Zfu a Bagheria, la via dello sviluppo - di Elvira La Rosa

Zfu a Bagheria, la via dello sviluppo - di Elvira La Rosa

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Bagheria avrà una sua zona franca, cioè una parte del territorio in cui le imprese insediate per almeno cinque anni non pagheranno tasse.
L' OBIETTIVO  STRATEGICO è quello di rinnovare completamente i quartieri più degradati, con azioni mirate a favorire l'impiego e la rivitalizzazione economica.

Un aiuto pubblico consistente in un regime di esonero fiscale e contributivo alle imprese che permetterà di moltiplicare nelle zona franca urbana il loro numero e quello degli occupati. La zona franca bagherese comprende il centro storico, con le piazze Madrice, Anime Sante, Sepolcro, Stazione, Butera. Gli assi storici: Corso Umberto, Corso Butera, via Palagonia, via Consolare.

Le ville: Palazzo Branciforti, Villa Palagonia, Villa Valguarnera, Villa Cutò, Villa San Cataldo, Villa Rosa, Villa Trabia, Villa Rammacca, Villa Sant'Isidoro, La Certosa. Aspra e tutta la costa. Monte Catalfano.

Le aree artigianali e quella industriale di Quattro Finaite.

Le aree degradate di Contrada Monaco, Incorvino, Consona e Amalfitano.

Le aree agricole della piana verso Ficarazzi fino all'Eleuterio.

LO  SVILUPPO  DI  BAGHERIA  E  IL  SUO  FUTURO  PASSA  DA  QUI.

Dalla perimetrazione della nuova zfu, che abbraccia tutte le direttrici dello sviluppo territoriale della città e del suo comprensorio.

La no tax zone, dopo tante opere pubbliche, sarà il primo intervento immateriale, di sistema, che servirà a rilanciare l'attività delle piccole e medie imprese e a creare il tessuto economico su cui deve poggiare qualsiasi vero sviluppo territoriale.

Significherà per le imprese non pagare tasse ovvero pagarle in forma ridotta, per quindici anni.

Significherà dare concretezza, finalmente, all'idea-forza del programma "Urban Italia-Ricominciare dalle Ville" e alla strategia del Pios 25 con la costituzione di un distretto turistico orientato allo sviluppo ecocompatibile tra i 13 comuni di Metropoli Est.

Idee-forza, che via via sembravano perse nei rivoli di piccoli e grandi interventi infrastrutturali, che sino ad oggi sono apparsi scollegati tra essi e scarsamente integrati.

Ecco perché il riconoscimento da parte della Regione Sicilia della zona franca di Bagheria risulta strategico, poichè mette in rete tutte le azioni sviluppate sin qui dalla precedente programmazione, proiettandole e amplificandole in quella attuale.

I NUMERI  DELLA  ZONA  FRANCA.

Bagheria fa parte di un sistema locale del lavoro che comprende anche Altavilla Milicia, Casteldaccia, Ficarazzi, Santa Flavia.

È il settimo più alto a livello nazionale per tasso di disoccupazione pari a 21,8%, secondo i dati Istat del 2005, .

La zfu bagherese è stata perimetrata a seguito di uno studio effettuato sulle zone censuarie dell'ultimo censimento Istat. Il bando prevedeva, infatti, che l'area bersaglio non dovesse contenere più del 30% degli abitanti dell'intera città e presentasse un tasso di disoccupazione più elevato rispetto a quello cittadino.

La Zfu doveva risultare, quindi, un'area di particolare disagio socio-economico all'interno dei confini territoriali del comune.

La zona franca ha una dimensione demografica di 13.992 abitanti, pari al 27,5% della popolazione residente al 2001 e un tasso di disoccupazione medio pari al 39,6% contro il 32,8% registrato su base comunale.

Inoltre il bando prevedeva di calcolare l' indice del disagio socio-economico (Ids) dell'area beneficiaria, valore medio tra il tasso di disoccupazione, quello di occupazione, di concentrazione giovanile e di scolarizzazione rispetto ai valori medi nazionali.

I dati che riguardano la Zona Franca sono impietosi: un tasso di disoccupazione di ventotto punti percentuali rispetto alla media nazionale, uno di occupazione di diciassette punti più basso, un tasso di concentrazione giovanile (indicatore del fenomeno dell'emigrazione) di otto punti più alto, un tasso di scolarizzazione dodici punto più basso. L'Ids che viene fuori per la Zfu bagherese è pari a 19,40% superato soltanto dal quartiere di Librino di Catania (23%) e di Brancaccio a Palermo (21%).

