Cronaca

Aveva trasformato la propria camera da letto in un vero e proprio market della droga dove numerosi consumatori si rifornivano quotidianamente. Con l’accusa di spaccio e detenzione illegale di sostanze stupefacenti e psicotrope è finito in manette Lo Presti Giovanni Francesco nato a Palermo, classe 1984 ivi residente nel quartiere San Lorenzo.

I Carabinieri della Stazione di Baucina e del Nucleo Operativo della Compagnia di Bagheria già da tempo controllavano l’abitazione del giovane pusher che, per eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine svolgeva la propria attività di spaccio dall’interno della propria abitazione ubicata al piano terreno, protetta da porte blindate e cancellate alle finestre, attraverso le quali cedeva le dosi richieste dai numerosi “clienti”.

Proprio durante l’attività di cessione i Militari dell’Arma sono riusciti a fare irruzione all’interno dell’appartamento del soggetto prima che questi potesse accorgersi della loro presenza disfacendosi degli stupefacenti detenuti. I Carabinieri si sono trovati di fronte ad un vero e proprio market della droga sequestrando circa 800 grammi di sostanze stupefacenti di varia tipologia, suddivise già in dosi pronte per la cessione.

Oltre a Marijuana e Hashish, i Militari hanno sequestrato un ingente quantitativo di cristalli di “MDMA” una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti ed allucinogeni che si assume talvolta con superalcolici che esaltano maggiormente i pericolosi e talvolta devastanti effetti di questa droga sintetica. Al giovane sono stati sequestrati anche € 19.000 in banconote di vario taglio ed il materiale utilizzato per il taglio la pesatura ed il confezionamento delle dosi.

L’uomo sottoposto a giudizio direttissimo è stato condannato dal Tribunale Monocratico di Palermo ad anni 2 di reclusione ed € 4.000 di multa, con sospensione condizionale della pena. Confiscata l’ingente somma di denaro
 

A Trabia i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato due persone per detenzione e cessione di sostanza stupefacente.

I militari dell’Arma notavano nei pressi dell’abitazione di INDRICCHIO Alessandro classe 1989, sottoposto al regime degli arresti domiciliari, la presenza di un giovane ragazzo del luogo. Quest’ultimo sostava per pochi minuti in quell’area, quando ad un tratto INDRICCHIO si affacciava dal balcone della sua abitazione e gettava un involucro che veniva immediatamente raccolto dal giovane che, dopo averlo occultato nelle parti intime, proseguiva verso il centro del Paese.

Immediatamente dopo i Carabinieri, decidevano di fermarlo e di sottoporlo a perquisizione personale accertando che negli slip nascondeva 10 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish. Lo stesso veniva successivamente segnalato come assuntore alla Prefettura di Palermo.

Dopo poco i militari decidevano di estendere la perquisizione presso l’abitazione di INDRICCHIO con l’ausilio delle unità cinofile, nel frattempo sopraggiunte.
All’interno dell’abitazione veniva trovata la compagna dell’Indricchio, identificata in P.m. classe 1992, la quale consegnava spontaneamente circa 70 grammi di hashish, che occultava anch’essa negli slip.

All’interno dell’abitazione veniva ancora, rinvenuto, un bilancino ed il materiale atto alla pesatura ed al confezionamento della sostanza stupefacente.

Sulla base delle risultanze investigative raccolte, i due fidanzati venivano accompagnati in Caserma e terminate le formalità di rito, dichiarati in stato di arresto per detenzione e cessione di sostanza stupefacente in concorso.

Gli arresti venivano convalidati dal Giudice delle indagini preliminari che disponeva la custodia cautelare in carcere per INDRICCHIO e l’obbligo di dimora nel Comune di Trabia per la sua compagna.
 

Hanno ormai obiettivi mirati gli interventi di controllo del territorio che ormai da diversi mesi e con elevata frequenza la Polizia di Stato di Bagheria, rinforzata da unità del Reparto prevenzione crimine della Questura di Palermo, esercita sul territorio di competenza.

