianna-Susanna che trovandosi di fronte alla proiezione della sua immagine non capisce come possa essere in due posti contemporaneamente: è stata catturata e resa immortale proprio su quel lenzuolo che oggi,diventato un po' più grande, ha il potere di catturare il pubblico e farlo sognare.

 

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