La frutta Martorana di Don Gino vola in India per un banchetto principesco

La frutta Martorana di Don Gino vola in India per un banchetto principesco

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E' stata un grande successo l'avventura in India alla corte di uno dei magnati più ricchi del mondo, che ha visto protagonista la pasticceria bagherese Don Gino di Salvatore Codogno.

La storia nasce alcuni mesi fa quando a Bagheria arriva un gruppo di indiani, giunti in Sicilia per turismo. Dopo aver visitato le ville di Bagheria il gruppo è approdato alla pasticceria Don Gino dove faceva in bella vista la frutta martorana. Folgorati dai colori, dalle forme e dal gusto di questa specialità locale fatta da pasta di mandorle colorata, hanno portato in dono al loro ritorno in India, vassoi da far assaggiare a parenti, amici e ospiti. 

Non accade nulla fino a circa due settimane fa, quando Salvatore Codogno riceve un'invito ufficiale per recarsi in India per la realizzazione sul momento della frutta martorana nell'ambito di un grande evento non meglio specificato. Il misterioso invito non specificava per ragioni di riservatezza altri dettagli. 

Salvatore Codogno, 79 anni, da più di 60 anni ogni giorno, prima con il padre, e poi coadiuvato dalla moglie e dalle figlie, entra la mattina presto nel suo laboratorio per fare quello che oltre ad essere un lavoro è una vera e propria vocazione: la pasticceria; e nonostante le tante soddisfazioni e traguardi professionali raggiunti, è un uomo a cui piacciono le sfide e le avventure. Ecco che appena ricevuta la proposta di andare in India, per la verità molto vantaggiosa, non ci ha pensato due volte ed ha accettato. 

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Ad accompaganrlo nel viaggio il genero Alessandro Paladino. I due bagheresi in trasferta hanno usufruito di un viaggio in prima classe destinazione Mumbai e soggiorno in un magnifico hotel 5 stelle pagato dall'organizzazione. Giusto il tempo di un giro in città, colpiti dalla variopinta bellezza e dalla forti contraddizioni di questa terra esotica, che i nostri si sono ritrovati sul luogo del grande evento. Solo allora hanno scoperto che erano stati ingaggiati da uno dei più ricchi industriali indiani e del mondo. All'ingresso, tra guardie armate e "gorilla", sono stati anche interdetti telefoni e videocaamere al fine di garantire la massima riservatezza dell'evento. 

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Tutto il cibo, come in scene da tardo impero, prima di essere servito al padrone di casa, ai suoi familiari e ai suoi ospiti, veniva assaggiato dal personale addetto.

Tutto è andato bene per la pasticceria Don Gino, con Salvatore Codogno che con la solita maestria ha portato in alto il nome di Bagheria, creando frutta martorana magnifica, buona e colorata, attirando grande interesse e riscontro. E' stato un 'evento incredibilmente sfarzoso degno di un principe indiano appunto. 

Le nostre eccellenze gastronomiche, i prodotti della nostra tradizione,  il patrimonio architettonico e naturalistico, uniti ad una cultura dell'accoglienza che deve ancora crescere, sono senz'altro le carte che Bagheria deve giocare sul tavolo di uno sviluppo turistico sempre più globalizzato. 

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