Cronaca

Due furti in abitazioni sono stati portati a termine durante il fine settimana.

A Bagheria il primo: in un appartamento di proprietà di P.D., al 3 ° piano di via Papa Giovanni,  gli occupanti al loro rientro  nella serata di sabato 13  intorno alle 21, hanno trovato segni evidenti di di effrazione della porta di ingresso..

Entrati in casa il solito spettacolo di ambienti, armadi e cassetti messi sottosopra: ma la sgradita sorpresa in più è stata che la cassaforte  era stata incisa e tagliata con una piccola sega circolare, ed il  contenuto era stato asportato.

Consistente il bottino: circa 5.000 euro di denaro contante oltre a gioielli di vario tipo in oro. Nessuno degli inquilini ha però segnalato strani rumori o movimenti anomali nel palazzo.

L'altro furto è stato consumato in territorio di Santa Flavia lungo la SP 16 che conduce da Bagheria a Casteldaccia ( detta 'dei valloni'): nella giornata di ieri domenica al loro rientro sempre intorno alle 21, dopo una giornata trascorsa fuori,  gli inquilini di una villetta hanno notato che la persiana di ingresso era stata forzata.

Dall'abitazione, il proprietario C.G. ha denunciato che era stato asportato un televisore a schermo piatto Modello Samsung di 55', oltre a diversi oggetti e monili in argento e oro.

Erano da poco passate le 14 di questo pomeriggio quando, proprio davanti il cimitero di Santa Flavia sulla S.S. 113  il rumore delle lamiere per l'urto violento tra i due mezzi ha  fatto soprassalire i residenti delle villette che si sono precipitati in strada per vedere quanto fosse accaduto.

Un furgone modello Citroen Jumpy della 'SDA Express Courier' che andava in direzione di Santa Flavia si era scontrato quasi frontalmente con un'Ape Piaggio che viaggiava in direzione opposta,  a meno di cinquanta metri dal cimitero di Santa Flavia, ed alla cui guida si trovava un uomo, Nicolò Grado, 29 anni, abitante in contrada Monaco in via Impastato, che si guadagnava la vita raccogliendo ferro vecchio e con altre piccole attività di trasporto.

Lo spettacolo che si è presentato ai primi soccorritori è stato agghiacciante: il conducente dell'Ape incastrato tra le lamiere della parte anteriore del mezzo che è andato letteralmente in frantumi.

Nicolò Grado ( nella foto) è morto probabilmente subito dopo il terribile impatto ed il figlio che viaggiava con lui, era rimasto gravemente ferito, ma  vivo.

Scatta l'allarme, accorrono Polizia, Carabinieri, ambulanze del 118 e soprattutto  Vigili del fuoco, e saranno loro a dover compiere la parte più pietosa e più difficile: estrarre il corpo del conducente dell'Ape  e cercare di salvare il bambino, che pur in condizioni gravi, però era ancora vivo.

Il ragazzino  è stato portato proprio qualche decina di minuti fa intorno alle 15.30 a Palermo tramite l'elisoccorso, e si spera di salvarlo: stando all'impressione di qualcuno dei soccorritori potrebbe farcela.

Sul luogo arriva il corteo di familiari e conoscenti che, increduli per quanto accaduto, non sanno darsi pace.

Il loro congiunto uscito di casa poche decine di minuti prima , adesso è la, coperto da un brandello di lenzuolo.

Nessuno che non l'abbia provato può riuscire a descrivere lo strazio di questi momenti: medici, forze dell'ordine, amici che abbracciano i congiunti e che cercano se non di lenire, almeno di tenere sotto controllo la loro disperazione.

Le donne soprattutto, ma anche uomini grandi e grossi piangono come bambini, si abbracciano, tremano come foglie per questo colpo di maglio che li ha colpito alla testa e al cuore.

Per il resto le scene di sempre: medici e infermieri che si affannano a cercare di dare un minimo di sollievo, e polizia, carabinieri e vigili del fuoco che pure ne hanno visto tante, stavolta hanno le facce sconvolte.

Le scene  che hanno appena visto sono state troppo forti anche per loro.

