Da stamane, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo sono impegnati nell’esecuzione di 17 misure cautelari emesse dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Palermo, nei confronti di appartenenti ad un’associazione in grado di far ottenere pensioni d’invalidità a persone non in possesso dei requisiti di legge, talvolta accompagnate presso le commissioni mediche da false badanti a loro volta già indebitamente riconosciute invalide.
Si tratta della conclusione di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo che ha consentito di accertare truffe ai danni dell’INPS per 1 milione e 500 mila euro.
Gente che per anni e anni ha incassato una pensione. I finti malati si sono spacciati per cardiopatici, diabetici, ipovedenti o schizofrenici. L'istituto nazionale di previdenza sociale ha dato il via libera a pensioni risultate frutto dell'imbroglio. Ecco perché si tratta del primo step investigativo. I futuri accertamenti dovranno scovare eventuali complicità all'interno delle commissioni che hanno valutato le condizioni di salute dei cittadini.
Gli indagati, l'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Roberto Tartaglia, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Gli organizzatori del raggiro in cambio dell'aiuto per gabbare l'Inps avrebbero chiesto e ottenuto una quota mensile sugli assegni di invalidità o le indennità di accompagnamento che avrebbero fatto ottenere, oppure una percentuale sugli arretrati incassati dai finti invalidi.
Circa un mese fa era stata arrestata in flagranza di reato dagli uomini della Polizia di Stato di Bagheria una pediatra termitana, Domenica Randazzo, mentre intascava presso il proprio studio una tangente di 1000 euro richiesta per potere riconoscere ad una donna i requisiti di invalidità. Da questo arresto hanno tratto alimento indagini che la Procura di Palermo portava avanti da tempo per smascherare queste truffe ai danni dell'Inps e dei cittadini.