Coinres ultimo atto: la resa dei conti

Coinres ultimo atto: la resa dei conti

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"Durante gli utlimi mesi abbiamo monitorato il numero di operai del Coinres che lavorano a Bagheria: sono di media al giorno poco più o poco meno di 40, con punte minime di 21 presenze: però solo per il pagamento degli stipendi del mese di giugno e per la 14° il comune ha sborsato la bellezza di 780.000 euro

che corrispondono più o meno alle spettanze di 140 addetti."

"E gli altri? "In malattia o desparecidos" - aggiunge senza alcuna ironia-l'amico che ci ragguaglia sugli "ultimi giorni di Pompei-Coinres".

Sta in questa forbice incredibile uno delle forme di quell'essere mostruoso chiamato Coinres, che Presidenti e amministratori inetti o troppo furbi, sindaci sornioni, disattenti  e superficiali, hanno generato. Un mostro che brucia solo a Bagheria oltre 10 milioni di euro l'anno per vedere i sacchetti accatastati per terra a marcire sotto il sole, migliaia e migliaia di topi e di pulci ( è di qualche giorno fa un esposto degli abitanti di Via Coffaro al Comune), assurgere a nuovi "padroni" del territorio, di notte e di giorno.

"Da mesi- continua il nostro anonimo interlocutore- chiediamo ai dirigenti del Coinres di dirci chi sono questi 140 operai, di dirci quali mansioni svolgono e dove, di dirci chi sono gli autisti abilitati alla conduzione di mezzi pesanti, per potere evitare i noli a caldo, quelli cioè con il conducente del mezzo) e non ci arriva assolutamente nessuna risposta".

"Per anni - aggiunge amareggiato- i dipendenti del Coinres si sono astenuti dal lavoro senza avere alcuna trattenuta sullo stipendio per sciopero, perché chiedevano la D.P.I. ( dotazione di sicurezza individuale, stivali, guanti e tute arancione); adesso che la dotazione c'è però una gran parte non la indossa.

"Forse - dice scherzando, ma non troppo - per non farsi riconoscere mentre bivaccano al bar o fanno altri lavori sommersi:"

 

Il nostro dirigente dell'Ufficio tecnico Giovanni Mercadante ha consegnato una relazione in cui si sostiene che il servizio a Bagheria potrebbe essere reso al meglio con 70 dipendenti, per un costo che si dovrebbe aggirare intorno ai sei milioni di euro. Il sindaco ha scritto all'assessore P.C. Russo segnalandogli questa situazione, e manifestandogli l'intenzione di iscrivere questa come somma prevedibile per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.

L'assessore Russo gli ha risposto più o meno così:  Voi avete approvato - dice in sostanza Russo- bilanci del 2007 e del 2008 in cui l'onere caricato sul comune di Bagheria è praticamente il doppio, come mai solo ora scoprite che la spazzatura si può eliminare risparmiando il 50%. Ciò detto, ha praticamente intimato al sindaco di Bagheria di iscrivere in bilancio i costi e le somme che per il personale sinora sono state pagate.

Ricordiamo per inciso, che il comune dovrà inserire nel bilancio preventivo 2009, sia il costo presunto del servizio, che l'importo della T.A.R.S.U. che dovranno pagare i cittadini. Se dovesse iscrivere in bilancio 12.000.000 milioni di euro, la tariffa dovrebbe essere raddopiiata, ma non si potrà fare, perché secondo la legge nazionale la eventuale operazione di ritocco delle tasse comunali andava fatta perentoriamente entro il 30 giugno.

Come finirà?
"Qualcuno ci lascerà le penne in questa storia- profetizza la nostra fonte- le penne politiche s'intende, ma anche penne finanziarie."
C'è una soluzione?
"Forse, ed è l'ultima chance;- conclude l'inetrlocutore- e se ne sta parlando anche a livello di Protezione civile a livello regionale. Per stanare quel centianio di dipendenti Coinres di cui non riusciamo a sapere nulla arriveranno i Carabinieri. Ogni mattina saranno loro a chiedere ai capisquadra, nome e cognomi dei dipendenti in servizio presenti, che lavoro stanno svolgendo e dove, con aggiornamenti obbligatori ogni due ore, sempre controllati dai militari.
Se non funzionerà neanche così, allora affogheremo nei rifiuti e nei debiti, e ce lo saremo anche neritato".