Il sabato sera per prevenire eventuali rapine ai commercianti, azioni di  'setaccio' in alcune aree del territorio considerate a rischio;  ieri invece 1 luglio data di pagamento delle pensioni è stata svolta attività di prevenzione e vigilanza in vicinanza degli Uffici postali.

Nella giornata di ieri 1° luglio due volanti del Commissariato di P.S. di Bagheria e cinque unità operative da Palermo, circa 25 uomini in tutto, agli ordini del dirigente, dr. Francesco Fucarini, hanno lavorato con l'obiettivo di rendere il più possibile sicuro il prelievo delle pensioni da parte dei cittadini, cercando di individuare soggetti potenzialmente pericolosi che stazionassero nei pressi degli uffici postali di Bagheria ed Aspra.

Nell'occasione sono stati identificata circa 50 eprsone, controllati 30 veicolied elevate 20 contravvenzioni. Quasi dieci i mezzi posti sotto sequestro, 5 autovetture e 4 motoveicoli, per mancanza della polizza di copertura assicurativa, mentre alrre 4 vetture sono stae sottoposte a sopsensione dalla circolazione perchè non avevano effettuato la prevista revisione periodica.

Nell'area di  parcheggio antistante l'Hotel Kafara inoltre sono sati sanzionati con multe da 771 euro due posteggiatori abusivi, palermitani, di 38 e  28 anni.

L'obiettivo è di dare continuità a questa azione di prevenzione che in base ai report sulla frequenza dei reati sta cominciando a dare concreti risultati.

La notizia viene pubblicata su livesicilia di oggi 1° luglio. I fatti risalgono al 2013 allorchè la Guardia di Finanza di Palermo aveva contestato alla FLOTT S.p.A. con sede ad Aspra, che lavora nel campo della produzione di acciughe e prodotti della pesca sott'olio, che un contratto stipulato tra la una cooperativa Asprense e l’azienda Flott, per le prestazioni di determinati servizi celasse, in effetti, un prestito di mano d’opera, vietato dalla Legge Biagi e, pertanto, definiva il contratto non genuino.

Due anni prima anche l'INPS aveva effettuato dei controlli  e non aveva però riscontrato alcuna irregolarità, ritenendo assolutamente legittimo il rapporto tra cooperativa e azienda.

Alla Guardia di finanza l'azienda aveva reiteratamente e con insistenza chiesto di astenersi dal rilievo totalmente e palesemente infondato. L’Agenzia delle Entrate di Palermo ha confermato i rilievi della guardia di finanza reclamando all'azienda imposte e sanzioni per circa 800.000 euro.

I sindacati avevano chiesto udienza al Prefetto di Palermo al quale avevano sottoposto il paradosso che due organi dello Stato la pensassero in maniera così diversa su una identica fattispecie e che ci sarebbe stata una ricaduta negativa sull'occupazione con il licenziamento dei lavoratori cui la Flott era stata di fatto obbligata.

altParallelamente si apriva un procedimento penale per evasione fiscale e fortunatamente per l'azienda non veniva disposto alcun sequestro per equivalente, non essendoci i presupposti di legge.

All'azienda non restava altro che ricorrere in Commissione tributaria dando mandato per la difesa tributaria allo 'Studio Dottori Commercialisti Errante di Palermo, Studio Integrato del network nazionale ACB Group S.p.A.' e nel contempo interrompeva il contratto di servizi che aveva come effetto immediato la perdita del posto di lavoro per 18 operai.

La Commissione Tributaria di Palermo nell'aprile del 2015 ha annullato l’avviso di accertamento dell’Agenzia delle Entrate rilevando che le conclusioni della guardia di finanza appaiono contraddittorie e che la asserita non genuinità del contratto di servizi non appare adeguatamente e sufficientemente provata.

Il Gip di Palermo ha accolto la richiesta di archiviazione del pm della Procura della Repubblica.

Nel frattempo, ed in attesa della sentenza, la Flott dal 1° gennaio 2015 aveva proceduto alla riassunzione diretta dei 18 dipendenti della Cooperativa.

nella foto interno pagina Tommaso Tomasello, amministratore delegato della Flott

 


 

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