Sicurezza partecipata: i giovani bagheresi incontrano la Polizia di Stato- di Adriana D'Agati

Sicurezza partecipata: i giovani bagheresi incontrano la Polizia di Stato- di Adriana D'Agati

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Venerdì  2 luglio presso il commissariato di Bagheria si è discusso di "Sicurezza Partecipata" a Bagheria e dintorni.
All'incontro erano presenti esponenti di diverse associazioni, gruppi scout bagheresi e giovani psicologhe della zona. L'incontro è stato definito da Luca Salvemini, Vice Questore Aggiunto e Dirigente del Commissariato di Polizia di Bagheria, un laboratorio di idee. Tanti gli spunti emersi durante il meeting tra Polizia di Stato e giovani bagheresi, quest'ultimi infatti hanno fatto riferimento a luoghi di malessere sociale e all'esigenza di intervenire anche a livello preventivo.

E' emersa l'esigenza di intervenire in quelle aree di malessere sociale che sempre più spesso vedono protagonisti giovanissimi tra i 13 e i 18 anni commettere atti di vandalismo e devianza minorile. L'abbattimento della soglia dell'età di quei ragazzi che sempre più spesso partecipano ad episodi di vandalismo in città, è indice di diverse problematiche, che vanno dalle condizioni di povertà in cui versano diversi tra i nostri concittadini, all'impossibilità di usufruire di luoghi ricreativo-culturali in cui trascorrere il tempo libero.
Il tempo libero rappresenta, infatti, lo spazio necessario per conferire qualità e benessere alla stessa dimensione del vivere, configurandosi esso come luogo in cui possono liberamente esprimersi vocazioni e attitudini, desideri altrimenti repressi e negati; in qualche modo, un luogo delle scelte vere, non condizionate dalle imposizioni delle convenzioni sociali.
C'è però anche un'altra lettura del tempo libero che va ricondotta al bisogno prepotente di scaricare ogni forma di condizionamento, percepito come insopportabile, di azzeramento delle imposizioni e delle scelte. Questa seconda accezione del termine, trova espressione in un duplice fenomeno: nel problema della "noia", che nelle pagine di tanta cronaca e di tanta letteratura sembra raggiungere apici di esasperata violenza contro gli altri (bullismo e oltre).

Oppure, ancora, il problema del "divertimento" inteso come unica ed esclusiva via da percorrere, fino agli eccessi della fuoruscita di sé nella dimensione dello "sballo".

Succede così che un gruppetto di giovani bagheresi, una sera come tante, in preda alla "noia", così hanno riferito ai poliziotti che li hanno identificati, decida di farsi un giro per Bagheria e danneggiare una trentina di automobili posteggiate lungo il tratto di strada che collega Santa Flavia a Bagheria, o che cinque ragazzi tra i 13 ed i 14 anni decidano di svaligiare l'aula multimediale della scuola di appartenenza.

L'incontro che si identifica come il primo di una serie di appuntamenti volti a creare un ponte informativo e conoscitivo tra Polizia e giovani, ha come obbiettivo quello di individuare le aree del territorio maggiormente a rischio e pensare a dei progetti ad hoc che si identifichino come proposte di intervento.

Da parte sua, la Polizia di Stato, nella veste di Luca Salvemini, Dirigente del commissariato di Bagheria, e dell'Ispettore Capo Domenico Barone, "ci ha messo la faccia" come lo stesso Salvemini ha più volte ripetuto; adesso tocca a noi fare la nostra parte.

ADRIANA  D'AGATI ha una laurea in psicologia ed è esperta di criminologia

nella foto di copertina il dr. Luca Salvemini, dirigente del Commissariato di P.S. di Bagheria