Il traffico naturalmente è stato interrotto sulla 113 e bisognerà attendere l'arrivo del magistrato che dovrà autorizzare la rimozione del cadavere.

A qualche decina di metri il 31 marzo, domenica di Pasqua, si era verificato  un altro gravissimo incidente dove aveva perso la vita un pescatore di Porticello, Antonino D'Acquisto, ed erano rimasti più o meno gravemente ferite altre sei persone, tra cui la figlia e la moglie del D'Acquisto.

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Aggiornamento.

Il piccolo Alessandro, 11 anni, è stato ricoverato al Reparto di rianimazione all'Ospedale dei Bambini ( e non all'ISMETT come avevamo scritto in un primo momento) dove in questo momento viene sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ma le sue condizioni sono molto gravi.

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Sicilia, una delle regioni con il più alto rischio incendi e rischio geologico, sismico e vulcanico. Ciò è attestato dagli studi statistici che negli ultimi anni la pongono come territorio ad alto rischio.

Non dobbiamo dimenticare che la Sicilia è anche un’isola, quindi circondata dal mare e difficile da raggiungere in tempi brevi dalle altre Regioni per prestare il necessario aiuto in caso di eventi di grave entità.
Bagheria è una cittadina di circa 80.000 abitanti, sul territorio della Provincia di Palermo, e confinante con altri paesi che sommati ai precedenti arrivano ad un’utenza di circa 150.000 cittadini i quali pagano dei tributi per avere dei servizi e delle tutele da parte dello Stato, della Regione e del Comune.

Da circa 20 anni si parla e si discute di istituire un distaccamento dei Vigili del Fuoco nel Comune di Bagheria, nel tempo si è riusciti a formare un contingente di uomini destinati ad operare per questo specifico territorio. Infatti detto personale VV.F. si trova ad operare sul territorio della Provincia di Palermo, ma, seppure già assegnato per l’apertura dello stesso, svolge servizio altrove.
Ci domandiamo come sia possibile accettare queste condizioni ridondanti da circa 20 anni

Le amministrazioni comunali e i vari sindaci che si sono succeduti nel tempo non sono stati capaci in questi 20 anni trascorsi infruttuosamente, di reperire una struttura in grado di ospitare degli uomini e dei mezzi dei Vigili del Fuoco, chiamati esclusivamente a salvaguardare l’incolumità della popolazione bagherese e delle zone limitrofe.

La collocazione di un distaccamento nel comune di Bagheria garantirebbe un intervento tempestivo con tempi di risposta alquanto ridotti e sicuramente più celeri rispetto ai 30 minuti circa attualmente necessari, considerando che la squadra VV.F. parte dai distaccamenti di Palermo Città.

Detto ciò fino a ieri le responsabilità erano da attribuire all’Amministrazione Comunale Bagherese , poichè incapace di trovare una struttura idonea e regolare.

Oggi, grazie alle nostre insistenti richieste e al Comandante dei Vigili del Fuoco di Palermo Ing. Vallefuoco, che si è impegnato al fine di completare la procedura di attivazione della Sede di Servizio, si è riusciti ad ottenere la disponibilità di un immobile sito nel comune di Bagheria, la stessa struttura già autorizzata nell’anno 2006 e rimasta nel cassetto per “odore di mafia”.

Lo stesso ha attivato la procedura per il rilascio delle opportune autorizzazioni, da parte del Dipartimento dei Vigili del Fuoco nella persona del Capo Dipartimento, Prefetto Paolo Tronca.

Il Prefetto Tronca negli ultimi 4 anni si è distinto per i proclami riguardo alle risoluzioni dei problemi che affliggono la Sicilia, - progettando nuove strutture per i distaccamenti VV.F., nuovi mezzi, attrezzature e risorse per il Soccorso Tecnico Urgente da destinare all’isola,- ma che non si sono tradotti in azioni concrete e sono rimasti proclami.

Tutto il contrario di altre zone dell’Italia in cui molti progetti sono stati realizzati, in particolare nelle zone vicino la residenza del ex Ministro dell’Interno On. Maroni! Questo cosa vuole significare? I politici meritano maggiore tutela dei cittadini siciliani?

