Nel pomeriggio del 9 ottobre, a Casteldaccia (PA), i Carabinieri della Compagnia di Bagheria hanno tratto in arresto in flagranza M. G., ingegnere classe 1955 di Palermo, dirigente dei settori Ragioneria e Servizi Sociali del Comune di Bagheria, per il reato di concussione.
L’ingegnere, precedentemente responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, e che dal mese di marzo stava ricoprendo il nuovo duplice incarico, dall’inizio di settembre aveva cominciato a contattare, con crescente insistenza, il legale rappresentante di una ditta - che vantava un credito con il Comune di Bagheria per servizi resi in passato - pretendendo tremila euro in cambio di un suo interessamento, peraltro mai richiesto, per il materiale accredito della somma, e chiedendo a tal fine un incontro.
Ed invece, stanco dei soprusi subiti, la vittima ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che, dopo aver opportunamente fotocopiato il denaro, si sono anch’essi recati, ben nascosti, presso un noto bar della zona, ed hanno direttamente assistito all’incontro, entrando in azione proprio dopo che il dirigente l’aveva costretta a consegnare il denaro.
La refurtiva è stata interamente recuperata e l’arrestato, dopo essere stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di Bagheria per le operazioni di identificazione, è stato tradotto presso la propria abitazione su disposizione del PM incaricato Dott. DE ROXAS, della Procura della Repubblica di Termini Imerese.
Nella mattinata odierna, al termine dell’udienza di convalida, la misura cautelare degli arresti domiciliari, gli è stata confermata dalla competente Autorità Giudiziaria.
Ufficio Stampa Provinciale dei CC 11 ottobre 2013
Abbiamo il dovere di aggiungere qualcosa al comunicato dei Carabinieri: ci dobbiamo scusare con i lettori per avere fornito qualche notizia imprecisa, circa l'ammontare della 'tangente' ( tremila e non seimila euro), sia quella relativa al luogo in cui il dirigente comunale è stato fermato, (Casteldaccia e non via Mattarella) oltre ad alcune imprecisioni relative alla definizioni di ordine squisitamente legale, e cioè la convalida del fermo avvenuta solo ieri.
Resta il fatto importante per una informazione libera, che già mentre i fatti avvenivano e pur nella evidente difficoltà di acquisire informazioni complete ed esaurienti , si è rivelata in grado di far seguire praticamente in diretta l'evolversi della situazione, nel sostanziale rispetto della verità dei fatti, del diritto dei cittadini all'informazione e della figura dell'indagato.
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