Cronaca

Maria Grazia Colletta , la sorella di Salvatore, nata due anni dopo la scomparsa del fratello, mai conosciuto, ha scritto una lettera aperta nel giorno in cui Salvatore avrebbe 37 anni: la ragazza che ha anche un gruppo su facebook in cui raccoglie tutte le segnalazioni che possano riguardare Salvatore, assieme all'intera famiglia non vuole rassegnarsi.

Si ricorderà che l'estate scorsa dalle testimonianze della moglie di un pentito, sembrava  si potesse risalire al filo conduttore di una tragedia, che al tempo colpì l'opinione pubblica e sulla quale si fecero tutte le ipotesi.

I Carabinieri indagarono a fondo in contrada 'Celsi' , il luogo in cui erano stati visti per l'ultima volta i due ragazzini, ma non emerse nessun elemento per potere scrivere la parola fine ad una vicenda che si trascina da 21 anni, da quando cioè Salvatore Colletta asiseme al suo amico Mariano Farina, si allontanarono da casa su un motorino e non fecero più ritorno.

Ma le ricerche non diedero nessun esito e la Procura dispose la chiusura delle indagini. L'ultima speranza di accertare la verità risiede nella ipotesi che il pentito di mafia bagherese, Sergio Flamia, possa essere al corrente di qualche notizia utile per chiarire il caso.

Domani alle 11 di fronte al comune di Casteldaccia si svolgerà una conferenza stampa della famiglia e degli avvocati.

 

Questo il testo della lettera aperta di MariaGrazia Colletta al fratello Salvatore, pubblicata da livesicilia.it

Il prossimo 5 dicembre mio fratello Salvatore Colletta compirà 37 anni. Ha trascorso 21 compleanni senza la sua famiglia, non ha potuto festeggiare questi meravigliosi anni assieme ai suoi cari come ogni ragazzo, non ha potuto scartare i regali e giocare come era solito fare con i suoi quattro fratelli minori, non ha più potuto tenere in braccio sua sorella che all'epoca aveva solo pochi mesi, né ha potuto conoscere me, che sono nata dopo due anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 31 marzo 1992. Salvatore non sa nemmeno che a casa lo aspettano anche tre nipotini.

Vorrei che loro non vivessero la mia stessa triste esperienza: crescere senza l'affetto di Salvatore. Per questo, a distanza di 21 anni, io e la mia famiglia non gettiamo la spugna, anzi, andiamo avanti con forza e grinta per poter finalmente festeggiare il suo ritorno e tutti i compleanni che verranno, recuperando così il tempo perduto. 

"Noi non smetteremo mai di sperare e di lottare, finché non verremo a conoscenza anche del più piccolo indizio che faccia luce sulla tragedia che ha colpito la nostra famiglia - .

Non escludiamo la possibilità che Salvatore possa non essere più in vita: affrontiamo ogni giorno e ogni notte con la consapevolezza di poterlo trovare anche morto... ma almeno lo avremmo ritrovato, per avere eventualmente e finalmente un luogo dove andare a portare un fiore e smettere di vivere nel tormento e nell'angoscia che ci attanagliano da ventuno lunghissimi anni.

Io non ho conosciuto mio fratello e spero con tutto il cuore di non piangere né la sua assenza né la sua morte, ma di sorridere al suo ritorno a casa . Spero sempre che un giorno si faccia sentire. E' una persona molto sensibile e riservata: a volte penso che sia vivo, ma gli manchi il coraggio di mettersi in contatto con noi, perché cosciente dell'atroce dolore che ci assale da anni.

Spero che tu, Salvatore, stia leggendo queste mie parole: sappi che a noi regalerebbe una felicità enorme sapere dove sei e che stai bene. Accetteremmo la tua nuova vita senza problemi. Aspettiamo tue notizie ogni giorno. Concludo il mio appello facendoti i miei più grandi e sinceri auguri con la speranza che giungano a te, ovunque tu sia. Ti voglio bene, piccolo grande fratellone mio. Sei la luce di ogni mio giorno. Un abbraccio enorme dalla tua famiglia, che ti aspetta a braccia aperte, sperando che il regalo di compleanno lo faccia tu a noi: il tuo ritorno. 

E' accaduto intorno alle 13 di ieri a Bagheria, in via F. B. Mazzarella, subito dopo lo scippo che due malviventi avevano perpetrato ad Aspra ai danni di un altro pensionato.

E' probabile che gli autori del colpo siano gli stessi, in quanto che la descrizione fatta dalle due vittime in larga aprte coincide: due uomini di età intorno ai 25 anni, coproratura robusta, altezza media, abbigliamento scuro.

Ma anche la tecnica utilizzata è la stessa: la vittima è stata 'puntata' all'Ufficio Postale centrale di Bagheria subito dopo aver prelevato la pensione, seguito sino a ridosso della propria abitazione, quindi azione fulminea con uno dei due malviventi che infilando la mano nella tasca dei pantaloni del malcapitato gli ha sottratto l'intero importo della pensione appena incassata, fuggendo subito dopo con uno scooter.

L'uomo, D.M. di 72 anni ha presentato denuncia alla Polizia.

Ancora un pensionato, M.G. di 71 anni, sotto il tiro dei malviventi e che viene letteralmente spogliato della pensione, circa 1.100 euro, che aveva appena ritirato ad Aspra presso il locale Ufficio postale.

L'uomo dopo avere prelevato la pensione si era spostato presso la propria abitazione in via Fiume d'Italia: nello stesso momento in cui stava per entrare in casa è stato avvicinato da due giovani a volto scoperto, che evidentemente lo avevano seguito e che con il pretesto di chiedergli delle informazioni lo hanno costretto a consegnare la somma appena ritirata, fuggendo subito dopo.

In questo periodo purtroppo episodi criminosi  del genere diventano più frequenti, per cui viene consigliato, nei limiti del possibile, di mettere in atto tutta una serie di precauzioni che possono servire a dissuadere i ladri dall'entrare in azione.

Restare in spazi frequentati e visibili, preferibilmente in compagnia di qualche conoscente o familiare, evitare borse e tracolle in spalla ed essere accorti anche a chi si ha nelle vicinanze quando si preleva denaro contante.

Comprendiamo bene che queste norme sono talvolta difficili da mettere in pratica, ma sono l'unico vero antidoto ai rapinatori di strada.

Nelle giornate del 28-29 e 30 novembre nel corso di una serie di servizi mirati alla prevenzione del crimine e al controllo del territorio, gli uomini del locale Commissariato con l'ausilio del Nucleo di prevenzione del crimine di Palermo, di una unità cinofila e della Polizia stradale, hanno proceduto a due arresti in esecuzione di sentenze passate in giudicato.

Su  ordine di carcerazione del Tribunale di Bologna, le manette sono scattate per Romano Maria di 64 anni, che deve scontare una pena definitiva ad 11 mesi per ricettazione, e per  Capra Gianluca di 29 anni, che deve scontare sei mesi, anche lui per ricettazione; ordinanza di carcerazione emessa dalla Corte di appello di Palermo.

Nel corso della stessa operazione sono state identificate oltre un centinaio di persone, elevate una decina di contravvenzioni per violazione delle norme del Codice stradale, quattro autovetture sono state poste sotto sequestro per la mancanza dell'assicurazione, ed un uomo F.E. di 45 anni è stato deferito al Tribunale per guida senza patente.

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