5 falsi miti da sfatare per risolvere il dolore- di Giuseppe Buttitta

5 falsi miti da sfatare per risolvere il dolore- di Giuseppe Buttitta

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Ecco il secondo articolo della rubrica sulla Salute e il Benessere curata dal Dott. Giuseppe Buttitta, Fisioterapista ed Osteopata bagherese. 

Spesso le persone che arrivano in studio per risolvere la loro sintomatologia dolorosa, durante il colloquio iniziale, raccontano di come hanno cercato di risolvere il proprio problema attuando una serie di azioni che il più delle volte si rivelano inutili ed anzi controproducenti; facilitando la cronicizzazione del dolore stesso.

Questo accade, la maggior parte delle volte, perché si compie l’errore di fare AUTODIAGNOSI ed affidarsi a ricerche fatte su internet, spesso perché si preferisce seguire i consigli dell’anziana vicina o dell’amico che ha avuto lo stesso problema, anziché affidarsi alle indicazioni dei medici e dei fisioterapisti.
Altre volte invece è il risultato di una cattiva comunicazione da parte degli operatori sanitari, o la comprensione errata dei pazienti relativa alle indicazioni date.

Ma vediamo quali sono i 5 errori più comuni che si commettono quando si vuol risolvere una sintomatologia dolorosa, e quali invece potrebbero essere le cose giuste da fare che ci dice la medicina

1 STARE A RIPOSO per un tempo indeterminato.

Quanti di voi, dopo un qualsiasi attacco di mal di schiena piuttosto che dolori al ginocchio o la spalla, si è messo a letto per giorni e giorni?
Bene, la letteratura scientifica aggiornata, ci dsuggerisce l’esatto contrario, ovvero che la mancanza di movimento attivo potrebbe non solo rallentare la ripresa ma addirittura essere fattore cronicizzante del dolore;
Invece il movimento attivo SOMMINISTRATO nel modo corretto attraverso esercizi mirati per quel tipo di dolore, per quel tipo di problema velocizzerà i tempi di recupero evitandone recidive, chiaramente esistono dei casi in cui il riposo sarà invece necessario, se il medico o fisioterapista, lo riterranno opportuno, ma ricordatevi che dovranno essere date indicazioni in merito:
- Movimenti da evitare o che possono essere invece eseguiti,
- Specificare i giorni di riposo,
- Consigli sull’utilizzo di ausili o tutori da poter utilizzare.

 2 FAI DA TE NELL’USO DEI FARMACI.

 Attenzione non mi riferisco al fatto di assumere un antinfiammatorio dopo un attacco acuto di cefalea o qualsiasi altro dolore muscolo-scheletrico, mi riferisco al fatto di assumere farmaci di vario tipo per lassi di tempo più o meno lunghi, senza una prescrizione medica. Questo il più delle volte è dannoso per l’organismo, non solo per gli effetti indesiderati dei farmaci stessi, a carico di organi, ma anche perché l’uso indiscriminato di farmaci potrebbe CAMUFFARE la sintomatologia dolorosa, che invece dovrebbe essere interpretato come CAMPANELLO D’ALLARME per farci prendere coscienza che c’è qualcosa che non va, peggiorandone ulteriormente la situazione. Per ultimo ma non per importanza, le ricerche scientifiche ci dicono che assumere farmaci antinfiammatori per cercare di risolvere DOLORI CRONICI potrebbe essere inutile, perché gli studi hanno dimostrato che nelle problematiche croniche la percezione del dolore non è più dovuta ad uno stato infiammatorio dei tessuti, ma bensì ad una SENSIBILIZZAZIONE del sistema nervoso, un argomento questo troppo lungo e complesso che meriterebbe un’articolo a se.

3 PENSARE CHE L’ORGANISMO SIA COME UNA MACCHINA E FUNZIONI COME TALE.

Questa è una concezione abbastanza comune, ma c’è una sostanziale differenza: le macchine con il tempo e i Km percorsi si usurano, si logorano; il nostro organismo, sebbene non sia incolume dal tempo che passa o da eventi che possono minare la propria efficenza, ha la capacità che nessuna macchina potrà mai avere, quello di ADATTARSI. Le strutture biologiche sono plastiche, si rinnovano, si rigenerano, per cui dopo un incidente, un trauma, una lesione o intervento chirurgico, il nostro organismo ha la capacità di autoguarirsi, meccanismo che in medicina viene definito OMEOSTASI. a volte ci vorrà un’aiuto esterno, ma è una capacità intrinseca del nostro organismo;
Inoltre, se si forniscono stimoli esterni come ad esempio, l’esercizio fisico, i nostri muscoli, tendini, ossa e legamenti e tutte le altre strutture che compongono l’ apparato muscolo-scheletrico diventeranno più robusti, resistenti ed efficienti, in una parola più capaci di sopportare gli stress a cui sono sottoposti.

 4 RIMEDI POPOLARI, POZIONI MAGICHE, CREME E CREMINE MIRACOLOSE 

Per averne subito personalmente “le cure” da bimbo o per aver sentito i racconti dai nonni e parenti, da Bagherese DOC come ogni altro mio concittadino, si potrebbe scrivere un libro a proposito. Alcuni esempi simpatici potrebbero essere l’uso della candela e il bicchiere d’acqua in testa per far diminuire i sintomi di un colpo di sole, i messaggi con olio allo stomaco mentre si recita il mantra sacro per uccidere i vermi, oppure applicare una pietra calda , per contenere gli effetti dopo aver avuto contatto con una medusa. Se ci pensate bene non sono tanto più assurdi dal credere che una crema, una fascia calda, un attrezzo comprato chissà in quale televendita, di chissà quale canale possa risolvere il vostro dolore.

 5 AFFIDARSI ALLE CURE DI ABUSIVI.

Quando soffrite di qualsiasi tipo di problema o dolore, dovete assolutamente pensare che si tratta della vostra SALUTE.
Affidereste una causa legale ad un avvocato abusivo?
Mettersi nelle mani di una persona che non ha i titoli per esercitare la professione di fisioterapista o osteopata, è un rischio per la salute.
Non esiste la persona che ha poteri mistici attraverso i quali riesce a capire e risolvere il problema attraverso la sola imposizione delle mani.
il fisioterapista e l’osteopata sono professionisti della salute, e per diventare tali hanno dovuto compiere un percorso accademico teorico e pratico, per poter esercitare. 
Qualcuno tra i lettori potrebbe pensare che l’esperienza o avere “una buona mano” potrebbe colmare la mancanza della teoria, questo è l’errore più grosso che si possa commettere, in quanto una buona conoscenza teorica è indispensabile per saper riconoscere segni e sintomi e cosa potrebbero nascondere.
Il fisioterapista e l’osteopata durante la prima valutazione, sono in grado di valutare se c’è qualcosa “ che non va”, che va oltre la patologia muscolo-scheletrica e c’è quindi bisogno di diagnostica o di visita specialistica, sono in grado di indirizzare il paziente all’approfondimento necessario.

Il fisioterapista e l’osteopata sanno come programmare un percorso terapeutico per risolvere il tuo dolore, affidati sempre a Professionisti, e non esitare a chiedere il titolo alla persona a cui vi rivolgete, prima di affidarvi alle sue cure.

Dott. Giuseppe Buttitta
Via Serradifalco, 25 - Bagheria
Cell. 3200132512

Pagina Facebookhttps://www.facebook.com/giuseppebuttittaosteopata

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