La risposta del Capo Dipartimento in merito all’autorizzazione per l’apertura del distaccamento VV.F. nel Comune di Bagheria e relativa copertura finanziaria, è stata negativa, poiché ritenuta non rientrante tra le ‘priorità del Dipartimento’.

La nostra organizzazione sindacale USB Vigili del Fuoco, chiede a gran voce come mai nel 2006 era stata autorizzata la copertura finanziaria necessaria per la creazione del presidio VVF mentre ora mancano i fondi? dove sono andate a finire queste risorse già assegnate?

Le Risorse Umane necessarie all’apertura della Sede VV.F. di Bagheria, ripetiamo che sono già state assegnate in provincia di Palermo con un contingente di 28 uomini distinti per qualifica funzionale; la copertura finanziaria utile alla locazione dell’immobile era già stata autorizzata, ma ….!

Ora che siamo riusciti a mettere le “carte in regola”, ci rispondono che non è possibile perché i soldi necessari sono ….. “scomparsi” (???) di contro l’amministrazione del comune di Bagheria ci risulta assente.

Ennesimo stile a mo’ di muro di gomma con rimbalzi tra le parti, e comunque priva di soluzione.

Chiediamo al Ministro dell’Interno, al Presidente della Regione Sicilia, a tutti i Parlamentari siciliani, al Prefetto di Palermo, al Sindaco di Bagheria, al Presidente del Consiglio Bagherese, ai cittadini di Bagheria e zone limitrofe e a tutti coloro che possono intervenire per la risoluzione di questo problema, affinché il Comune di Bagheria sia dotato di un distaccamento dei Vigili del Fuoco che possa garantire un adeguato servizio di soccorso tecnico urgente alla popolazione, di attivarsi con determinazione per la definitiva disponibilità della struttura.

Evitiamo e preveniamo il protrarsi di ulteriori disgrazie che con la presenza dei Vigili del Fuoco potrebbero essere evitate, aspettiamo l’ennesima tragedia e ci chiederemo se sia giusto non considerare ‘prioritario’ garantire un servizio dei Vigili del Fuoco tempestivo e celere anche nel Comune di Bagheria e Comuni a esso limitrofi.

Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego –Vigili del Fuoco
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Ancora una situazione di tensione  e di paura per un tentato suicidio ieri a Bagheria; solo la tempestività e la prontezza di spirito degli operatori, Vigili del fuoco e Polizia in questo caso, hanno impedito che avvenisse l'irreparabile.

Tutto è accaduto intorno alla mezzanotte di ieri quando un uomo F.B. di 42 anni , residente in via Costanza d'Altavilla e da tempo disoccupato, dopo avere allontanato di casa, al culmine di una lite nata per futili motivi, moglie e figlio, si è chiuso nel bagno, e si è tagliato le vene.

I familiari hanno subito intuito quanto stava avvenendo, hanno tentato di rientrare ma trovando la porta chiusa dall'interno, hanno chiamato la volante della Polizia che ha allertato i pompieri.

Sono stati momenti di paura e di concitazione per i familiari soprattutto, ma anche per pompieri e poliziotti che avevano intuito che dalla tempestività del loro intervento dipendeva la possibilità di salvare l'uomo.

I pompieri hanno trovato serie difficoiltà ad entrare nell'appartamento peraltro situato al terzo piano, ma con una scala appoggiata all'esterno sono riusciti a trovare una delle imposte socchiuse da dove sono entrati dentro l'abitazione. 

Una volta entrati dentro l'appartamento hanno forzato la serratura della porta e si sono introdotti nel bagno dove l'uomo disteso dentro la vasca perdeva già sangue: sono scattati immediatamente i soccorsi e l'uomo è stato trasportato con un'ambulanza del 118 all'Ospedale 'Buccheri La Ferla'.

L'uomo dopo avere ripreso conoscenza, ha cominciato però a dare di testa, frantumando al Pronto soccorso del nosocomio quanto si trovava sotto tiro: ancora una volta gli operatori di polizia ed altri familiari accorsi si sono prodigati per tranquillizzarlo e farlo tornare in sè.

L'uomo è rimasto ricoverato in Ospedale in osservazione.

 

 

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