Entrando più in profondità nel dato statistico impressiona nella zfu la percentuale di cittadini privi del titolo di studio (18,6%) e la discriminazione tra i sessi in tema di istruzione e lavoro.

Qualche dato: il tasso di disoccupazione femminile nella Zfu è di oltre il 40%, mentre quella delle donne sotto i 34 anni è superiore all'80%; l'indice di non conseguimento della scuola dell'obbligo per le donne è addirittura superiore al 23%, quasi una donna su quattro.

A  CHI  SI  RIVOLGE.

Il regime di esonero è applicabile quale che sia la forma giuridica dell'impresa: commercianti, artigiani, ditte individuali, società di persone, società di capitale, liberi professionisti.

Le aziende sono agevolate se hanno un numero di dipendenti che non supera le 50 unità e non hanno sviluppato un volume d'affari superiore a 10 milioni di euro. Il regime di esonero cambia a secondo della data di avvio dell'attività all'interno della zfu. L'impresa deve svolgere un'attività che non rientri nei seguenti settori: costruzione di automobili, costruzioni navali, fabbricazione di fibre tessili e artificiali o sintetiche, siderurgia, trasporti su ruota di merci.

Le piccole e micro imprese che iniziano la loro attività nelle zone franche urbane successivamente alla data del 14 maggio 2010 sono ammesse a godere delle agevolazioni con priorità rispetto alle imprese già insediate, ma possono fruire delle agevolazioni anche quelle che hanno avviato la propria attività precedentemente.

I  VANTAGGI

La Regione provvederà al rimborso dei seguenti oneri fiscali, e contributivi connessi all'attività d'impresa:

imposte sui redditi (irpef) è totale per i primi cinque periodi di imposta. Per i periodi di imposta successivi, l'esenzione è limitata, per i primi cinque al 60 per cento, per il sesto e settimo al 40 per cento e per l'ottavo e nono al 20 per cento. L'esenzione dell'irpef spetta fino a concorrenza dell'importo di euro 100.000 del reddito derivante dall'attivita` svolta nella zona franca urbana, maggiorato, a decorrere dal periodo di imposta in corso al 1º gennaio 2011 e per ciascun periodo di imposta, di un importo pari a euro 5.000, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, residente all'interno del sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana;

esenzione dall'imposta regionale sulle attivita` produttive (irap), per i primi cinque periodi di imposta, fino a concorrenza di euro 300.000, per ciascun periodo di imposta, del valore della produzione netta;

• esenzione dall'imposta comunale sugli immobili (ici), a decorrere dall'anno 2010 e fino all'anno 2014, per i soli immobili siti nelle zone franche urbane dalle stesse imprese posseduti ed utilizzati per l'esercizio delle nuove attivita` economiche;

• esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, per i primi cinque anni di attivita`, nei limiti di un massimale di retribuzione definito, solo in caso di contratti a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata non inferiore a dodici mesi, e a condizione che almeno il 30 per cento degli occupati risieda nel sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana.

Per gli anni successivi l'esonero e` limitato per il quinto al 60 per cento, per il sesto e settimo al 40 per cento e per l'ottavo e nono al 20 per cento. L'esonero spetta, alle medesime condizioni, anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo (i professionisti, gli artigiani, i commercianti, gli amministratori di società commerciali e di servizi) che svolgono l'attività all'interno della zona franca urbana.

LA  GESTIONE  DEL  PROGETTO.

Il gruppo di progetto, guidato dal Comune di Bagheria con l'assistenza tecnica del Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale, ha compreso Asa Confartigianato, Credimpresa, Associazione Consona Incorvino Amalfitano, Associazione Umberto Gallery, Confcommercio, Cna, Legacoop.

Il Comune di Bagheria predisporrà un apposito ufficio per il coordinamento e la gestione operativa delle diverse attività necessarie, in stretta collaborazione con lo sportello unico per le attività produttive.

Verrà effettuata un'attività di promozione e comunicazione.

Si costiturà un largo network partenariale e un forum permanente in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati alle opportunità previste e favorire lo scambio e il confronto tra gli operatori. Si instituirà un osservatorio per monitorare i fabbisogni delle imprese che si localizzeranno nella zfu e si svolgerà un'azione puntuale di sportello informativo e di orientamento.

* ELVIRA  LA  ROSA è  Presidente del Centro Studi per lo Sviluppo Territoriale