Vendite di mascherine in Italia, è boom nel 2020

Vendite di mascherine in Italia, è boom nel 2020

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Secondo uno studio condotto da Iqvia, provider di dati nel settore farmaceutico e sanitario, nel 2020 gli italiani hanno speso in farmacia circa 164 milioni di euro per l'acquisto di mascherine chirurgiche, Ffp2 e di stoffa.

Rispetto al 2019, le vendite si sono addirittura centuplicate. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che dall'inizio della pandemia le mascherine sono diventate dispositivi di protezione individuale obbligatori in determinate circostanze.
Al di là delle normative, questi prodotti sono finalizzati ad aumentare il livello di protezione contro i rischi di contagio, soprattutto in ambienti pubblici o particolarmente affollati.
Nelle prime settimane di pandemia in realtà la situazione era piuttosto caotica, considerando che era difficile trovare questi dispositivi di protezione.
Non era certo in preventivo l'arrivo di una pandemia, anche se dalla Cina filtravano notizie poco rassicuranti.
Tuttavia la macchina produttiva si è messa velocemente in moto, e molte aziende hanno declinato la loro produzione per realizzare questi dispositivi di protezione.
Una di queste è RAJA, azienda leader nel settore del packaging, che ha sfruttato le sue competenze ed i materiali a disposizione per produrre mascherine protettive lavabili.
Sulla vetrina online del sito sono disponibili diversi modelli, chirurgici, Ffp2 e lavabili.
Inoltre sono presenti gel disinfettanti, interi kit professionali per la sanificazione e l'igienizzazione delle mani e guanti protettivi. Nel 2020 la vendita di prodotti per la disinfezione è aumentata del 1125%, e di guanti protettivi del 105,2%, rispetto al 2019.
Le attenzioni degli italiani si sono concentrate soprattutto sulle mascherine lavabili, poiché generalmente più economiche e facili da trovare, ideali per qualsiasi attività quotidiana, dalla spesa alle passeggiate in città.
Possono essere lavate e riutilizzate più volte, garantendo un buon livello di protezione. Come indicato dall'Istituto Superiore di Sanità, questi dispositivi sono utili per limitare la circolazione del virus Covid-19, ma vanno indossati nel modo corretto e lavati ad alte temperature.
Devono quindi aderire perfettamente al naso ed alla bocca, senza lasciare pericolose aperture dove il virus potrebbe infiltrarsi. I tessuti devono essere multistrato e garantire una buona traspirabilità, senza risultare tossici o allergizzanti per chi li usa.
Le cosiddette mascherine di comunità possono essere realizzate in diversi materiali, come cotone, un mix di jeans e tela e panni di tipo carta assorbente.
Per un'ulteriore protezione è consigliabile inserire nei dispositivi dei filtri certificati.
Indipendentemente dal tessuto scelto, è opportuno adottare alcuni comportamenti virtuosi per evitare qualsiasi rischio.
Prima di indossare le mascherine è una buona norma lavarsi le mani, e bisogna muoverle tramite gli elastici per posizionarle meglio, senza toccare la parte esterna o interna.
Se vengono rimosse non vanno tenute in tasca né su superfici potenzialmente contaminate, ma custodite in un sacchetto pulito.
Anche dopo averle rimosse, è consigliabile lavarsi nuovamente le mani.

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